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Ucraina Russia, Putin minaccia riavvio produzione missili a medio raggio

©Ansa

Vladimir Putin ha minacciato di riavviare la produzione nucleare a raggio intermedio se gli Stati Uniti confermassero l'intenzione di schierare missili in Germania o altrove in Europa. Zelensky ha ribadito il suo obiettivo di voler creare un piano d'azione per raggiungere la pace ma che Kiev non può rispondere al cessate il fuoco mentre la Russia continua a occupare il suo territorio. 

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito il suo obiettivo di voler creare entro la fine di novembre un piano d'azione per raggiungere la pace, in un'intervista esclusiva all'emittente giapponese Nhk. Il leader ucraino ha spiegato che ci sono state proposte non ufficiali per congelare il conflitto, ma che Kiev non può rispondere alle richieste di cessate il fuoco mentre la Russia continua a occupare il suo territorio. E riguardo al percorso per porre fine alla guerra, ha sottolineato di aver "affidato l'incarico all'amministrazione presidenziale e a gruppi diplomatici.

l ministro della Difesa russo Andriy Belousov ha chiamato il capo del  Pentagono Lloyd Austin il 12 luglio per avvisarlo di una "operazione  segreta" che l'Ucraina stava preparando contro la Russia: lo scrive il  New York Times (Nyt).


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Caso Ucraina sul gas, Kiev dà ok all’acquisto dagli Usa, ma non vieta transito a Gazprom

Kiev ha firmato un accordo con la società statunitense Venture Global per l'importazione di gas naturale liquefatto (Gnl) dalla Louisiana fino al 2026. Al contempo sta collaborando per consentire al colosso russo dell'energia di passare nel suo territorio anche dopo la scadenza del contratto. Sullo sfondo la battaglia tra Washington e Mosca per il dominio nel mercato europeo del gas. LE NOVITÀ

Guerra in Ucraina, Russia sgancia la bomba planante FAB-3000: cos’è e come funziona

Pochi giorni fa l’esercito russo ha sganciato l'ordigno su un obiettivo in Ucraina. Lo sgancio è avvenuto da un bombardiere Sukhoi Su-34, e aveva come obiettivo un edificio Lyptsi - una cittadina pochi chilometri a nord di Kharkiv - che secondo l’intelligence di Mosca era utilizzato come punto di raccolta dall’esercito ucraino. DI COSA SI TRATTA

F-16 all’Ucraina, dai radar di precisione all’addestramento dei piloti: tutte le incognite

L’imminente arrivo degli aerei di fabbricazione statunitense nelle basi di Kiev, dovrebbe nei piani aiutare a coprire dal punto di vista numerico le perdite subìte dall'inizio delle ostilità con la Russia. Ma la fornitura di caccia a questo punto del conflitto interroga gli analisti, divisi tra chi crede possibile una svolta nella controffensiva e chi vede troppi ostacoli ad una reale efficacia dei velivoli. Un mese fa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dalla Moldavia aveva ringraziato gli Alleati Nato parlando di un'offerta "seria e potente". LEGGI

Orban da Xi Jinping: “Cina ha ruolo chiave per pace tra Kiev e Mosca”

Imedia cinesi definiscono "inaspettata" ma "di grande importanza" la visita del leader di Budapest. Il leader di Pechino: "Creare condizioni di dialogo tra russi e ucraini". Dal primo luglio, Budapest è presidente di turno del Consiglio dell'Unione europea. Il premier ungherese alla Bild: "Europa ha politica di guerra. I russi non perderanno. Ho fiducia in Trump". LEGGI L'ARTICOLO

Zelensky: 700 bombe e 100 droni sull'Ucraina in una settimana

"L'esercito russo ha attaccato l'Ucraina con circa 700 bombe aeree guidate e oltre 100 droni solo questa settimana". Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un post su Facebook. "Circa 700 bombe aeree guidate e oltre 100 Shahed hanno preso di mira l'Ucraina solo questa settimana. Il nostro popolo soffre ogni giorno del terrore russo e merita una protezione equa e affidabile. Questa può essere garantita con sufficienti capacità a lungo raggio e sistemi di difesa aerea di qualità. Ogni decisione concreta dei nostri partner di rafforzare le nostre forze può salvare delle vite", ha detto Zelensky

Zelensky: pazienza, sostegno a Kiev e pressione per fine guerra

"La pazienza, il sostegno all'Ucraina e la pressione diplomatica sulla Russia sono i tre fattori per una giusta fine della guerra". Lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky in un passaggio dell'intervista all'emittente giapponese Nhk rilanciato oggi da Ukrinform. "Pazienza, sostegno e pressione diplomatica sono i tre fattori per una giusta fine della guerra. Se gli Stati Uniti e le nazioni europee manterranno l'unità, si creerà un'ulteriore pressione e si dimostrerà a Mosca che non c'è alcuna possibilità", ha detto. "Il Giappone è un rappresentante del Gruppo dei Sette e ci ha fornito supporto economico, umanitario e tecnico. Sono venuti in nostro aiuto molto rapidamente", ha poi aggiunto Zelensky

Guerra in Ucraina, da Bucha a Kramatorsk: le peggiori stragi di civili

L’8 luglio 2024 la Russia ha colpito l'ospedale pediatrico Okhmatdyt di Kiev. Si sono registrate almeno due vittime. Nell’ultimo raid sulla città sono stati presi di mira anche il reparto maternità di un altro centro sanitario, edifici residenziali e uffici. Ma in questi due anni e mezzo di conflitto sono numerosi i raid sugli innocenti, spesso anche in strutture sanitarie, scuole, luoghi di ritrovo. Ecco quali sono stati gli attacchi più cruenti per la popolazione ucraina. ECCO QUALI SONO

Mosca rivendica conquista di due villaggi nell'Ucraina orientale

La Russia ha rivendicato oggi la presa di due nuovi villaggi nell'Ucraina,  dopo la conquista di ieri di un terzo insediamento, continuando la sua lenta avanzata sulla linea del fronte contro un avversario meno attrezzato e in inferiorità numerica. Nel suo rapporto giornaliero, il ministero della Difesa russo ha affermato di aver preso le città di Progres ed Evgenivka, entrambe nella regione orientale di Donetsk, dove si sta svolgendo la maggior parte dei combattimenti. Ieri, l'esercito di Mosca ha detto di aver conquistato il villaggio di Lozouvatské nella stessa regione. La Russia sta guadagnando terreno dopo il fallimento della grande controffensiva ucraina nell'estate del 2023 e la caduta della fortezza di Avdiivka a febbraio

Guerra in Ucraina, ecco come gli oligarchi russi si sono arricchiti

L’economia russa - a dispetto delle previsioni di forte contrazione negli ultimi anni a seguito dell’invasione dell’Ucraina, e le conseguenti sanzioni economiche disposte da Stati Uniti ed Ue - non solo non è affondata, ma è invece in crescita e diversi oligarchi si stanno arricchendo. A dirlo è un’analisi condotta dall’agenzia Bloomberg, secondo cui almeno una dozzina di imprenditori hanno guadagnato più di 11 miliardi di dollari nel 2023 e primo trimestre del 2024. Molti di questi hanno stretti legami con il presidente russo Vladimir Putin e alcuni sono anche stati colpiti dalle sanzioni per la guerra in Ucraina, che è ormai entrata nel terzo anno di combattimenti. L'APPROFONDIMENTO

Guerra in Ucraina, Kiev ristruttura oltre 20 miliardi di dollari di debito

Arriva un - parziale - sospiro di sollievo per le casse dell’Ucraina: Kiev ha infatti raggiunto un accordo di principio con alcuni dei suoi creditori privati per ristrutturare parte del suo debito. Secondo quanto emerge, l’accordo prevederebbe la ristrutturazione di oltre 20 miliardi di dollari di debito estero: una simile mossa potrebbe consentire a Kiev, ormai da oltre due anni in guerra a seguito dell’invasione russa, di evitare il default e investire risorse per finanziare le spese belliche. LEGGI L'ARTICOLO

Wp: "F16 in arrivo in Ucraina ma non saranno decisivi sul campo"

I caccia F-16 dovrebbero arrivare in Ucraina tra poche settimane ma non saranno uno strumento decisivo sul campo di battaglia. Lo sostiene il Washington Post, spiegando che il problema è che non ci saranno abbastanza caccia e ci saranno troppi sistemi di difesa aerea russi in grado di abbatterli.
Ciò significa che i primi F-16 serviranno molto probabilmente a rafforzare la difesa aerea dell'Ucraina. In particolare, gli aerei abbatteranno missili, droni e aerei nemici e non attaccheranno le forze di terra russe e altre strutture militari vicino al fronte.

Kiev: "Bombardamento russo su Nikopol, 8 feriti di cui 2 bimbi"

A causa di un bombardamento russo sulla città di Nikopol, nella regione di Dnepropetrovsk, otto abitanti sono rimasti feriti, tra cui due bambini. Lo riferisce il servizio statale di emergenza, come riporta Ukrainska Pravda.
L'età dei bambini feriti è tra 1 e 10 anni.

Meloni: "Crisi da Kiev a Medioriente si ripercuotono su sicurezza economie"

"Gli antichi rapporti tra Italia e Cina sono caratterizzati da una significativa cooperazione economica e commerciale. Una dimensione strategica, che dobbiamo continuare a coltivare anche e soprattutto dinanzi alla complessa situazione internazionale. Penso all'aggressione russa ai danni dell'Ucraina, alla crisi in Medio Oriente, alle tensioni nel Mar Rosso, all'instabilità crescente in Africa.
Sono crisi che si ripercuotono sulla sicurezza e l'integrazione economica globale, rimettendo in discussione l'ordine internazionale basato sulle regole". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al business forum Italia-Cina in corso Pechino. "Ma queste crisi - insieme allo shock della pandemia - ci pongono dinanzi agli effetti collaterali della globalizzazione e ai rischi legati alla scelta di avere catene di approvvigionamento globali. Se è vero che l'economia mondiale molto ha beneficiato dalla liberalizzazione dei commerci, è vero anche che i dividendi di questo processo non si sono sempre distribuiti in maniera equilibrata, sia tra le Nazioni sia tra i diversi fattori di produzione all'interno di ciascuna di esse. È una realtà con cui dobbiamo fare i conti, perché tutto ciò pone un rischio oggettivo in termini di sicurezza economica. All'aumento delle tensioni geopolitiche si somma una tendenza alla frammentazione geo-economica. E su questo scenario già complesso impatta l'emersione di tecnologie dirompenti"

Usa-Giappone contro cooperazione militare fra Russia e Cina

La riunione a Tokyo in formato 2+2, con i ministri degli Esteri e Difesa americani, Antony Blinken e Lloyd Austin e gli omologhi giapponesi, rispettivamente Yoko Kamikawa e Minoru Kihara, ha prodotto una dichiarazione congiunta nella quale si condanna "la politica estera della Cina, tesa a rimodellare l'ordine internazionale a proprio beneficio e a spese degli altri", riferendosi alle pretese di Pechino sul Mar cinese meridionale, con la militarizzazione di territori contesi, "le minacce e le attività provocatorie". Il documento americano-giapponese deplora "le azioni destabilizzanti in questa regione e gli sforzi per mandare all'aria lo sfruttamento delle risorse offshore da parte di altri Paesi", oltre al "pericoloso uso delle imbarcazioni della milizia chiamata Guardia costiera" cinese. Tokyo e Washington hanno inoltre espresso preoccupazione per il "continuo e rapido ampliamento dell'arsenale di armi nucleari cinese" e la totale mancanza di trasparenza da parte delle autorità cinesi sulla materia. Si condannano anche le trivellazioni nelle vicinanze del Giappone, oltre naturalmente all'economia bellica e all'industria militare della Russia, e la cooperazione, compresa la fornitura di missili balistici e altro materiale bellico a Mosca, da parte della Corea del Nord, in violazione della risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu per il loro uso contro l'Ucraina.

Putin: "Se Usa dispiegano missili in Germania annulliamo moratoria su armi"

Se gli Stati Uniti manderanno armi in Germania, la Russia si considererà libera da una moratoria sul dispiegamento delle sue armi d'attacco. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin durante la Giornata della Marina a San Pietroburgo. Putin ha sottolineato che alla portata di tali armi “si troveranno importanti strutture di controllo governativo e militare russi, centri amministrativi e industriali e infrastrutture di difesa. E il tempo di volo verso obiettivi sul nostro territorio per tali missili, che in futuro potrebbero essere dotati di testate nucleari, sarà di circa 10 minuti. Se gli Stati Uniti d'America metteranno in atto tali piani - ha aggiunto il presidente russo - ci considereremo liberi dalla moratoria unilaterale precedentemente ipotizzata sul dispiegamento di armi d'attacco a medio e corto raggio, compreso l'aumento delle capacità delle forze costiere della nostra Marina". Adotteremo misure speculari per implementarli, tenendo conto delle azioni degli Stati Uniti e dei loro satelliti in Europa e in altre regioni del mondo".

Putin minaccia riavvio produzione missili a medio raggio

Il presidente russo Vladimir Putin ha minacciato domenica di riavviare la produzione di armi nucleari a raggio intermedio se gli Stati Uniti confermassero l'intenzione di schierare missili in Germania o altrove in Europa. "Se gli Stati Uniti attueranno tali piani, ci considereremo liberi dalla moratoria unilaterale precedentemente adottata sullo spiegamento di capacità di attacco a medio e corto raggio", ha detto Putin durante un discorso in occasione di una parata navale a San Pietroburgo. 

Nuovo bilancio Hamas, a Gaza 39.324 morti

Il ministero della Salute del governo di Hamas della Striscia di Gaza ha aggiornato il bilancio delle vittime: dall'inizio della guerra, nello scorso ottobre, sono morte in tutto 39.324 persone nella Striscia. Nelle ultime 48 ore, sono state uccise almeno 66 persone. In tutto, i feriti da ottobre sono 90.830. 

Parigi, apre Casa Ucraina: "Il mondo non ci dimentichi"

Un pezzo di Ucraina nel cuore di Parigi: all'indomani della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici il ministro ucraino dello Sport, Matvii Bidnyi, ha inaugurato insieme all'omologa francese, Amélie Oudéa-Castéra, il 'Volia Space', equivalente ucraino di 'Casa Italia', nel cuore del Parc des Nations, nella zona della Villette a nord di Parigi. ''The will to win'' (la volontà di vincere), lo slogan con cui è tappezzata 'Voila Space', espressione unica del vocabolario di Kiev che significa allo stesso tempo  volontà e "libertà. "Siamo più che mai motivati. Tutto il popolo ucraino è mobilitato per la vittoria del nostro Paese; ha detto Matvi Bidnyi, intervistato dall'ANSA a margine dell'inaugurazione. '"Nel nostro Paese - aggiunge il ministro - ogni uomo e ogni donna sta contribuendo a suo modo a questo risultato. Dai campi di guerra, fino alle competizioni sportive: combattiamo per la nostra bandiera, per il nostro onore, per mostrare al mondo la resilienza dell'Ucraina. La volontà dell'Ucraina di vincere". 

Mosca avverte gli Usa: 'un piano di Kiev contro di noi'

Una domanda di chiarimento, un avvertimento per il rischio di una possibile escalation. In ogni caso, è stata una "richiesta insolita", quella avanzata dal ministro della Difesa russo Andriy Belousov che il 12 luglio scorso ha contattato il capo del Pentagono, Lloyd Austin, per avvisarlo di una "operazione segreta" che l'Ucraina stava preparando contro la Russia. A scriverlo è il New York Times citando tre funzionari statunitensi, secondo cui il ministro russo ha avvertito Washington dei preparativi per l'iniziativa ucraina che la Russia credeva avesse il nullaosta degli americani. Con il rischio di portare a un nuovo livello di tensioni il conflitto che non vede ancora pace, nonostante le ultime fragili aperture di Kiev e Mosca a un possibile negoziato. Aperture smorzate nelle ultime ore dal capo della diplomazia russa Serghei Lavrov, secondo cui la sola formula di pace di Zelensky - irricevibile per Vladimir Putin - non può essere accettata come base per una trattativa. Nel colloquio telefonico di due settimane fa, Belousov ha chiesto ad Austin se il Pentagono fosse a conoscenza dell'operazione ideata da Kiev contro Mosca, avvertendolo che una tale azione avrebbe potuto portare ad un'escalation. I funzionari del Pentagono - ricostruisce il Nyt - sono rimasti sorpresi dalle affermazioni del ministro russo, dicendosi all'oscuro dell'operazione.

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