Guerra Ucraina Russia, news. Speaker Camera Usa: "No voto disegno legge su Ucraina"

I repubblicani non voteranno il provvedimento così come è stato presentato al Senato. Intanto una delle centrali termoelettriche del più grande operatore energetico commerciale ucraino, Dtek, ha subito pesanti danni a causa di bombardamenti russi ed è attualmente ferma. I tecnici sono al lavoro in queste ore per riavviare la produzione di elettricità. Biden: "Trump ha detto frasi scioccanti su Putin, vergognose, anti-americane. E la cosa più terribile è che ci crede"

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Lo speaker della Camera Usa, Mike Johnson, ha annunciato in un post su Twitter che i repubblicani non voteranno il disegno di legge sull'Ucraina così come è stato presentato al Senato. Intanto una delle centrali termoelettriche del più grande operatore energetico commerciale ucraino, Dtek, ha subito pesanti danni nella notte a causa di bombardamenti russi ed è attualmente ferma: lo ha reso noto Dtek su Telegram, come riporta Ukrainska Pravda. I tecnici sono al lavoro in queste ore per riavviare la produzione di elettricità. 



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Guerra in Ucraina, cosa succede se vince la Russia? I possibili scenari

Secondo l’Institute for the Study of the War, sono diversi le ipotesi che contemplano una possibile vittoria di Mosca: a rimetterci sarebbero soprattutto gli Stati Uniti, che dovrebbero spostare molte più truppe e aerei in Europa orientale. GLI SCENARI

Linea baltica, accordo di difesa antirusso tra Estonia, Lettonia e Lituania

Le tre nazioni, membri della Ue e della Nato, hanno deciso di stringere un’intesa per la costruzione di “strutture di difesa” comuni lungo i confini con la Russia e la Bielorussia. Il timore, comune anche a Berlino e Washington, è che Putin possa presto decidere di attaccare un Paese dell’Alleanza Atlantica. "Lo sviluppo congiunto delle capacità di difesa di Lituania, Lettonia ed Estonia rappresenta la maggior garanzia di sicurezza per la regione", ha detto il ministro della Difesa lituano. COSA SAPERE

Russia, brevettato un simulatore che replica l'esplosione di una bomba atomica

Lo riferisce l’agenzia di stampa russa Tass. "Lo scopo del modello è simulare l'aspetto di un attacco nucleare: l'effetto shock, il lampo di luce e il fungo atomico di un'esplosione nucleare a terra", viene sottolineato nel brevetto del simulatore. Servirà a preparare i soldati per le operazioni di combattimento in condizioni successive all'uso eventuale di armi nucleari. DI COSA SI TRATTA

Guerra Ucraina, il nuovo piano Usa per Kiev: aiuti ma senza riconquista territori occupati

Secondo il Washington Post, che cita fonti anonime, la Casa Bianca starebbe puntando ad aiutare Kiev in modo da respingere ulteriori nuove manovre russe per focalizzarsi su ricostituire ed espandere il settore industriale e le esportazioni ucraine. IL PIANO

Ucraina, quali sono i Paesi che forniscono più aiuti a Kiev?

Gli Usa hanno sicuramente un ruolo fondamentale nel dare sostegno agli ucraini, ma anche molti Stati europei giocano una parte importante, Italia compresa. Anche di questo si è occupata la puntata di "Numeri", di Sky TG24, andata in onda il 2 febbraio. LEGGI

Biden, 'Trump si è inchinato al dittatore Putin '

"Trump ha detto frasi scioccanti su Putin, vergognose, anti-americane. E la cosa più terribile è che ci crede". Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca accusando l'ex presidente di essersi "inchinato ad un dittatore". "Nessun presidente americano lo ha mai fatto. Io non lo farò", ha dichiarato. "Per Trump i principi non contano", ha detto ancora il presidente.

Ucraina, Musk su Putin: "Non c'è possibilità che la Russia perda la guerra"

Secondo quanto riportato dai media americani, il tycoon lo avrebbe detto durante un evento virtuale su X. Discuteva sul conflitto Mosca-Kiev insieme ad alcuni senatori repubblicani e all'ex candidato conservatore alla Casa Bianca Vivek Ramaswamy. LEGGI L'ARTICOLO

Putin intervistato da Tucker Carlson: “La Russia non sarà mai sconfitta in Ucraina”

Il presidente russo ha spiegato che "i piani di pace erano quasi finalizzati, ma Kiev li ha gettati all'aria e ha obbedito agli ordini dell'Occidente di combattere la Russia fino all'ultimo". Al giornalista americano ex di Fox News ha poi aggiunto che "prima o poi si arriverà ad un accordo". LEGGI L'ARTICOLO

Biden: "Non ci pieghiamo davanti a nessuno, figuriamoci a Putin"

"Gli Stati Uniti non si piegano davanti a nessuno, figuriamoci davanti a Putin". Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca esortando il Congresso ad approvare la legge per gli aiuti all'Ucraina. "Abbiamo unito la Nato, non possiamo andarcene ora", ha avvertito il presidente americano rivolgendosi ai repubblicani e ricordando che "la storia ci guarda".

McConnell esorta speaker Camera Usa a votare aiuti a Kiev

Il leader dei senatori repubblicani Mitch McConnell ha esortato lo speaker della Camera Mike Johnson, suo collega di partito, a consentire un voto sugli aiuti a Kiev, anche se ha precisato di non essere "così presuntuoso da dirgli come farlo". "Abbiamo sentito ogni sorta di voci sul fatto che la Camera sostenga o meno l'Ucraina. Mi sembra che il modo più semplice per risolvere questo problema sarebbe votare. E spero che lo speaker trovi un modo per consentire alla Camera di esprimere la propria volontà sulla questione degli aiuti all'Ucraina e anche sulle altre parti del disegno di legge", ha detto McConnell, secondo Politico.

Michel: "Bene decisione accantonare ricavi asset russi"

"Accolgo con favore la decisione unanime del Consiglio dell'Ue sulle nuove regole applicate ai beni russi immobilizzati a causa delle sanzioni dell'Ue". Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel. "Verranno accantonati i ricavi straordinari derivanti dalle attività immobilizzate russe e appartenenti ai depositari centrali di titoli dell'Ue", aggiunge Michel. "Questo è un primo passo per renderli disponibili per la ricostruzione dell'Ucraina", conclude il presidente del Consiglio europeo.

Guerra in Ucraina, cosa succede se vince la Russia? I possibili scenari

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Biden: 'Bene Senato per fondi Ucraina e Israele, ora Camera agisca in fretta'

"Apprezzo la coalizione bipartisan di senatori che si sono uniti per mandare avanti questo accordo e chiedo alla Camera di muoversi con urgenza. Non possiamo permetterci di aspettare più a lungo: il costo dell'inazione è ogni giorno più alto specialmente in Ucraina". E' quanto dichiara Joe Biden commentando l'approvazione al Senato del pacchetto da 95 miliardi, in cui oltre ai 60 miliardi per "continuare il nostro lavoro vitale per difendere la libertà dell'Ucraina", ci sono i fondi di cui Israele "ha bisogno per proteggere il suo popolo dai terroristi di Hamas", e quelli per "gli aiuti umanitari che salvano la vita per il popolo palestinese, la vasta maggioranza del quale non ha niente a che vedere con Hamas". "E' arrivato il momento che la Camera agisca e mi mandi sulla scrivania la legge bipartisan immediatamente in modo che la possa firmare", aggiunge Biden rivolgendosi alla leadership repubblicana della Camera che ha già detto che non intende mandare in aula per il voto il testo approvato al Senato, avvisando che "vediamo già notizie di truppe ucraine che esauriscono le munizioni al fronte mentre i russi continuano ad attaccare e Putin prosegue il suo sogno di soggiogare il popolo ucraino".

Ministro ungherese: 'Attacco russo alla Nato? Irrealistico'

Il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjarto giudica irrealistiche le affermazioni di alcuni dirigenti occidentali, da ultimo il ministro della Difesa danese, secondo cui la Russia potrebbe tra qualche anno attaccare un Paese membro della Nato. "Perchè dovrebbe farlo? La Nato è molto più forte della Russia, perchè uno dovrebbe attaccare qualcun altro che è molto più forte di lui? Che senso avrebbe?", ha detto Szijjarto in dichiarazioni all'agenzia croata Hina. Il ministro ha aggiunto di "non vedere la Russia come una minaccia alla sicurezza" per nessuno dei Paesi Nato. Il ministro ha inaugurato ieri una nuova scuola realizzata con fondi ungheresi a Petrinja, la cittadina croata devastata dal violento terremoto del dicembre 2020. Nell'intervista, Szijjarto ha ribadito il forte interesse di Budapest all'accelerazione dell'allargamento dell'Ue ai Balcani occidentali. Con riferimento specifico alla Serbia, il ministro ungherese ha detto di ritenere che non bisognerebbe condizionare l'adesione di Belgrado alla Ue con la questione del Kosovo e la normalizzazione dei rapporti con Pristina. Una posizione questa ingiusta nei confronti di Belgrado poiché la questione della normalizzazione non dipende solo dalla Serbia. La Serbia, ha detto, "è pronta a entrare nell'Unione già domani", e senza di essa - il Paese più grande e più forte della regione - non vi sarà stabilità nei Balcani occidentali. 

Isw: 'Il treno dello zar, scudo di vagoni di 30 km nel Donetsk'

Gli analisti dell'Istituto per lo studio della guerra (Isw), basandosi su alcune immagini satellitari, hanno allertato sulla "costruzione da parte delle forze russe di una sorta di barriera lunga 30 chilometri soprannominata il 'treno dello zar', nella regione ucraina occupata del Dontesk, con l'obiettivo di servire come linea difensiva contro futuri assalti ucraini". L'Istituto precisa che le "immagini satellitari datate 10 maggio 2023 e 6 e 10 febbraio 2024 mostrano che le forze russe hanno costruito una lunga linea di vagoni ferroviari che si estende da Olenivka occupata (a sud della città di Donetsk) a Volnovakha (a sud-est di Vuhledar e a nord di Mariupol)". "Una fonte ucraina - prosegue l'Isw - ha riferito l'11 febbraio che le forze russe hanno assemblato più di 2.100 vagoni merci in un treno lungo 30 chilometri. La fonte ha riferito che le forze russe hanno iniziato ad assemblare il treno nel luglio 2023 e ha suggerito che le forze russe intendono utilizzare il treno come linea difensiva contro futuri assalti ucraini". Ma "i russi potrebbero anche aver voluto assemblare questo treno per altri scopi", concludono gli esperti. 

Biden: opporsi ai tiranni o rischi anche per sicurezza Usa

"C'è chi dice che la leadership americana e le nostre alleanze e partenariati con i paesi di tutto il mondo non contano. Invece contano. Se non ci opponiamo ai tiranni che cercano di conquistare o spartirsi il territorio dei loro vicini, le conseguenze per la sicurezza nazionale americana saranno significative. I nostri alleati e avversari ne prenderanno atto. È giunto il momento che la Camera agisca e invii immediatamente questa legislazione bipartisan sulla mia scrivania in modo che io possa trasformarla in legge": lo afferma Joe Biden commentando l'ok del Senato ai fondi per Kiev, con un malcelato riferimento a Donald Trump.

Media: capo Aiea atteso a fine mese in Russia

E' prevista a fine febbraio una visita in Russia del direttore generale dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), Rafael Grossi. Lo ha riferito una fonte al corrente con i piani all'agenzia di stampa Ria Novosti. A fine gennaio la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, annunciò la visita di Grossi "nel prossimo futuro", mentre il capo di Rosatom, Alexey Likhachev, aveva indicato metà febbraio come data possibile. "I tempi si sono un po' stati spostati e Rafael Grossi è atteso verso la fine di febbraio", ha dichiarato la fonte.

Estonia: Mosca si prepara allo scontro militare con l'Occidente

"La Russia si sta preparando per uno scontro militare con l'Occidente entro il prossimo decennio, ma potrebbe essere scoraggiata da un rafforzamento delle forze armate". Lo ha reso noto il servizio di intelligence dell'Estonia. Lo riporta la Reuters sul suo sito online, precisando che "un numero crescente di funzionari occidentali ha messo in guardia contro una possibile minaccia militare di Mosca ai Paesi lungo il fianco orientale della Nato, chiedendo all'Europa di prepararsi riarmandosi. Il capo dei servizi segreti ha affermato che tale valutazione si basa sui piani russi di raddoppiare il numero delle forze di stanza lungo il confine con la Finlandia e gli Stati baltici di Estonia, Lituania e Lettonia".

Kallas: la decisione di Mosca prova che faccio cosa giusta

La prima ministra estone, Kaja Kallas, ha affermato che la decisione di Mosca di inserirla nella lista dei ricercati è la prova che sta "facendo la cosa giusta" e ha aggiunto che continuerà ad assicurare il suo "forte sostegno all'Ucraina" e a battersi per "rafforzare la difesa dell'Europa". Kallas, in un messaggio su X, ha aggiunto che "gli strumenti della Russia non sono cambiati", ricordando che sua madre e sua nonna furono deportate in Siberia. "Il Cremlino - scrive ancora la premier estone - ora spera che questa decisione ridurrà al silenzio e me e altri, ma non sarà così". 

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