Guerra Israele-Hamas. Altri raid su Gaza, Qatar: colloqui per tregua non sono interrotti

Il portavoce del ministero degli Esteri ha respinto le affermazioni israeliane secondo cui la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco avrebbe avuto "un impatto immediato" sui colloqui. La risoluzione chiede il “cessate il fuoco” a Gaza per il Ramadan e la liberazione “immediata e incondizionata” degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Raid israeliano contro campo profughi di Jabalia: morti e feriti. Bombe anche contro Hezbollah in Libano orientale
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Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar Majed al-Ansari ha riferito ai giornalisti che i negoziati per una tregua a Gaza sono ancora in corso, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Ansari ha respinto le affermazioni israeliane secondo cui la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco avrebbe avuto "un impatto immediato" sui colloqui. Dopo mesi di stallo, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato una risoluzione che chiede il “cessate il fuoco” a Gaza per il Ramadan e la liberazione “immediata e incondizionata” degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas. Il documento ha ottenuto 14 voti a favore ed è passato grazie all'astensione degli Usa, che precisano: “Nessun motivo di pensare che Israele abbia commesso atti di genocidio a Gaza”.
L'esercito israeliano ha bombardato una casa nel campo settentrionale di Gaza, Jabalia, uccidendo e ferendo i palestinesi che si trovavano all'interno. Bombe di Israele anche contro gli edifici e le basi di Hezbollah nel Libano orientale, in uno degli attacchi più intensi da quasi sei mesi.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
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Rafah, la disperazione della popolazione dopo il raid israeliano
Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi
È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. LEGGI
Israele ha ucciso Marwan Issa, numero 3 di Hamas
Le Forze armate israeliane hanno confermato che Marwan Issa, terzo in comando di Hamas, è stato ucciso in un attacco dieci giorni fa. Sebbene gli Stati Uniti avessero già confermato che era morto nell'attacco al centro di Gaza, i militari solo ora hanno affermato di essere certi della sua morte. Lo scrive il sito israeliano 'Ynetnews'.
Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso
Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO
Arrestati 4 manifestanti a Tel Aviv per aver bloccato il traffico in autostrada
Quattro manifestanti sono stati arrestati per disordini pubblici durante la manifestazione di questa sera davanti al quartier generale militare di Kirya, a Tel Aviv. Lo ha comunicato la polizia israeliana, spiegando che la protesta non era stata autorizzata, ma ha potuto svolgersi perché organizzata dai familiari degli ostaggi.
Dopo che i manifestanti hanno bloccato il traffico sull'autostrada Ayalon, le forze di polizia hanno iniziato a disperderli. I quattro manifestanti sono stati arrestati per aver violato l'ordine di allontanarsi.
Baerbock, 'governo Israele non perda se stesso nell'autodifesa'
"La sicurezza di Israele è il nostro impegno. Israele ha il diritto all'autodifesa contro il terrorismo di Hamas. Tuttavia, la modalità di autodifesa non deve portare il governo israeliano a perdere se stesso". Lo ha detto a Tel Aviv la ministra tedesca degli Esteri, Annalena Baerbock, come riporta su X il suo ministero. Baerbock ha sottolineato che Israele non si dovrebbe difendere se Hamas deponesse le armi e ha rinnovato la richiesta di liberare gli ostaggi prigionieri dell'organizzazione terroristica palestinese. Sia la vita degli ostaggi israeliani sia le condizioni umanitarie a Gaza sono un "inferno", ha sottolineato la politica tedesca. "Questo non crea sicurezza. La fame e la sofferenza generano nuovo odio nei cuori di molte persone", ha aggiunto Baerbock, che poi ha comunicato che "abbiamo aumentato di altri 10 milioni di euro la nostra assistenza umanitaria per Gaza attraverso il World Food Programme".
Marco Mancini, l'ex agente segreto a Sky TG24: "Bisogna catturare Sinwar a Gaza"
Dall'inizio carriera nella squadra speciale dei carabinieri guidata dal Generale Dalla Chiesa, fino ai 35 anni trascorsi nell'intelligence del nostro Paese. L'ex 007, che ha da poco pubblicato un libro intitolato "Le regole del gioco", si racconta. Soffermandosi anche sulla guerra in Medio Oriente, il rischio di attentati in Italia e il cyberterrorismo di origine russa L'INTERVISTA
Hamas: 12 morti in un raid in un campo di sfollati a Gaza
Il ministero della Sanità di Hamas, che gestisce la Striscia di Gaza, ha reso noto che 12 persone sono state uccise in un raid israeliano in un campo per sfollati nella Striscia.
Onu approva per prima volta la risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza
La tregua chiesta per il Ramadan. Il testo della risoluzione ha ottenuto il via libera grazie al fatto che gli Stati Uniti si sono astenuti. Una decisione, ha precisato il portavoce del Consiglio nazionale di Sicurezza della Casa Bianca John Kirby, che "non rappresenta un cambiamento nella nostra politica". Esulta Hamas. Ira di Tel Aviv: "Vergongoso". Netanyahu revoca la missione a Washington di una delegazione che doveva confrontarsi sulle alternative a un'operazione di terra a Rafah. LEGGI L'ARTICOLO
La Casa Bianca: "Continueranno gli aiuti via aerea per Gaza"
Gli Stati Uniti continueranno a fornire aiuti umanitari via aerea alla Striscia di Gaza. Lo ha affermato la Casa Bianca, nonostante alcuni palestinesi muoiano mentre cercano di raggiungere gli aiuti. "I lanci aerei sono uno dei tanti modi in cui stiamo contribuendo a fornire gli aiuti disperati necessari ai palestinesi di Gaza, e continueremo a farlo", ha detto ai giornalisti un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, dopo la morte di 18 palestinesi, 12 dei quali annegati, mentre cercavano di recuperare le scorte di cibo cadute.
Inviato Onu al Cds: "Scene spaventose a Gaza"
Tor Wennesland, coordinatore speciale per l'Onu per il processo di pace in Medio Oriente, ha informato via video il Consiglio di sicurezza sulla situazione umanitaria a Gaza. L'inviato ha parlato di "scene spaventose di morte su vasta scala, distruzione, sofferenze umane" prodotte dalla campagna militare di Israele a Gaza. Wennesland ha anche parlato di "tasso di morti civili a un livello senza precedenti". L'inviato ha inoltre condannato di nuovo "l'orribile attacco armato" da parte di Hamas e di altri gruppi compiuto il 7 ottobre. "Niente puo' giustificare questi atti - ha aggiunto - gli ostaggi rimasti devono essere rilasciati immediatamente e senza condizioni". L'inviato delle Nazioni Unite ha accolto con favore il corridoio marittimo per consegnare ulteriori aiuti umanitari alla popolazione ma ribadito che l'unico modo per garantire un significativo numeri di aiuti resta quello via terra.
Guerra a Gaza, cosa prevede la risoluzione Onu per il cessate il fuoco: il testo
Il documento approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è vincolante per gli Stati membri, ma Israele ne ha già ignorati altri in passato. La risoluzione condanna gli attacchi ai civili e i rapimenti, ma non cita mai direttamente Hamas. LEGGI L'ARTICOLO
Ex ostaggio al Nyt, 'violentata dai miei carcerieri a Gaza'
Picchiata e violentata dal suo carceriere sotto la minaccia di una pistola. Amit Soussana, avvocata israeliana di 40 anni, è la prima donna ex ostaggio di Hamas a raccontare pubblicamente - in un'intervista al New York Times - le violenze sessuali subite durante i 55 giorni di prigionia a Gaza. La donna, rapita il 7 ottobre, ha raccontato di essere stata inizialmente tenuta da sola nella camera da letto di un bambino, con le catene alla caviglia. Il suo carceriere, che si faceva chiamare Muhammad, ha cominciato prima a farle domande sulla sua vita sessuale. Poi, attorno al 24 ottobre, l'ha assalita approfittando di un momento in cui lei era in bagno senza le catene. "È venuto verso di me e mi ha puntato la pistola alla fronte", ha ricordato Soussana nelle otto ore di intervista concessa al New York Times a metà marzo. Dopo averla picchiata e trascinata nella cameretta con i personaggi dei cartoni animati alle pareti, "con la pistola puntata contro di me, mi ha costretto a commettere un atto sessuale su di lui". Il quotidiano americano riferisce che il lungo racconto di Amit Soussana è coerente con quanto l'avvocata aveva detto ai medici e a un assistente sociale subito dopo il suo rilascio, avvenuto il 30 novembre nell'ambito del primo scambio di prigionieri tra Hamas e Israele. Il Nyt ha garantito di non rivelarne i dettagli. Il 4 marzo scorso l'Onu ha pubblicato un rapporto in cui definiva "chiare e convincenti" le informazioni sugli stupri e le violenze di gruppo compiuti da Hamas durante l'attacco ai kibbutz del 7 ottobre e contro gli ostaggi tenuti prigionieri nella Striscia di Gaza.
Raid israeliano contro campo profughi di Jabalia
L'esercito israeliano ha bombardato una casa nel campo settentrionale di Gaza, uccidendo e ferendo i palestinesi che si trovavano all'interno. Lo riporta al Jazeera, aggiungendo che molte persone sono ancora intrappolate sotto le macerie della casa distrutta.
Gallant a Austin, 'unire i nostri sforzi su ostaggi e Hamas'
"I negoziati sugli ostaggi e le posizioni di Hamas ci impongono di unire i nostri sforzi militari e diplomatici e di aumentare la pressione" sulla fazione islamica. Lo ha detto il ministro della difesa israeliana Yoav Gallant nell'incontro negli Usa con il suo omologo americano Lloyd Austin. Gallant - secondo una nota diffusa in Israele - ha anche sollevato questioni strategiche, sottolineando "l'importante cooperazione tra le istituzioni della difesa israeliane e statunitensi per garantire il vantaggio militare qualitativo di Israele nella regione".
Bombe Israele contro Hezbollah in Libano orientale
Israele ha bombardato gli edifici e le basi di Hezbollah nel Libano orientale, in uno degli attacchi più intensi da quasi sei mesi, hanno riferito i media statali e una fonte di sicurezza. Secondo l'Agenzia nazionale d'informazione ufficiale (ANI), "un drone israeliano" ha attaccato nel primo pomeriggio un villaggio vicino alla città di Baalbeck, nella pianura della Beka. Un corrispondente dell'AFP ha visto un edificio appartenente agli Hezbollah filo-iraniani in fiamme e due persone evacuate dai soccorritori. Poco prima un altro raid aveva colpito la regione di Hermel, a quasi 130 chilometri dal confine con Israele.
Dall'attacco di Hamas YouTube ha rimosso più di 95mila video
"Fino all'8 gennaio 2024, in seguito all'attacco terroristico di Hamas in Israele e all'escalation del conflitto in corso in Israele e a Gaza, YouTube ha rimosso oltre 95.000 video, chiuso più di 4.500 canali e cancellato oltre 70 milioni di commenti in tutto il mondo". È quanto si evince dal terzo rapporto di Google presentato all'Ue per dettagliare le misure prese in un'ottica di contrasto della disinformazione online.
Austin a Gallant, troppe vittime civili a Gaza
Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, ha detto al suo omologo israeliano Yoav Gallant martedì che le vittime civili a Gaza sono "troppo alte", e ha detto che i due avrebbero parlato di alternative a una grande operazione israeliana nel sud del territorio. "Oggi a Gaza, il numero di vittime civili è troppo alto e la quantità di aiuti umanitari è troppo bassa", ha detto Austin all'inizio della riunione, aggiungendo che includerebbe la discussione di alternative per colpire Hamas a Rafah. Gallant nel frattempo ha detto che avrebbero parlato di "sviluppi a Gaza e dei mezzi per raggiungere i nostri obiettivi: la distruzione dell'organizzazione di Hamas e il ritorno degli ostaggi israeliani".
Baerbock, 'necessari più aiuti a Gaza'
Il ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha chiesto aiuti per la Striscia di Gaza. “La situazione umanitaria a Gaza è un inferno”, ha detto a Tel Aviv. “Le organizzazioni internazionali devono essere in grado di fornire aiuti vitali senza ostacoli”.
Cnn, 'Gaza, almeno 12 annegati per recuperare aiuti finiti in mare'
Almeno 12 abitanti di Gaza sono morti annegati nel tentativo di recuperare aiuti alimentari paracadutati dal cielo che sono finiti in mare, a largo della spiaggia di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza. Lo scrive la Cnn citando un testimone e alcune immagini ottenute dall'emittente.
Il testimone, identificato come Abu Mohammad, ha raccontato che gli aiuti sono caduti a circa un chilometro dalla costa e "molti uomini che non sapevano nuotare sono annegati" mentre cercavano di ripescarli. Le immagini viste dalla Cnn mostrano centinaia di palestinesi che si precipitano verso il luogo dove venivano paracadutati gli aiuti, con alcuni che si buttano in mare. In immagini successive si vedono diversi corpi sulla spiaggia, con alcuni che cercano di rianimarli.
Al momento non è chiaro quali sia il paese coinvolto in questo lancio aereo. Aiuti da cielo sono stati lanciati da Egitto, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti, Singapore e una missione congiunta Giordania-Emirati Arabi Uniti.
Hezbollah, lanciati 50 razzi contro base Israele nel Golan
Hezbollah rivendica di aver lanciato una raffica di 50 razzi contro una base delle Forze di difesa israeliane (Idf) nelle Alture del Golan. Si tratta di una risposta, hanno affermato i miliziani libanesi, a un attacco aereo israeliano vicino a Baalbek, nel nord-est del Libano, stamattina.
Mezzaluna Rossa, 'ospedale al-Amal ha smesso di operare'
La Mezzaluna Rossa ha fatto sapere che l'ospedale al-Amal di Khan Yunis, nel sud della Striscia, ha "smesso di operare" dopo che l'Idf ha "evacuato la struttura e bloccato gli ingressi". L'organizzazione palestinese su X ha espresso " disappunto per il fatto che l'ospedale sia stato messo fuori servizio dopo che la comunità internazionale non è riuscita a fornire la protezione necessaria al proprio personale, ai pazienti e agli sfollati". L'esercito israeliano ha più volte spiegato di aver cominciato ad operare nella struttura "sulla base di informazioni precise di intelligence" che indicano la presenza di "terroristi sul posto".
Relatrice Onu, 'a Gaza un genocidio, basta armi a Israele'
La relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi, Francesca Albanese, ha affermato oggi al Consiglio Onu Diritti umani a Ginevra che "ci sono fondati motivi" per ritenere che sia "stata raggiunta la soglia che indica la commissione del crimine di genocidio contro i palestinesi come gruppo a Gaza". Alla luce della risoluzione vincolante del Consiglio di Sicurezza di ieri, "imploro gli Stati membri di rispettare i loro obblighi, che iniziano con l'imposizione di un embargo sulle armi e di sanzioni a Israele", ha aggiunto la relatrice indipendente presentando il suo ultimo rapporto sulla situazione nei Territori palestinesi occupati. "Dopo quasi sei mesi di implacabili e senza precedenti attacchi israeliani a Gaza, è mio solenne dovere riferire il peggio di ciò di cui l'umanità è capace e presentare le mie scoperte: 'L'anatomia di un genocidio'", ha esordito Albanese citando il titolo del suo rapporto e ricordando che dal 7 ottobre Israele ha ucciso oltre 32.333 palestinesi, tra cui più di 13.000 bambini. "Il numero straziante di morti, il danno irreparabile arrecato a coloro che sopravvivono, la distruzione sistematica di ogni aspetto necessario al sostentamento della vita a Gaza - dagli ospedali alle scuole, dalle case ai terreni coltivabili - e il danno particolare subito da centinaia di migliaia di bambini, donne incinte e giovani madri, questo può essere interpretato solo come prova prima facie dell'intenzione di distruggere sistematicamente i palestinesi come gruppo", afferma Albanese nel rapporto. Nel suo intervento, la relatrice ha poi affermato che una delle principali scoperte del suo lavoro riguarda come Israele "abbia intenzionalmente distorto" le regole fondamentali del diritto internazionale umanitario. Se la popolazione civile di Gaza è caratterizzata da Israele come "scudi umani" o "complici del terrorismo", può essere attaccata, uccisa, distrutta, ha detto la relatrice parlando di "una guerra di annientamento". "E' mia responsabilità" ricordare che la Convenzione sul genocidio prevede una norma per prevenire la commissione del genocidio, una realtà che la Corte Internazionale di Giustizia ha riconosciuto come plausibile esattamente due mesi fa". "Il momento per gli Stati di agire era allora e, poiché non lo hanno fatto, quel momento è adesso", ha detto la relatrice indipendente. La delegazione di Israele non era presente in sala.
Media, 'Idf dietro raid contro agenti legati all'Iran nella Siria orientale'
L’aeronautica israeliana è responsabile degli attacchi aerei notturni nella Siria orientale, che secondo quanto riferito hanno ucciso diversi agenti legati all’Iran. Lo ha appreso il Times of Israel, citando fonti della difesa israeliana, secondo cui i raid nell'area di Deir Ezzor e al-Bukamal hanno preso di mira risorse appartenenti all'Unità 4000 iraniana, alla Divisione per le operazioni speciali dell'Organizzazione di intelligence del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche e all'unità per le operazioni speciali della Forza Quds dell'Irgc in Siria, nota come Unità 18840.
Ieri lo Shin Bet ha annunciato di aver sventato i tentativi di queste due unità iraniane di contrabbandare armi ai terroristi palestinesi della Cisgiordania. Gli attacchi notturni, dicono fonti della difesa, sono stati una risposta ai tentativi di contrabbando di beni iraniani.
Israele è a conoscenza del fatto che diversi agenti iraniani o legati all’Iran sono stati uccisi negli attacchi. L’Osservatorio siriano per i diritti umani con sede nel Regno Unito sostiene che nove persone sono state uccise negli attacchi.
Tajani, Israele non attacchi Rafah e accetti il cessate il fuoco
"Credo che Israele non debba fare l'attacco a Rafah, debba accettare il cessate il fuoco, ottenere il rilascio dei suoi ostaggi e permettere di far arrivare ai civili palestinesi gli aiuti alimentari. Credo che debba fare una scelta, non può rimanere isolato, continuare a insistere per un attacco a Rafah rappresenta un grave errore anche per la salvezza degli ostaggi". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Tagadà su La7.
L'Idf conferma attacco ai siti di Hezbollah nel profondo Libano
L'Idf ha confermato di aver preso di mira i siti di Hezbollah nel profondo Libano, vicino alla città nordorientale di Zboud, in risposta al lancio di missili effettuato dal gruppo terroristico contro la base di controllo del traffico aereo di Mount Meron questa mattina.
L'esercito israeliano ha riferito che l'attacco ha preso di mira “un complesso militare utilizzato dall'unità aerea di Hezbollah” vicino a Zboud nel distretto di Baalbek, a più di 110 chilometri dal confine israeliano.
Il complesso comprendeva diversi edifici e una piattaforma di atterraggio per droni, secondo l'Idf, che aggiunge di aver colpito un edificio e altre infrastrutture utilizzate da Hezbollah ad Ayta ash-Shab e Kafr Kila, e un posto di osservazione a Maroun al-Ras.

©IPA/Fotogramma
Mezzaluna Rossa: "L'ospedale al-Amal ha smesso di funzionare"
Ha smesso completamente di funzionare l'ospedale al-Amal a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza, da giorni assediato dalle forze di difesa israeliane (Idf). Lo scrive in un tweet la Mezzaluna Rossa palestinese, sottolineando che gli israeliani hanno costretto il personale dell'ospedale e i feriti a evacuare la struttura. ''La Mezzaluna Rossa esprime il suo disappunto per il fatto che l'ospedale al-Amal sia stato messo fuori servizio dopo che la comunità internazionale non è riuscita a fornire la protezione necessaria al proprio personale, ai pazienti e agli sfollati'', si legge su 'X'.
''L'ospedale è stato assediato per più di 40 giorni e bombardato più volte prima che le forze di occupazione riprendessero nuovamente l'assedio e costringessero tutti i presenti ad andarsene, lasciando l'ospedale distrutto'', prosegue la Mezzaluna Rossa ricordando che ''la stessa sorte è toccata all'ospedale al-Quds a Gaza City, che è stato messo fuori servizio diversi mesi fa''.
Soddisfazione del Brasile per la risoluzione Onu su Gaza
Il governo brasiliano ha "accolto con soddisfazione" la notizia dell'approvazione di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu sul conflitto israelo-palestinese che impone un cessate il fuoco immediato a Gaza. "Il Brasile ricorda l'attuazione obbligatoria delle decisioni emesse dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu e spera che il cessate il fuoco venga attuato immediatamente", si legge in una nota del ministero degli Esteri. Brasilia "ribadisce inoltre l'urgenza di garantire l'effettivo ingresso di un flusso esteso e regolare di aiuti umanitari a Gaza, nonché il rilascio di tutti gli ostaggi", conclude.
Onu: "La sofferenza a Gaza deve finire, serve la tregua adesso"
"Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco e del rilascio di tutti gli ostaggi adesso. La sofferenza deve finire". Lo ha detto il coordinatore speciale dell'Onu per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, in Consiglio di Sicurezza. "Il devastante conflitto a Gaza continua insieme alla violenza quotidiana nella Cisgiordania occupata. Nella Striscia, l'impatto umanitario delle ostilità è stato catastrofico e peggiora ogni giorno, mentre le demolizioni e i sequestri di strutture di proprietà palestinese sono continuati in tutta la Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme Est".

©Ansa
Fatah al Cairo: "Fermare la violenza a Gaza e in Cisgiordania"
La situazione umanitaria e della sicurezza nei territori palestinesi occupati della Striscia di Gaza e della Cisgiordania, le misure necessarie per fermare la guerra nella Striscia di Gaza e la crescente violenza dei coloni contro il popolo palestinese e le sue proprietà in Cisgiordania, sono stati al centro dei colloqui di oggi tra il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry e una delegazione del movimento palestinese Fatah guidata dal suo vicepresidente Mahmoud Al-Aloul, presenti anche esponenti dell'Anp. Lo ha riferito il portavoce del ministro egiziano. Shoukry ha ribadito il "fermo impegno dell'Egitto verso la causa palestinese" e il rigetto "della continua espansione da parte israeliana delle pratiche di insediamento illegale", citando "l'ultima approvazione della confisca di circa 8.000 migliaia di proprietà nella regione di Agwar, nella Cisgiordania occupata". Confermato anche il "rifiuto incondizionato dei tentativi e dei piani di evacuazione forzata dei palestinesi". L'Egitto sottolinea che continua la comunicazione tra le parti e con la comunità internazionale per "risolvere questa crisi alle sue radici", con il riconoscimento di uno Stato palestinese e con la sua "piena adesione all'Onu". Si è parlato anche degli aiuti umanitari che il ministro ha chiesto di tutelare "dalle violazioni israeliane", condannando "le pratiche di punizione collettiva contro i palestinesi con bersagli indiscriminati, assedio, fame e distruzione completa delle infrastrutture", sottolineando la "necessità di un'immediata attuazione della risoluzione 2728 del Consiglio di Sicurezza e uno stop permanente agli attacchi".
Almeno 2 morti in raid di Israele nel sud del Libano
Almeno due persone sono morte in seguito a un raid aereo israeliano che ha colpito una casa nel sud del Libano. Lo afferma l'agenzia di stampa libanese Nna spiegando che il raid è avvenuto contro la città di confine di Mais al-Jabal. In precedenza le forze di difesa israeliane hanno annunciato che missili anticarro sono stati lanciati dal Libano contro la base militare di controllo del traffico aereo di Mount Meron.
Tensioni all'Onu, per gli Usa risoluzione su Gaza non vincolante
Il braccio di ferro al Consiglio di Sicurezza Onu continua. Dopo l'adozione della risoluzione che chiede un "cessate il fuoco immediato per il Ramadan che porti ad un cessate il fuoco duraturo e sostenibile" a Gaza, passata con 14 voti a favore e l'astensione degli Usa, Washington mette in dubbio il valore vincolante del documento. Sia l'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thomas-Greenfield che il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby hanno sottolineato che si tratta di una risoluzione "non vincolante", affermazione contestata da diversi Paesi membri. Le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, infatti, sono vincolanti ai sensi del diritto internazionale, ed e' proprio questa la differenza dai documenti adottati dall'Assemblea Generale, che invece hanno valore simbolico ma sono 'non binding' (non vincolanti, appunto). Secondo gli esperti legali, questo potrebbe voler dire che se Israele non rispetta la richiesta di interrompere le operazioni militari, gli Usa non permetteranno ai membri del Cds di imporre sanzioni allo Stato ebraico. I membri con diritto di veto infatti (compresi gli Stati Uniti) possono opporsi a qualsiasi misura di applicazione. "Penso che sia abbastanza chiaro che se Israele non rispetta la risoluzione, l'amministrazione di Joe Biden non permetterà ai membri del Consiglio di Sicurezza di imporre sanzioni", ha commentato Richard Gowan, esperto delle Nazioni Unite presso l'International Crisis Group. D'altronde, Israele ha violato numerose risoluzioni dell'organo Onu, tra cui una del 2016 che chiede di interrompere la costruzione di insediamenti in Cisgiordania.
Gaza, appello degli ospedali assediati all'Onu: "Salvateci la vita"
"Le équipe mediche e i pazienti degli ospedali assediati di Gaza rinnovano il loro appello alle agenzie delle Nazioni Unite e alla comunità internazionale ad un intervento urgente per salvare le loro vite": lo afferma il ministero della Salute palestinese, secondo l'emittente statale egiziana Al Qahera. Nei giorni scorsi almeno 6 ospedali della Striscia hanno smesso di funzionare per mancanza di materiale medico e carburante. Oggi, l'Oms ha dichiarato che una sua richiesta di accesso all'ospedale Al Amal di Gaza è stata respinta dalle autorità israeliane.
Hamas, 'dopo il voto all'Onu Israele è sempre più isolato'
"Nonostante la risoluzione (dell'Onu che chiede il cessate il fuoco a Gaza) sia arrivata tardi e ci potrebbero essere delle lacune da colmare, la risoluzione stessa indica che l'occupazione di Israele sta subendo un isolamento politico senza precedenti". Lo ha affermato il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, durante una conferenza stampa a Teheran, come riporta Iran International, canale televisivo vicino ai dissidenti iraniani all'estero.
Gallant a Blinken, 'senza ritorno ostaggi guerra continua'
"Ho sottolineato a Blinken che Israele non cesserà di operare a Gaza fino al ritorno degli ostaggi. Solo una vittoria decisiva porterà alla fine della guerra". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant al termine dell'incontro con il segretario di stato Usa con il quale ha discusso "gli sviluppi della guerra contro Hamas e le operazioni militari necessarie per distruggere l'autorità militare e di governo di Hamas nella Striscia".
Herzog: "Sinwar è fattore determinante per liberare ostaggi"
Il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, è il fattore determinante per ottenere il rilascio degli ostaggi ancora bloccati nell'enclave palestinese. Lo ha dichiarato il presidente israeliano, Isaac Herzog, nel corso di un evento a Gerusalemme, secondo quanto riporta il Times of Israel.
"Alla fine non c'è scelta, dobbiamo continuare a combattere, dobbiamo avere Sinwar vivo o morto se vogliamo riportare gli ostaggi a casa", ha affermato Herzog, mentre il Qatar ha assicurato che i negoziati a Doha sono ancora in corso.
"Questa è la realtà e il mondo dovrebbe prenderne atto: tutto inizia e finisce con Sinwar", ha aggiunto il presidente. "È lui che ha deciso il massacro del 7 ottobre, è lui che ha voluto spargere il sangue di innocenti, è lui che lavora per infiammare tutta la regione, per distruggere il Ramadan, per farci combattere gli uni contro gli altri".
Qatar: i colloqui per la tregua a Gaza sono ancora in corso
Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar Majed al-Ansari ha riferito ai giornalisti che i negoziati per una tregua a Gaza sono ancora in corso, ma non ha fornito ulteriori dettagli. Lo riporta il Times of Israel. Ansari ha respinto le affermazioni israeliane secondo cui la risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco avrebbe avuto "un impatto immediato" sui colloqui.
Hamas: sale a 18 numero dei morti nel recupero di aiuti a Gaza
Il governo di Hamas ha annunciato che 18 persone sono morte, tra cui 12 annegate in mare, mentre cercavano di recuperare gli aiuti alimentari paracadutati nella Striscia di Gaza. Oltre ai dodici annegati lunedì, sei persone sono morte in incidenti legati all'arrivo degli aiuti con il paracadute, secondo l'ufficio stampa del governo del movimento islamista palestinese Hamas.
Hamas chiede la fine dei lanci di aiuti dagli aerei
Le autorità di Hamas nella Striscia di Gaza hanno chiesto la fine dei lanci di aiuti dagli aerei e l'apertura degli accessi terrestri per i convogli umanitari.
Haaretz: parte della delegazione israeliana resta in Qatar
Una parte della delegazione israeliana resta in Qatar per continuare a discutere sulla posizione di Hamas in relazione al cessate il fuoco e al rilascio degli ostaggi: lo riferisce una fonte israeliana a Haaretz affermando che le trattative per l'accordo "non sono crollate".
Hamas: cercavano di recuperare aiuti in mare, 7 annegati
Hamas ha annunciato che sette persone sono annegate a Gaza mentre cercavano di recuperare aiuti paracadutati in mare.
Il leader di Hamas Haniyeh è arrivato a Teheran
Ismail Haniyeh, il capo dell'ufficio politico di Hamas, è arrivato a Teheran dove sono in programma colloqui riguardo alla guerra a Gaza con funzionari iraniani di alto livello, tra cui il ministro degli Esteri della Repubblica islamica, Hossein Amirabdollahian. Lo riporta la tv di Stato dell'Iran. Haniyeh - ha dichirato Hamas su Telegram - guida "una delegazione di alto livello del movimento che avrà una serie di incontri e discussioni con la leadership iraniana sugli sviluppi politici e sul campo relativi alla guerra in corso a Gaza e a tutte le variabili collegate al dossier palestinese".
Libano, 2 uccisi e 3 feriti in raid israeliano nel sud
Almeno due persone sono state uccise e altre sono rimaste ferite nel sud del Libano da raid israeliani lungo la linea del fronte di guerra tra Hezbollah e Israele. Lo riferiscono fonti mediche locali secondo cui il bombardamento è stato effettuato nei pressi di Mays al Jabal, nel settore orientale della linea blu di demarcazione tra i due Paesi. Non è chiaro se le due persone uccise siano civili.
Netanyahu: "Posizione Hamas legata a mossa Onu"
''La posizione di Hamas dimostra in maniera chiara che non e' interessato a continuare le trattative e rappresenta una prova dolorosa dei danni causati dalla decisione del Consiglio di sicurezza'', sul cessate il fuoco a Gaza. Lo ha detto l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu. Israele, su indicazione del capo del Mossad David Barnea, ha ritirato la propria delegazione dai negoziati a Doha. Dopo aver rilevato che Hamas ha respinto la proposta di compromesso degli Usa, l'ufficio del premier ha ribadito: ''Israele non si arrenderà alle richieste strampalate di Hamas e continuerà ad agire per raggiungere gli obiettivi della guerra''.
Raid israeliano su Rafah, morti 18 palestinesi tra loro 9 bambini
E' di almeno 18 palestinesi uccisi, di cui nove bambini, il bilancio di un nuovo raid israeliano su Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha riferito il giornale palestinese "Filastin", legato ad Hamas, secondo cui nel bombardamento è stata colpita l'abitazione della famiglia Abu Nuquira, dove vivevano diversi bambini: le vittime sono nove, di età compresa tra i due e i nove anni.
Studenti ateneo Genova protestano contro accordi con Israele
Accesa protesta degli studenti universitari questa mattina all'interno del rettorato dell'ateneo di Genova. Collettivi come Cambiare Rotta e altri gruppi autonomi hanno manifestato in occasione del senato accademico per chiedere lo stop alla partecipazione dell'Università al bando del ministero degli Esteri e agli accordi con le università israeliane e le aziende della filiera bellica. Gli studenti, alcune decine, dopo aver tappezzato di striscioni l'atrio del rettorato hanno deciso di posizionarsi fuori dall'aula dove si tiene la riunione del Senato urlando slogan come 'Fuori la Nato dall'Università' al suono di tamburi. Il momento di maggiore tensione si è registrato poco prima dell'inizio della riunione quando alcuni autonomi si sono presentati nell'ufficio del rettore, Federico Delfino, e dopo avergli presentato i motivi della loro protesta, non avendo ottenute le risposte attese, hanno iniziato a rivolgergli insulti tra cui 'mostro, genocida, assassino'. La protesta è presidiata da alcuni funzionari della digos.
Media, "Israele ritira delegazione da negoziati Doha"
Israele ha ritirato oggi la propria delegazione alle trattative in corso a Doha su Gaza. Lo ha detto la radio pubblica israeliana. La decisione ha seguito la presa di posizione di Hamas che, dopo la risoluzione dell'Onu sul cessate il fuoco a Gaza, la scorsa notte ha informato i mediatori del Qatar e dell'Egitto che non avrebbe abbandonato le proprie richieste sui negoziati, tra cui il ritiro dell'esercito israeliano dalla Striscia.
Esercito, "attaccati oltre 60 obiettivi a Gaza in 24 ore"
L'esercito israeliano ha attaccato nelle ultime ore piu' di 60 "obiettivi terroristici" nella Striscia di Gaza, mantenendo l'assedio degli ospedali Al Shifa nella citta' di Gaza e Al Almal a Khan Younis, nel sud dell'enclave palestinese. E' quanto fanno sapere le Forze armate israeliane dopo che l'Onu ha votato a maggioranza per un cessate il fuoco, con l'astensione degli Stati Uniti.
Onu approva per prima volta la risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza
La tregua chiesta per il Ramadan. Il testo della risoluzione ha ottenuto il via libera grazie al fatto che gli Stati Uniti si sono astenuti. Una decisione, ha precisato il portavoce del Consiglio nazionale di Sicurezza della Casa Bianca John Kirby, che "non rappresenta un cambiamento nella nostra politica". Esulta Hamas. Ira di Tel Aviv: "Vergongoso". Netanyahu revoca la missione a Washington di una delegazione che doveva confrontarsi sulle alternative a un'operazione di terra a Rafah. LEGGI L'ARTICOLO
Iran, "decisione Onu sul cessate il fuoco positiva ma non basta"
L'approvazione da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu di una risoluzione che chiede un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza è "un passo positivo" ma "insufficiente". Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, come riporta Mehr. "Il passo più importante è intraprendere azioni efficaci per attuare la risoluzione e fermare gli attacchi dell'aggressore regime sionista contro la Striscia di Gaza e la Cisgiordania, revocare completamente il crudele blocco a Gaza e riaprire i valichi per inviare aiuti umanitari internazionali oltre a fornire aiuti finanziari per la ricostruzione della Striscia di Gaza", ha affermato il funzionario. "Ci si aspetta che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ritenga il regime israeliano responsabile dei crimini commessi contro i profughi della Palestina negli ultimi sei mesi e della possibilità che ciò continui in violazione della risoluzione", ha aggiunto Kanani.
Gran Bretagna, "paracadutate su Gaza oltre 10 tonnellate di cibo"
L'Aeronautica britannica ha paracadutato oltre dieci tonnellate di generi alimentari sulla Striscia di Gaza, dove la popolazione è sull'orlo di una carestia "imminente". In una nota, il governo di Londra ha fatto sapere che gli aiuti lanciati "consistono in acqua, riso, farina, conserve ed alimenti per bebé". Un aereo della Royal Air Force (Raf) britannica è decollato ieri da Amman, in Giordania, e ha lanciato gli aiuti al largo della costa settentrionale di Gaza, riferisce ancora la nota, nella quale si sottolinea che il Regno Unito "ha triplicato il bilancio per gli aiuti per Gaza, ma vogliamo andare oltre per ridurre le sofferenze" della popolazione.
Media, leader Hamas Haniyeh andrà a Teheran
Il leader di Hamas Ismail Haniyeh andrà a Teheran per incontrare i responsabili dell'Iran. Lo hanno riferito i media, tra cui Haaretz.
Blinken a Gallant: "Ci sono alternative all'invasione di Rafah"
Il segretario di stato Antony Blinken ha parlato di Rafah e degli aiuti umanitari a Gaza con il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant. Lo riferisce il Dipartimento di stato, secondo il quale Blinken ha messo in evidenza che esistono alternative all'invasione di Rafah in grado di assicurare la sicurezza di Israele e tutelare i civili palestinesi. Blinken ha assicurato il sostegno americano ad "assicurare la sconfitta di Hamas, incluso a Rafah", ribadendo l'opposizione a una grande operazione a Rafah.
Israele: "Non cesseremo il fuoco fino a ritorno ostaggi"
"Lo Stato di Israele non cesserà il fuoco. Distruggeremo Hamas e continueremo a combattere finché l'ultimo dei rapiti non ritornerà a casa". Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz dopo il voto all'Onu della risoluzione che chiede il cessate il fuoco a Gaza.
Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso
Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO
Onu approva per prima volta la risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza
La tregua chiesta per il Ramadan. Il testo della risoluzione ha ottenuto il via libera grazie al fatto che gli Stati Uniti si sono astenuti. Una decisione, ha precisato il portavoce del Consiglio nazionale di Sicurezza della Casa Bianca John Kirby, che "non rappresenta un cambiamento nella nostra politica". Esulta Hamas. Ira di Tel Aviv: "Vergongoso". Netanyahu revoca la missione a Washington di una delegazione che doveva confrontarsi sulle alternative a un'operazione di terra a Rafah. LEGGI L'ARTICOLO