Guerra MO, i negoziatori al Cairo: si tratta sull'asse del corridoio Filadelfia

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Il segnale che i colloqui per l'accordo tra Israele e Hamas non sono a un punto morto è arrivato in serata, quando è trapelato che il team negoziale guidato dal capo del Mossad, Barnea è arrivato al Cairo. Ora i rappresentanti di Israele, Egitto e Usa cercano un compromesso sui corridoi Filadelfia e Netzarim, che avevano portato allo stallo. Hamas avrebbe adesso aperto alla presenza di una forza internazionale sulle due lingue di terra. L'Iran: "La nostra risposta nel momento di massima sorpresa"

 

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Il segnale che i colloqui per l'accordo tra Israele e Hamas non sono a un punto morto è arrivato in serata, quando è trapelato che il team negoziale guidato dal capo del Mossad David Barnea è arrivato al Cairo. Per due giorni, dopo la partenza del segretario Usa Antony Blinken da Tel Aviv, si è seriamente temuto che la trattativa si fosse di nuovo arenata per via dell'irrigidimento delle diverse posizioni. Ora i rappresentanti di Israele, Egitto e Stati Uniti cercano un compromesso sui corridoi Filadelfia, compreso il valico di Rafah, e Netzarim, che avevano portato allo stallo. Hamas, riferiscono fonti egiziane, avrebbe adesso aperto alla presenza di una forza internazionale sulle due lingue di terra.

Almeno 14 persone sarebbero morte la scorsa notte nei raid di Israele sull'enclave palestinese. Arrivata in Medioriente la portaerei americana Lincoln. 

La Missione permanente dell'Iran presso le Nazioni Unite a New York ha affermato che la risposta della Repubblica islamica all'assassinio del capo di Hamas, Ismail Haniyeh, da parte di Israele sarà attuata in modo da garantire che "avverrà in un momento di massima sorpresa".


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Hamas, cosa significa il triangolo rovesciato associato alle brigate Al-Qassam

Tradizionalmente utilizzato per segnalare obiettivi militari da colpire, si sta diffondendo come simbolo della lotta contro Israele anche negli Stati Uniti: da giorni sui social circola l'immagine di un ragazzo all'Università della Pennsylvania che con le mani va a formare il triangolo durante le manifestazioni a favore di Gaza. I DETTAGLI

Media: nuova proposta Israele su 'Philadelphi route' con missione osservatori Onu

La delegazione israeliana che è arrivata oggi al Cairo, in Egitto, sarebbe arrivata con una nuova proposta che prevederebbe la possibilità di una presenza permanente di un missione di osservatori delle Nazioni Unite in diversi punti fissi della 'Philadelphi Route', il 'corridoio' tra l'Egitto e la Striscia di Gaza. E' quanto rivela il quotidiano del Qatar 'Al-Araby Al-Jadeed'. 

L'accordo, scrive il quotidiano, "prevederebbe la presenza di un'altra delegazione dell'Ue al valico di Rafah insieme ai rappresentanti dell'Autorità palestinese per gestire e riavviare il valico". Sempre secondo 'Al-Araby Al-Jadeed' "la proposta non prevede un ritiro immediato dell'esercito israeliano dal valico" ma prevederebbe "un ritiro graduale dal confine".

In precedenza il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva smentito le notizie che parlavano dal fatto che Israele stesse valutando la possibilità di un ritiro dell'Idf dalla 'Philadelphi Route' e di accettare la presenza di una forza internazionale.

Wafa: 4 palestinesi con un bimbo uccisi in raid a Gaza

Almeno quattro palestinesi, fra i quali un bambino, sono rimasti uccisi questa sera in raid israeliani sulla Striscia di Gaza, secondo l'agenzia palestinese Wafa, che cita fonti mediche locali. Tre dei corpi, fra cui quello del bambino, sono stati portati in una struttura medica di Khan Younis, nel sud della Striscia, dalla cittadina di Abasan, mentre la quarta vittima viene da Zaytoun, a nord di Gaza City, dove nello stesso attacco aereo sono rimaste ferite diverse altre persone. Altri feriti, infine, vengono registrati dalla Wafa nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia, dove è stato colpito un rifugio per sfollati. Il totale dei morti palestinesi nella giornata di oggi, secondo una stima di Wafa, sale a 44, portando il totale dei morti dall'inizio del conflitto a 40.265. 

Yemen, chi sono gli Houthi e quale è il loro ruolo nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Negli ultimi mesi sono entrati nel conflitto contro Israele accanto ad Hamas. Quasi ogni giorno, le forze yemenite hanno sparato contro navi cargo e petroliere dirette, innescando la decisione degli Usa di creare la coalizione marittima Prosperity Guardian e la missione Aspides dell'Ue per proteggere la navigazione in quel tratto di mare. L'APPROFONDIMENTO

Poliomielite a Gaza, Unicef chiede tregua per vaccinare 640 mila bambini

Dopo 25 anni il virus è tornato nella Striscia confermando quanto la situazione umanitaria sia “in caduta libera”, come afferma il segretario generale Onu Antonio Guterres. Sono state l’Oms e l’Unicef a lanciare l’appello per una pausa dal conflitto e consentire lo svolgimento di due cicli di campagne di vaccinazione. LEGGI L'ARTICOLO 

Idf: "Colpito deposito di armi di Hezbollah nel sud del Libano"

L'esercito israeliano fa sapere in un comunicato di avere colpito un deposito di armi di Hezbollah nell'area di Jibbain, nel sud del Libano, provocando esplosioni secondarie, e due strutture militari del Partito di Dio filoiraniano nelle aree di Ayta ash Shab e di Meiss El Jabal, e anche di aver colpito con l'artiglieria obiettivi nelle aree di Kfarchouba, Ayta ash Shab e Hamoul, sempre nel Libano meridionale. L'Idf fa sapere che si tratta della risposta alla raffica di razzi lanciati dal sud del Libano contro bersagli multipli nel nord di Israele contro le comunità di Zar'it e Metula, nell'Alta Galilea.

Media: "Netanyahu esterna le sue critiche ai capi negoziatori"

Netanyahu, che notoriamente non risparmia critiche in privato con i suoi capi negoziatori - in primis il capo del Mossad, Favid Barnea, quello dello Shin Bet, Ronen Bar e il capo del comando militare, Nitzan Alon -, accusandoli di debolezza, avrebbe condiviso queste critiche con alcuni interlocutori politici, secondo quanto scrive Channel 12. L'emittente nota come sia "sorprendente" che il premier mini la credibilità dei suoi capi della sicurezza nel mondo politico quando si affida a loro per la sua "vittoria totale" e per affrontare una eventuale escalation regionale del conflitto. 

Gemelli di quattro giorni e la madre uccisi da una bomba. Il padre era a registrarli

Mohamed Abuel-Qomasan era andato a ritirare il certificato di  nascita del   bimbo e della bimba, quando un vicino lo ha chiamato per  dirgli che la   sua casa, nei pressi della città di Deir al-Balah, nella  parte  centrale  della Striscia, era stata bombardata. Nel raid sono  rimasti  uccisi  Asser e Ayssel, la madre dei due bimbi, Arafa, che li  aveva  partoriti  quattro giorni prima, e la nonna LEGGI L'ARTICOLO

Media: "Hamas accetta il veto di Israele sul rilascio di 50 prigionieri"

Hamas sarebbe pronta ad accettare il veto israeliano su 50 nomi di prigionieri palestinesi da rilasciare in cambio degli ostaggi, secondo quanto fanno sapere fonti egiziane, citate dall'israeliano Channel 12, relativamente alle trattative in corso. La lista di detenuti che Israele rifiuta di rilasciare, perché considerati troppo pericolosi o perché colpevoli di reati troppo gravi, comprende 65 nomi. Inoltre, secondo Channel 12, Hamas accetterebbe che Israele mandi in esilio più prigionieri dei 150 reclamati da Israele. 

Stato Palestinese, i Paesi che lo riconoscono ufficialmente

Il 28 maggio Spagna, Norvegia e Irlanda hanno formalizzzato  il riconoscimento dello Stato di Palestina, il 30 sarà la volta della   Slovenia. A livello globale lo ha già fatto il 70% circa dei membri   Onu, tra cui non ci sono Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna e   Stati Uniti. QUALI SONO

Media: "Hamas aperta a forza internazionale su Filadelfia"

Hamas sarebbe pronto a prendere in considerazione un compromesso che preveda la presenza di forze internazionali lungo i corridoi Filadelfia e Netzarim, che Israele vuole tenere fuori daIle trattative e dove vuole mantenere proprie truppe , secondo quanto affermano fonti egiziane citate dall'emittente israeliana Channel 12.

Guerra in Medioriente, tra la vita e la morte: cosa significa diventare madri a Gaza

Nella  Striscia ci sono 50mila donne in gravidanza e in media 180 partoriscono ogni giorno. Ma accedere alle cure medice pre e post partum  è difficilissimo, spesso impossibile. I letti mancano e nelle tende,  dove molte sono costrette a partorire, mancano anche le minime condizioni igieniche. L'ospedale emiratino di Rafah è l’unico a  fornire   assistenza alla maternità. La presidente di Medici Senza  Frontiere:   "Situazione inimmaginabile, serve un cessate il fuoco  permanente" LEGGI L'ARTICOLO

Israele: "Controlleremo corridoio Filadelfia"

Mentre i negoziatori israeliani al Cairo discutono l'invio di truppe dell'Idf al confine tra Egitto e Gaza nel caso di un accordo con Hamas, l'ufficio del primo ministro rilascia una dichiarazione in cui smentisce come "non vere" le notizie secondo cui Israele starebbe valutando la possibilità di schierare una forza internazionale sul corridoio Philadelphia.

Israele, guerra di nervi con Teheran. Perché l'Iran non ha ancora attaccato

L’Iran  ha promesso di vendicare l'uccisione del leader di Hamas  Haniyeh  avvenuta sul suo territorio. Da giorni l’attacco sembra  imminente. Ora  Teheran ha fatto filtrare la possibilità di rinunciare se  si arrivasse a  una tregua nella Striscia di Gaza nei negoziati. Intanto la strategia è  l’attesa, in una guerra  psicologica che logora gli israeliani e fa  guadagnare tempo agli  iraniani L'APPROFONDIMENTO

Il leader degli Houthi: "La ritorsione contro Israele ci sarà, serve un piano meticoloso"

"L'Asse della Resistenza vendicherà sicuramente" l'omicidio del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, a Teheran, ma è necessaria una pianificazione meticolosa per fornire una risposta "dolorosa ed efficace". Lo ha dichiarato il leader del movimento Ansarullah (Houthi), Abdul-Malik al-Houthi, in un discorso televisivo trasmesso da Sana'a e rilanciato dal sito dell'emittente iraniana Press Tv.

"L'Asse della Resistenza eseguirà sicuramente l'operazione di ritorsione, che sarà dolorosa ed efficace. Una pianificazione meticolosa è tra le ragioni alla base del ritardo nella sua attuazione", ha affermato al-Houthi, secondo cui Israele è in uno stato di "estrema paura e angoscia in attesa della risposta dell'Iran".

Media: "L'ostacolo all'accordo è il no di Netanyahu al ritiro dei soldati dal 'Philadelphi Route'"

Il rifiuto del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, di ritirare i soldati dalla 'Philadelphi Route', il 'corridoio' di 14 chilometri che corre lungo il confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto, è il principale ostacolo nei colloqui per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi. Lo hanno indicato fonti israeliane citate da Maariv, mentre stasera al Cairo è in programma un nuovo round di negoziati con Egitto, Usa e Israele.

Netanyahu

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Ambasciatrice Usa all'Onu: "L'accordo è all'orizzonte"

L'accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi "è ora all'orizzonte". Lo ha dichiarato davanti al Consiglio di Sicurezza l'ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, esortando l'organismo a fare pressione su Hamas affinché accetti la proposta ponte avanzata dagli Usa.

"È un momento decisivo per i colloqui sul cessate il fuoco e per la regione, e quindi ogni membro di questo Consiglio dovrebbe continuare a inviare messaggi forti agli altri attori della regione per evitare azioni che ci allontanerebbero dalla finalizzazione di questo accordo", ha affermato l'ambasciatrice.

Medioriente, Blinken e Al Thani (Qatar) parlano del negoziato

"Ho parlato con l'emiro del Qatar, lo sceicco Tamim bin Hamad Al Thani, e ho discusso degli sforzi in corso per negoziare un accordo di cessate il fuoco che allevierebbe le sofferenze del popolo palestinese e garantirebbe il rilascio degli ostaggi affinchè possano tornare alle loro famiglie". Lo scrive il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken. 

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