Ungheria, migliaia in piazza a Budapest per manifestare contro il premier Orban. FOTO
In tantissimi hanno risposto all’appello di Peter Magyar, astro nascente dell’opposizione democratica, e sono scesi in strada davanti al Parlamento ungherese. Lo slogan della marcia nazionale: “Orban rimetta il potere al popolo. Ungheresi, in piedi. Non abbiate paura!”
- Decine di migliaia di persone hanno manifestato in piazza Kossuth, davanti al Parlamento a Budapest, rispondendo all'appello di Peter Magyar, astro nascente dell'opposizione democratica, e chiedendo le dimissioni del governo del premier Viktor Orban. "Orban rimetta il potere al popolo. Ungheresi, in piedi. Non abbiate paura!": questo lo slogan della "marcia nazionale" che appare come la più imponente da anni in Ungheria e che ha sancito la discesa in campo di Magyar
- Il 6 aprile è stato organizzato da Peter Magyar, un avvocato di 43 anni astro nascente dell’opposizione, un nuovo raduno di protesta davanti al Parlamento ungherese, nel centro di Budapest. L’uomo guida la seconda protesta di massa in meno di due settimane nel tentativo di creare un movimento con cui sfidare il governo del primo ministro Viktor Orban. Proprio alla manifestazione ha annunciato la fondazione di un movimento, denominato "Sia tu il cambiamento!", e di un partito che sarà in lizza per le elezioni europee di giugno
- Magyar è un ex diplomatico che si profila come un nemico della corruzione ed è entrato in scena dopo le dimissioni rassegnate a febbraio di due alleati-chiave del premier, tra cui l'ex moglie dello stesso Magyar, l'ex ministra della Giustizia Judit Varga. Le polemiche tra i due ex coniugi, esposte quotidianamente sui social media, hanno messo in luce casi di corruzione, aiutando Magyar a catturare l'attenzione dell'opinione pubblica nel Paese dell'Europa orientale
- Secondo alcuni sondaggi, la nuova formazione di Magyar potrebbe raccogliere il 13% dei consensi e diventare la principale forza di opposizione, attualmente frammentata e considerata impotente. "Creiamo insieme una forza a cui possono unirsi tutti gli ungheresi ben intenzionati, pronti a lavorare per il loro Paese", ha detto Magyar alla folla dei manifestanti, sulle cui teste sventolano solo bandiere nazionali ungheresi e nessun simbolo di partito
- Magyar, che lotta contro la corruzione vantandosi di conoscerla da vicino essendo stato sposato con l'allora ministra delle Giustizia Judit Varga, dichiara di volere un'Ungheria impegnata nei valori europei e sfida il premier sul campo del nazionalismo difendendo "il vero interesse degli ungheresi, contro gli interessi privati del circolo attorno a Orban”
- "Sulla piazza siamo centomila, ma con anima e cuore sono con noi in milioni”, ha sostenuto Peter Magyar in un discorso tenuto al raduno di Budapest contro il premier Viktor Orban in cui ha scandito che oggi "la nazione ha annunciato al potere corrotto: basta, siamo al colmo”
- Magyar ha esortato i media pubblici e la televisione di Stato, controllata dal governo, a invitarlo per un'intervista in diretta in cui possa dire al pubblico "quale Ungheria nuova vogliamo veramente". L'avvocato ha esortato il procuratore generale nazionale a spiegare come mai il governo possa manipolare gli atti giudiziari
- "Il Paese è entrato in crisi, forse la più profonda da 30 anni, è tempo che il governo rimetta il potere al popolo", ha detto Magyar. "I dirigenti non hanno fatto altro che istigare odio tra la gente, ma adesso noi mettiamo fine a tutto questo”
- "Bisogna costruire ponti, non campi di battaglia" che mettono "uno contro l'altro", ha affermato fra l'altro il nuovo leader d'opposizione. "Venga chiunque voglia fare qualcosa per la patria, libereremo il nostro Paese", ha scandito
- Il partito del premier Viktor Orban ha dominato l'Ungheria da quando è tornato al potere nel 2010, ma la pubblicazione fatta da Magyar la settimana scorsa di una registrazione audio su un caso di corruzione di alto profilo ha messo il gabinetto di Orban temporaneamente sulla difensiva. Per tutta risposta, la macchina dell'informazione controllata dal premier ha scatenato una raffica di attacchi contro Magyar, scrive Bloomberg