Israele, Tajani vede Katz: "Italia contraria ad attacco a Rafah. Sostegno a Food for Gaza"

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Il ministro degli Esteri ha incontrato il suo omologo israeliano e ha ribadito: "Chiediamo un cessate il fuoco immediato per assicurare la consegna degli aiuti umanitari e arrivare alla liberazione degli ostaggi". Per Katz, che domani sarà in Vaticano accompagnato dai familiari di alcune delle persone sequestrate, "gli obiettivi di Israele sono il rilascio incondizionato di tutti i 133 rapiti e lo smantellamento dell'organizzazione terroristica Hamas"

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Con la situazione sul campo in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio attraverso mappe, schede e approfondimenti.

 

"Noi non siamo assolutamente favorevoli all'attacco a Rafah ma allo stesso tempo siamo per la liberazione immediata degli ostaggi senza condizioni". Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani nell’incontro con il suo omologo israeliano, Israel Katz, che si trova a Roma dove vedrà anche il titolare della Difesa Guido Crosetto e il capo degli Interni Matteo Piantedosi. Accompagnato dai familiari di alcuni ostaggi, Katz andrà domani in Vaticano (GLI AGGIORNAMENTI LIVE SUL CONFLITTO IN MEDIORIENTE).

Katz: "Condizionare il cessate il fuoco al rilascio degli ostaggi"

Una missione, quella di Katz, il cui obiettivo è assicurarsi "il continuo sostegno agli obiettivi di guerra di Israele e condizionare l'eventuale cessate il fuoco al rilascio degli ostaggi", mentre lo Stato ebraico è sempre più criticato nel panorama mondiale dopo sei mesi di guerra nella Striscia. Al vicepremier "ho chiesto di sostenere lo Stato di Israele per garantire che non venga presa alcuna decisione sul cessate il fuoco senza la condizione del rilascio immediato di tutti gli ostaggi", ha riferito Katz, ribadendo che "gli obiettivi di Israele sono il rilascio incondizionato di tutti i 133 rapiti e lo smantellamento dell'organizzazione terroristica Hamas".

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Tajani: "Katz mi ha garantito il sostegno a Food for Gaza"

Nel corso della visita alla Farnesina, Tajani ha incassato le "garanzie" di Israele a sostegno di Food for Gaza, l'iniziativa promossa dall'Italia per far arrivare aiuti alimentari ai civili palestinesi. Secondo il ministro degli Esteri italiano, Katz ha definito Food for Gaza "un modello" durante "un incontro molto positivo" al quale hanno partecipato rappresentanti di Fao e Pam, il capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio e il presidente della Croce rossa italiana Rosario Velastro. "Per far arrivare gli aiuti senza che finiscano nelle mani di Hamas serve l'autorizzazione e la disponibilità di Israele. Ho ricevuto una risposta assolutamente positiva" e Katz "mi ha garantito il sostegno alla nostra iniziativa, tant'è che ha accettato la mia proposta" di far partecipare al tavolo di lavoro "un rappresentante dell'ambasciata israeliana", ha riferito Tajani, ricordando che l'Italia ha deciso di investire ulteriori 20 milioni di euro di fondi di cooperazione per sostenere i civili palestinesi. "Per noi i problemi dei civili sono i più importanti", palestinesi e rapiti israeliani, ha sottolineato il titolare della Farnesina. "Il nostro obiettivo è la pace: basta morti, basta ostaggi".

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Tajani: governo sostiene la soluzione "due popoli, due Stati"

E per una pace duratura il piano dell'Italia è chiaro: "Chiediamo un cessate il fuoco immediato per assicurare la consegna degli aiuti umanitari e arrivare alla liberazione degli ostaggi, dalla quale non si può prescindere, per poi giungere a un cessate il fuoco sostenibile e prolungato", dice Tajani. E come già confermato al nuovo premier e ministro degli Esteri dell'Anp, Mohammad Mustafa - invitato a visitare "presto" Roma - Tajani ha ricordato a Katz il sostegno del governo italiano alla soluzione "due popoli, due Stati".

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La visita in Vaticano

Nella sua visita a Roma, Katz è accompagnato da alcuni familiari degli ostaggi israeliani. Tra loro c'è anche la zia di Kfir Bibas, il più piccolo dei rapiti che ha compiuto un anno in prigionia, e del fratellino di 4 anni Ariel, rapiti il 7 ottobre insieme alla madre Shiri e al padre Yarden. Nei mesi scorsi, in un video diffuso dai miliziani, Yarden Bibas veniva informato in diretta della morte dei suoi familiari, ma non c'è stata finora alcuna conferma ufficiale e non si conosce il loro destino. Anche i parenti dei Bibas, insieme a tutti gli altri familiari dei rapiti, domani saranno ricevuti in Vaticano da Papa Francesco, che nell'Angelus è tornato a invocare la pace chiedendo ai Paesi in guerra di "fermarsi per trattare". "Ringrazio il Papa" per questo incontro, "il suo sostegno ha un grande peso morale e pratico, e sono convinto contribuirà al ritorno a casa dei sequestrati", ha commentato il ministro Katz, che vedrà invece il Segretario per i Rapporti con gli Stati Paul Richard Gallagher.

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