Migranti, siglato accordo tra Egitto e Ue per fermare gli sbarchi: ecco cosa prevede
Sono 200 i milioni di euro messi in campo per la gestione delle migrazioni. Meloni: "Investimenti e assistenza per prevenire l'immigrazione illegale" e per aiutare nella lotta contro i trafficanti
- Il 17 marzo al Cairo sono stati siglati gli accordi tra il presidente egiziano Al Sisi e la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen con la 'benedizione' del governo Meloni e di Belgio, Austria, Grecia e Cipro. Previsti finanziamenti per 7,4 miliardi di euro in 3 anni (2024-2027). Seicento milioni in sovvenzioni, di cui 200 milioni per la gestione delle migrazioni
- "Questa iniziativa" tra Unione europea ed Egitto "è il modo migliore per far fronte al flusso migratorio, e apprezziamo gli sforzi dell'Egitto in questo senso. Aspiriamo a lavorare insieme più di prima per aiutare gli Stati di origine e quelli di transito”, con "investimenti e assistenza per prevenire l'immigrazione illegale, per aiutare questi Stati a fronteggiare i trafficanti di migranti”, ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al vertice Ue-Egitto. Ma quali sono le misure che verranno messe in campo?
- La stessa premier italiana ha ricordato il Piano Mattei, spiegando che "l'Italia ha un piano con gli Stati africani che è in fase di realizzazione e ammonta a 5 miliardi di euro, e l'Egitto ne fa parte"
- "Stiamo lavorando - ha aggiunto Meloni - per lanciare un'alleanza internazionale per la lotta contro i trafficanti di esseri umani"
- "Io penso che sia molto prezioso quello che stiamo facendo, e penso che sia estremamente prezioso il ruolo dell'Italia perché l'Italia su questo nuovo modello di cooperazione con l'Africa, e su questo nuovo modello per affrontare alla radice la questione dei flussi migratori irregolari, ha fatto scuola", ha aggiunto Meloni
- Come detto, son 200 i milioni di euro destinati alla gestione del fenomeno migratorio nell’accordo. Verrà quindi finanziato un approccio “olistico”, capace di incrementare i “percorsi di migrazione legale”, rafforzare “la gestione delle frontiere e dei rimpatri” e “combattere il traffico di migranti”
- "L'Ue e l'Egitto", inoltre, "continueranno a cooperare per sostenere gli sforzi dell'Egitto nell'accoglienza dei rifugiati ed entrambe le parti sono impegnate nella tutela dei diritti dei migranti e dei rifugiati", si legge ancora nel testo dell'accordo
- L’Ue e i Paesi presenti al Cairo ieri si muovono anche perché l’Egitto, con le entrate dal canale di Suez messe a dura prova dagli attacchi degli Houthi, non collassi a livello economico. Questo scenario infatti vorrebbe dire che il Vecchio Continente si potrebbe trovare a gestire 500 milioni di profughi che si trovano nel Paese e i milioni che premono anche sul confine sudanese
- Anche al-Sisi ha messo il dossier dell'immigrazione irregolare tra "le sfide comuni", spiegando che nel summit con l'Ue si è discusso "di come rafforzare i percorsi e le rotte di migrazione legale e di come intensificare gli sforzi per porre fine ai flussi illegali"
- Von der Leyen ha parlato di un'"ottima collaborazione", spiegando che l'Ue conta "sulla piena dedizione dell'Egitto al controllo dell'immigrazione clandestina e alla gestione delle frontiere"