Guerra Israele-Hamas. Altri raid su Gaza, Qatar: colloqui per tregua non sono interrotti

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Il portavoce del ministero degli Esteri ha respinto le affermazioni israeliane secondo cui la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco avrebbe avuto "un impatto immediato" sui colloqui. La risoluzione chiede il “cessate il fuoco” a Gaza per il Ramadan e la liberazione “immediata e incondizionata” degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Raid israeliano contro campo profughi di Jabalia: morti e feriti. Bombe anche contro Hezbollah in Libano orientale

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Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar Majed al-Ansari ha riferito ai giornalisti che i negoziati per una tregua a Gaza sono ancora in corso, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Ansari ha respinto le affermazioni israeliane secondo cui la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco avrebbe avuto "un impatto immediato" sui colloqui. Dopo mesi di stallo, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato una risoluzione che chiede il “cessate il fuoco” a Gaza per il Ramadan e la liberazione “immediata e incondizionata” degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Il documento ha ottenuto 14 voti a favore ed è passato grazie all'astensione degli Usa, che precisano: “Nessun motivo di pensare che Israele abbia commesso atti di genocidio a Gaza”.

L'esercito israeliano ha bombardato una casa nel campo settentrionale di Gaza, Jabalia, uccidendo e ferendo i palestinesi che si trovavano all'interno. Bombe di Israele anche contro gli edifici e le basi di Hezbollah nel Libano orientale, in uno degli attacchi più intensi da quasi sei mesi.


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È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella  Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni  dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti  nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. LEGGI


Israele ha ucciso Marwan Issa, numero 3 di Hamas

Le Forze armate israeliane hanno confermato che Marwan Issa, terzo in comando di Hamas, è stato ucciso in un attacco dieci giorni fa. Sebbene gli Stati Uniti avessero già confermato che era morto nell'attacco al centro di Gaza, i militari solo ora hanno affermato di essere certi della sua morte. Lo scrive il sito israeliano 'Ynetnews'.

Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di   raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi   un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane  si  inseriscono. L'APPROFONDIMENTO


Arrestati 4 manifestanti a Tel Aviv per aver bloccato il traffico in autostrada

Quattro manifestanti sono stati arrestati per disordini pubblici durante la manifestazione di questa sera davanti al quartier generale militare di Kirya, a Tel Aviv. Lo ha comunicato la polizia israeliana, spiegando che la protesta non era stata autorizzata, ma ha potuto svolgersi perché organizzata dai familiari degli ostaggi.

Dopo che i manifestanti hanno bloccato il traffico sull'autostrada Ayalon, le forze di polizia hanno iniziato a disperderli. I quattro manifestanti sono stati arrestati per aver violato l'ordine di allontanarsi.

Baerbock, 'governo Israele non perda se stesso nell'autodifesa'

"La sicurezza di Israele è il nostro impegno. Israele ha il diritto all'autodifesa contro il terrorismo di Hamas. Tuttavia, la modalità di autodifesa non deve portare il governo israeliano a perdere se stesso". Lo ha detto a Tel Aviv la ministra tedesca degli Esteri, Annalena Baerbock, come riporta su X il suo ministero. Baerbock ha sottolineato che Israele non si dovrebbe difendere se Hamas deponesse le armi e ha rinnovato la richiesta di liberare gli ostaggi prigionieri dell'organizzazione terroristica palestinese. Sia la vita degli ostaggi israeliani sia le condizioni umanitarie a Gaza sono un "inferno", ha sottolineato la politica tedesca. "Questo non crea sicurezza. La fame e la sofferenza generano nuovo odio nei cuori di molte persone", ha aggiunto Baerbock, che poi ha comunicato che "abbiamo aumentato di altri 10 milioni di euro la nostra assistenza umanitaria per Gaza attraverso il World Food Programme". 

Marco Mancini, l'ex agente segreto a Sky TG24: "Bisogna catturare Sinwar a Gaza"

Dall'inizio carriera nella squadra speciale dei carabinieri  guidata dal Generale Dalla Chiesa, fino ai 35 anni trascorsi  nell'intelligence del nostro Paese. L'ex 007, che ha da poco pubblicato  un libro intitolato "Le regole del gioco", si racconta. Soffermandosi  anche sulla guerra in Medio Oriente, il rischio di attentati in Italia e  il cyberterrorismo di origine russa L'INTERVISTA


Hamas: 12 morti in un raid in un campo di sfollati a Gaza

Il ministero della Sanità di Hamas, che gestisce la Striscia di Gaza, ha reso noto che 12 persone sono state uccise in un raid israeliano in un campo per sfollati nella Striscia. 

Onu approva per prima volta la risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza

La tregua chiesta per il Ramadan. Il testo della risoluzione ha ottenuto  il via libera grazie al fatto che gli Stati Uniti si sono astenuti. Una  decisione, ha precisato il portavoce del Consiglio nazionale di  Sicurezza della Casa Bianca John Kirby, che "non rappresenta un  cambiamento nella nostra politica". Esulta Hamas. Ira di Tel Aviv:  "Vergongoso". Netanyahu revoca la missione a Washington di una  delegazione che doveva confrontarsi sulle alternative a un'operazione di  terra a Rafah. LEGGI L'ARTICOLO


La Casa Bianca: "Continueranno gli aiuti via aerea per Gaza"

Gli Stati Uniti continueranno a fornire aiuti umanitari via aerea alla Striscia di Gaza. Lo ha affermato la Casa Bianca, nonostante alcuni palestinesi muoiano mentre cercano di raggiungere gli aiuti. "I lanci aerei sono uno dei tanti modi in cui stiamo contribuendo a fornire gli aiuti disperati necessari ai palestinesi di Gaza, e continueremo a farlo", ha detto ai giornalisti un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, dopo la morte di 18 palestinesi, 12 dei quali annegati, mentre cercavano di recuperare le scorte di cibo cadute.

Inviato Onu al Cds: "Scene spaventose a Gaza"

Tor Wennesland, coordinatore speciale per l'Onu per il processo di pace in Medio Oriente, ha informato via video il Consiglio di sicurezza sulla situazione umanitaria a Gaza. L'inviato ha parlato di "scene spaventose di morte su vasta scala, distruzione, sofferenze umane" prodotte dalla campagna militare di Israele a Gaza. Wennesland ha anche parlato di "tasso di morti civili a un livello senza precedenti". L'inviato ha inoltre condannato di nuovo "l'orribile attacco armato" da parte di Hamas e di altri gruppi compiuto il 7 ottobre. "Niente puo' giustificare questi atti - ha aggiunto - gli ostaggi rimasti devono essere rilasciati immediatamente e senza condizioni". L'inviato delle Nazioni Unite ha accolto con favore il corridoio marittimo per consegnare ulteriori aiuti umanitari alla popolazione ma ribadito che l'unico modo per garantire un significativo numeri di aiuti resta quello via terra.

Guerra a Gaza, cosa prevede la risoluzione Onu per il cessate il fuoco: il testo

Il documento approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è vincolante per gli Stati membri, ma Israele ne ha già ignorati altri in passato. La risoluzione condanna gli attacchi ai civili e i rapimenti, ma non cita mai direttamente Hamas. LEGGI L'ARTICOLO

Ex ostaggio al Nyt, 'violentata dai miei carcerieri a Gaza'

Picchiata e violentata dal suo carceriere sotto la minaccia di una pistola. Amit Soussana, avvocata israeliana di 40 anni, è la prima donna ex ostaggio di Hamas a raccontare pubblicamente - in un'intervista al New York Times - le violenze sessuali subite durante i 55 giorni di prigionia a Gaza. La donna, rapita il 7 ottobre, ha raccontato di essere stata inizialmente tenuta da sola nella camera da letto di un bambino, con le catene alla caviglia. Il suo carceriere, che si faceva chiamare Muhammad, ha cominciato prima a farle domande sulla sua vita sessuale. Poi, attorno al 24 ottobre, l'ha assalita approfittando di un momento in cui lei era in bagno senza le catene. "È venuto verso di me e mi ha puntato la pistola alla fronte", ha ricordato Soussana nelle otto ore di intervista concessa al New York Times a metà marzo. Dopo averla picchiata e trascinata nella cameretta con i personaggi dei cartoni animati alle pareti, "con la pistola puntata contro di me, mi ha costretto a commettere un atto sessuale su di lui". Il quotidiano americano riferisce che il lungo racconto di Amit Soussana è coerente con quanto l'avvocata aveva detto ai medici e a un assistente sociale subito dopo il suo rilascio, avvenuto il 30 novembre nell'ambito del primo scambio di prigionieri tra Hamas e Israele. Il Nyt ha garantito di non rivelarne i dettagli. Il 4 marzo scorso l'Onu ha pubblicato un rapporto in cui definiva "chiare e convincenti" le informazioni sugli stupri e le violenze di gruppo compiuti da Hamas durante l'attacco ai kibbutz del 7 ottobre e contro gli ostaggi tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza. 

Raid israeliano contro campo profughi di Jabalia

L'esercito israeliano ha bombardato una casa nel campo settentrionale di Gaza, uccidendo e ferendo i palestinesi che si trovavano all'interno. Lo riporta al Jazeera, aggiungendo che molte persone sono ancora intrappolate sotto le macerie della casa distrutta.

Gallant a Austin, 'unire i nostri sforzi su ostaggi e Hamas'

"I negoziati sugli ostaggi e le posizioni di Hamas ci impongono di unire i nostri sforzi militari e diplomatici e di aumentare la pressione" sulla fazione islamica. Lo ha detto il ministro della difesa israeliana Yoav Gallant nell'incontro negli Usa con il suo omologo americano Lloyd Austin. Gallant - secondo una nota diffusa in Israele - ha anche sollevato questioni strategiche, sottolineando "l'importante cooperazione tra le istituzioni della difesa israeliane e statunitensi per garantire il vantaggio militare qualitativo di Israele nella regione". 

Bombe Israele contro Hezbollah in Libano orientale

Israele ha bombardato gli edifici e le basi di Hezbollah nel Libano orientale, in uno degli attacchi più intensi da quasi sei mesi, hanno riferito i media statali e una fonte di sicurezza. Secondo l'Agenzia nazionale d'informazione ufficiale (ANI), "un drone israeliano" ha attaccato nel primo pomeriggio un villaggio vicino alla città di Baalbeck, nella pianura della Beka. Un corrispondente dell'AFP ha visto un edificio appartenente agli Hezbollah filo-iraniani in fiamme e due persone evacuate dai soccorritori. Poco prima un altro raid aveva colpito la regione di Hermel, a quasi 130 chilometri dal confine con Israele. 

Dall'attacco di Hamas YouTube ha rimosso più di 95mila video

"Fino all'8 gennaio 2024, in seguito all'attacco terroristico di Hamas in Israele e all'escalation del conflitto in corso in Israele e a Gaza, YouTube ha rimosso oltre 95.000 video, chiuso più di 4.500 canali e cancellato oltre 70 milioni di commenti in tutto il mondo". È quanto si evince dal terzo rapporto di Google presentato all'Ue per dettagliare le misure prese in un'ottica di contrasto della disinformazione online. 

Austin a Gallant, troppe vittime civili a Gaza

Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha detto al suo omologo israeliano Yoav Gallant martedì che le vittime civili a Gaza sono "troppo alte", e ha detto che i due avrebbero parlato di alternative a una grande operazione israeliana nel sud del territorio. "Oggi a Gaza, il numero di vittime civili è troppo alto e la quantità di aiuti umanitari è troppo bassa", ha detto Austin all'inizio della riunione, aggiungendo che includerebbe la discussione di alternative per colpire Hamas a Rafah. Gallant nel frattempo ha detto che avrebbero parlato di "sviluppi a Gaza e dei mezzi per raggiungere i nostri obiettivi: la distruzione dell'organizzazione di Hamas e il ritorno degli ostaggi israeliani".

Baerbock, 'necessari più aiuti a Gaza'

Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha chiesto aiuti per la Striscia di Gaza. “La situazione umanitaria a Gaza è un inferno”, ha detto a Tel Aviv. “Le organizzazioni internazionali devono essere in grado di fornire aiuti vitali senza ostacoli”.

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