"Non permetteremo che il più grande scandalo politico e legale degli ultimi trent'anni venga nascosto", ha affermato l'avvocato Peter Magyar, autore della diffusione dell'audio
Budapest. Migliaia di persone hanno manifestato martedì per chiedere le dimissioni del primo ministro ungherese Viktor Orban. L'appello è stato lanciato dopo la diffusione di una registrazione audio nella quale si sostiene il coinvolgimento di un membro del governo ungherese in un presunto caso di corruzione. "Non permetteremo che il più grande scandalo politico e legale degli ultimi trent'anni venga nascosto", ha affermato l'avvocato Peter Magyar, autore della diffusione dell'audio, parlando alla folla e chiedendo anche le dimissioni del procuratore generale Peter Bolt.
La registrazione
La registrazione è stata pubblicata su YouTube e Facebook da parte di Magyar, nuova figura emergente dell'opposizione a Orban. Magyar era stato sposato con l'ex ministra della Giustizia Judit Varga, che compare nella registrazione. Si tratta di un audio di circa due minuti in cui due persone discutono di un'indagine su una presunta corruzione che coinvolgerebbe anche un ex assistente di Varga. "Hanno suggerito ai pubblici ministeri cosa dovrebbe essere rimosso dagli atti giudiziari", dice l'ex ministra nell'audio, descrivendo come altri funzionari governativi abbiano causato la rimozione di prove dai documenti giudiziari per nascondere il loro ruolo in affari corrotti.
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Le accuse di violenza domestica
Magyar ha fatto sapere di aver registrato l'ex moglie durante una conversazione avvenuta nel vecchio appartamento della coppia. Successivamente ha fatto avere l'audio alla Procura della Repubblica di Budapest affinché venisse utilizzato come prova. D'altra parte però, l'ex ministra Varga ha affermato di essere stata costretta a rilasciare delle dichiarazioni, accusando l'ex marito di violenza domestica durante il matrimonio. Su un post di Facebook scrive di aver detto "quello che voleva sentire in modo da poter scappare il prima possibile. In una situazione come questa, chiunque può dire cose che non intende in uno stato di intimidazione".
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Tra crisi politica e indignazione pubblica
Lo scandalo si aggiunge al clima di proteste scoppiate all'inizio di febbraio, quando la presidente della Repubblica Katalin Novak e la stessa Varga si sono dimesse. In quel periodo infatti è stato rivelato che la Novak aveva concesso la grazia a un uomo incarcerato per aver nascosto una serie di abusi sessuali su minori da parte del direttore di un orfanotrofio statale. Fatti che hanno indotto alle dimissioni. Questo portò a una crisi politica all'interno del governo di Orban. Lo scandalo ha causato una crisi politica senza precedenti all'interno del governo e una forte indignazione pubblica.