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Guerra Ucraina, Biden: Putin è macellaio. Polonia valuta se abbattere missili su zone Nato

©Ansa

Il presidente degli Stati Uniti attacca l'omologo russo. Il viceministro degli Esteri polacco Andrzej Szejna a radio RMF24 "ha ammesso che si sta valutando la possibilità di abbattere i missili che volano verso il territorio della Nato". Attentato a Mosca, l’Fsb accusa i servizi ucraini. Kiev: "Ancora menzogne". La Corte Basmanny di Mosca ha emesso un ordine d'arresto con l'accusa di terrorismo nei confronti del capo dei servizi segreti ucraini 

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Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden attacca l'omologo russo Vladimir Putin: "Se aumentassimo le tasse per i miliardari, potremmo fare tante cose, tra cui finalmente fare in modo che ci prendiamo cura dell'Ucraina attaccata da quel macellaio di Putin", ha detto durante un comizio elettorale a Raleigh nel North Carolina.

Il viceministro degli Esteri polacco Andrzej Szejna, in un'intervista a radio RMF24, "ha ammesso che si sta valutando la possibilità di abbattere i missili che volano verso il territorio della Nato", come riporta il sito dell'emittente.

Il direttore dell'Fsb Alexander Bortnikov ha dichiarato che i servizi segreti dell'Ucraina hanno contribuito all'attentato terroristico di Mosca che è stato perpetrato da islamisti radicali. Lo l'agenzia Ria Novosti. Per Bortnikov, gli attentatori del Crocus City Hall sono stati "addestrati da Kiev in Medio Oriente". Secondo Mosca, I risultati preliminari dell'inchiesta indicano un coinvolgimento degli Usa e della Gran Bretagna nell'attacco.

Intanto, la Corte Basmanny di Mosca ha emesso un ordine d'arresto con l'accusa di terrorismo nei confronti del capo dei servizi segreti ucraini (Sbu), Vasily Malyuk, ma il provvedimento non è legato all'inchiesta sulla strage al Crocus City Hall.



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Ucraina, Biden: Putin è un macellaio

"Se aumentassimo le tasse per i miliardari, potremmo fare tante cose, tra cui finalmente fare in modo che ci prendiamo cura dell'Ucraina attaccata da quel macellaio di Putin". Lo ha affermato il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in un comizio elettorale a Raleigh nel North Carolina

Attentato Mosca, il 15enne Islam Khalilov salva 100 persone al Crocus City Hall

Insieme a un collega 14enne, Artem Donskov, è riuscito a condurre verso  l’uscita gli spettatori in preda al panico. Un gesto che non è passato  inosservato neanche dalla squadra del cuore, lo Spartak Mosca, che lo ha  invitato allo stadio regalandogli una maglietta e l'abbonamento alle  partite. LEGGI L'ARTICOLO


Attentato a Mosca, chi sono i quattro uomini accusati di terrorismo

I quattro presunti autori dell'attacco al Crocus City Hall di Mosca sono  stati messi in custodia cautelare per due mesi da un tribunale della  capitale russa. Tutti sono accusati di "terrorismo" e hanno il  passaporto tagiko. Intanto, è mistero sulle possibili torture che  avrebbero subito durante gli interrogatori. L'APPROFONDIMENTO


Guerra Russia Ucraina, perché la Nato teme un attacco di Putin e prepara nuove truppe

“La Nato condanna fermamente gli ultimi attacchi della Russia contro  civili, città e villaggi ucraini, compresi quelli vicini al territorio  alleato”, ha commentato l’Allenza tramite alcune fonti. E ha chiarito di  aver "rafforzato in modo significativo la propria posizione sul fianco  orientale, anche con jet alleati per proteggere i cieli polacchi". Da  poco si è anche conclusa un’importante esercitazione focalizzata proprio  sul rischio di attacchi da Est. IL FOCUS


Vladimir Putin, anatomia di un personaggio controverso

Un ritratto tra luci e ombre del presidente russo, eletto per un quinto  mandato e al potere dal 1999 quando prima fu scelto come primo ministro  da Boris Yeltsin e poi prese il suo posto per non lasciarlo più, tranne  una pausa "tecnica" tra il 2008 e il 2012 quando fu comunque premier. L'ANALISI


Mosca, dopo la strage torna l'incubo attentati islamici in tutta Europa

Il massacro al Crocus di Mosca evoca i peggiori incubi in giro per il Vecchio Continente. Allerta massima in Francia e Germania mentre il Belgio resta più cauto. Ieri il vertice al Viminale: massima attenzione ai luoghi di aggregazione in vista del periodo di Pasqua. LEGGI QUI

Gb: "Senza senso le accuse russe sull'attacco di Mosca"

Sono "del tutto insensate" le accuse della Russia su un coinvolgimento dell'Occidente e dell'Ucraina nell'attentato terroristico al Crocus City Hall di Mosca. Lo ha affermato il ministro degli Esteri britannico David Cameron sul suo profilo X, rispondendo così alle affermazioni del direttore dei servizi di sicurezza interni russi, Alexander Bortnikov. "Sosteniamo le dichiarazioni degli Stati Uniti secondo cui l'Isis è l'unico responsabile di questo attacco", ha aggiunto Cameron. 

Zelensky: "Putin creatura malata e cinica"

"Nella sua mente, tutti sono terroristi tranne lui, nonostante il fatto che sia stato alimentato con il terrore per due decenni", ha scritto su X la notte scorsa il presidente ucraino. LE PAROLE DI ZELENSKY

Attentato a Mosca, l’Fsb accusa i servizi ucraini. Kiev: "Ancora menzogne"

Secondo Alexander Bortinikov, gli attentatori sono stati "addestrati da Kiev in Medio Oriente" e l’Ucraina si preparava ad accoglierli "come eroi". E ha sottolineato che la Russia risponderà con misure di rappresaglia. La replica dell'Ucraina: "Dopo la menzogna di Putin", ora "le menzogne vengono ufficialmente diffuse" anche "dal capo dell'Fsb". LEGGI L'ARTICOLO

Fsb, 'Kiev addestra islamisti in Medio Oriente'

Alexander Bortnikov, il capo dei servizi d'intelligence interni russi, ha accusato l'Ucraina di addestrare miliziani islamisti in Medio Oriente. Secondo Bortnikov, citato dalla Tass, ciò è evidenziato dal gran numero di stranieri che combattono con le forze di Kiev. "Sono nazionalisti, mercenari, islamisti che il Paese porta a combattere contro la Russia", ha aggiunto il capo dell'Fsb, senza fare riferimento diretto ai 4 arrestati per l'attentato a Mosca ma sottolineando che rappresentanti ucraini hanno visitato le basi di terroristi in Medio Oriente. 

Zelensky su Danilov, 'sostituzioni per rafforzare la sicurezza'

"Oggi ho continuato a riavviare il sistema di gestione del nostro Stato. Sono previste sostituzioni di personale. Sono grato a Oleksiy Danilov per il suo lavoro come segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina. Viene trasferito in un'altra direzione, ne parleremo più avanti". Così su Telegram il presidente Volodymyr Zelensky spiega i cambi ai vertici di sicurezza e difesa in Ucraina. "Ho nominato Oleksandr Litvinenko nuovo segretario del Consiglio di sicurezza nazionale. Unirà la sua esperienza alla guida del Servizio di intelligence straniero dell'Ucraina con i compiti del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale. Oleg Ivashchenko è diventato il nuovo capo dell'intelligence straniera. Ha esperienza rilevante". In generale, aggiunge, "mi aspetto che il rafforzamento delle capacità strategiche del nostro Stato possa prevedere e influenzare i processi da cui dipende la sicurezza nazionale del nostro Stato. Il rafforzamento dell'Ucraina e il rinnovamento del nostro sistema statale in tutte le direzioni proseguiranno". 

Salvini, pericoloso parlare di invio soldati

"Occorre cambiare questa Europa perché lo ripeto, senza che qualcuno si offenda, chi parla di guerra e di invio di soldati fuori dai confini europei è un pericolo per i nostri figli, per l'Europa e per il continente". Lo ha detto ai giornalisti il leader della Lega, Matteo Salvini, a Matera a margine di una iniziativa elettorale in vista delle Regionali del 21 e 22 aprile. 

Danilov, 'grato a Zelensky, crediamo nell'Ucraina, Mosca perirà'

"Quattro anni, cinque mesi e 24 giorni come segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina. Un lavoro dedicato agli ultimi. Giorni di cui non mi vergogno. Ore che sono volate come fulmini". Così inizia un lungo messaggio dell'ormai ex segretario del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell'Ucraina Oleksiy Danilov dopo l'annuncio della sua destituzione dall'incarico, in cui si dice "grato al presidente dell'Ucraina per la sua fiducia e per l'opportunità di essere stato coinvolto nella scrittura della Grande Storia nel momento della più grande sfida e della più grande edificazione". "Non importa quanto sia stato difficile, non importa quanto la situazione sembrasse disperata, abbiamo lavorato e continueremo a lavorare per l'Ucraina e per il bene dell'Ucraina, abbiamo creduto e crediamo nella nostra Vittoria", ha proseguito Danilov. "La cosa principale che dobbiamo sempre ricordare e che ho sempre professato è non aver paura, mai e di nessuno, di andare avanti e credere nell'Ucraina, credere nel popolo ucraino". "Il mostro russo verrà annientato, la bizzarra creatura crollerà e perirà nell'oscurità della storia - e a farlo sarà un guerriero ucraino che ha la nostra storia, il nostro destino e la nostra missione - 'essere una spada nell'oscurità; un sentinella sulle Mura; scudo a guardia del regno dei popoli'! Grazie a tutti! Gloria all'Ucraina!", conclude il messaggio. 

Fsb, interrogatori arrestati confermano la pista ucraina

Le informazioni preliminari raccolte dagli interrogatori degli arrestati "confermano la pista ucraina" nell'attacco di venerdì al Crocus City Hall di Mosca. Lo ha affermato il servizio di sicurezza interno Fsb, citato dall'agenzia Ria Novosti. 

Tajani: "Propaganda le accuse dei russi a Kiev, Usa e Gb"

"Mi sembra molta propaganda, chiaramente l'attentato è di matrice islamica, ci sono stati problemi nelle repubbliche musulmane dell'ex Unione Sovietica e c'è sempre una situazione di grande tensione. Credo che sia un'azione dimostrativa di quel mondo contro la Russia, peraltro già prevista". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Tagadà su La7, rispetto alle accuse dell'intelligence russa secondo cui dietro l'attentato a Mosca ci sarebbe l'Ucraina con il coinvolgimento di Stati Uniti e Gran Bretagna. 

Fonti Nato: "Le accuse russe a Kiev ridicole, zero prove"

"Le ipotesi della Russia di un legame con l'Ucraina per quanto riguarda l'attentato a Mosca sono ridicole". Lo dichiara una fonte diplomatica alleata all'Ansa. "Non è stata presentata alcuna prova: si tratta di un altro esempio della disinformazione del Cremlino", precisa. 

Russia, confermato l'ottavo arresto per l'attentato: è un 32enne di origini kirghisa

Il tribunale distrettuale Basmanny di Mosca ha confermato l'arresto fino al 22 maggio di un ottavo sospetto per l'attentato alla Crocus Hall di venerdì. Si tratta di Alisher Kasimov, 32 anni, originario del Kirghizistan ma con cittadinanza russa: è accusato di aver dato in affitto l'appartamento nella regione di Mosca in cui i quattro assalitori hanno soggiornato. "Ho messo in affitto l'appartamento su Avito", ha affermato Kasimov, riferendosi alla piattaforma per gli annunci immobiliari. L'annuncio specificava che l'appartamento sarebbe stato dato in affitto "solo a slavi", secondo una pratica discriminatoria comune in Russia. 

La decisione di affittare la proprietà a non russi è stata presa, ha detto la madre di Kasimov, perché questi avevano offerto tanti soldi. Le forze di sicurezza russe hanno fermato undici persone in relazione all'attentato in cui sono state uccise almeno 139 persone. Da domenica, il tribunale Basmanny ha confermato l'arresto di otto persone, fra cui i quattro esecutori della strage e tre persone accusate di aver aiutato i terroristi, vale a dire l'ex proprietario dell'auto usata dai quattro per fuggire, il fratello e il padre. 

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