Attentato a Mosca, l’Fsb accusa i servizi ucraini. Kiev: "Ancora menzogne"

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Secondo Alexander Bortinikov, gli attentatori sono stati "addestrati da Kiev in Medio Oriente" e l’Ucraina si preparava ad accoglierli "come eroi". E ha sottolineato che la Russia risponderà con misure di rappresaglia. La replica dell'Ucraina: "Dopo la menzogna di Putin", ora "le menzogne vengono ufficialmente diffuse" anche "dal capo dell'Fsb"

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Alexander Bortnikov, il direttore dei servizi di sicurezza interni russi (Fsb), ha diffuso una dichiarazione secondo cui i servizi segreti dell'Ucraina hanno contribuito all'attentato terroristico di Mosca al Crocus City Hall, perpetrato da islamisti radicali. Secondo Bortinikov, Kiev si preparava ad accogliere "come eroi" i terroristi poi arrestati. Ieri, 25 marzo, per la prima volta, il presidente russo Vladimir Putin aveva riconosciuto che l’attacco è stato compiuto da estremisti islamici (TUTTE LE NEWS IN DIRETTA SULLA RUSSIA). Il servizio di sicurezza interno Fsb, citato dall'agenzia Ria Novosti, afferma che le informazioni preliminari raccolte dagli interrogatori degli arrestati "confermano la pista ucraina" nell'attacco.

 

“Coinvolti Gran Bretagna e Stati Uniti nell’attacco”

Bortnikov ha detto che gli attentatori sono stati "addestrati da Kiev in Medio Oriente" e ha sottolineato che la Russia risponderà con misure di rappresaglia. Secondo quanto riporta l’agenzia Tass, Bortnikov ha poi aggiunto che il capo dei servizi segreti militari ucraini, Kirylo Budanov, è un obiettivo legittimo per le forze militari russe, così come lo è ogni persona che perpetra crimini contro la Russia. Il responsabile Fsb ha poi citato un’inchiesta i cui risultati preliminari indicherebbero un coinvolgimento degli Usa e della Gran Bretagna nell’attacco al Crocus City Hall. L’attacco ha provocato – secondo l'ultimo bilancio – 139 morti e un centinaio di feriti.

Gb: senza senso le accuse russe sull'attacco di Mosca

Sono "del tutto insensate" le accuse della Russia su un coinvolgimento dell'Occidente e dell'Ucraina nell'attentato terroristico al Crocus City Hall di Mosca, secondo quanto affermato dal ministro degli Esteri britannico David Cameron sul suo profilo X, rispondendo così alle affermazioni del direttore dei servizi di sicurezza interni russi, Alexander Bortnikov. "Sosteniamo le dichiarazioni degli Stati Uniti secondo cui l'Isis è l'unico responsabile di questo attacco", ha aggiunto Cameron.

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Gli attentatori arrestati

Secondo le ultime notizie, la Corte di Mosca che si occupa della strage ha tramutato in arresto il fermo di un ottavo sospetto nell'attacco. Si tratta di Alisher Kasimov, originario del Kirghizistan ma cittadino russo. L'uomo è accusato di avere affittato un appartamento ai presunti terroristi, ma lui ha detto di averlo fatto senza sapere di chi si trattasse. Fra gli altri arrestati, quattro tagiki sono accusati di essere gli esecutori materiali. Nelle scorse ore sono apparsi con i visi gonfi e occhi tumefatti. Uno era addirittura in sedia a rotelle davanti alla Corte moscovita che ha tramutato il fermo in arresto. Le immagini sono state diffuse dalla televisione di Stato e confermerebbero perciò le voci di torture subite dai fermati. 

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La replica di Kiev

"Dopo la menzogna di Putin", ora "le menzogne vengono ufficialmente diffuse" anche "dal capo dell'Fsb Bortnikov... Domanda: perché questa manifestazione dimostrativa di inadeguatezza collettiva?". Questo, su X, il commento del consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, dopo le accuse dei servizi russi sul coinvolgimento di Kiev, Usa e Regno Unito nell'attacco a Mosca. "Ci sono fatti inconfutabili, comprensione comune (in diversi Paesi) delle cause e delle conseguenze e completa incredulità anche da parte dei Paesi neutrali riguardo alla 'pista ucraina nell'attacco terroristico'", ha aggiunto Podolyak.

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