Condotti nuovi attacchi aerei e missilistici su larga scala da Usa e Regno Unito contro le strutture dei ribelli Houthi nello Yemen, in risposta ai loro raid contro le navi nel mar Rosso. L'esercito israeliano ha stretto d'assedio l'edificio centrale della Mezzaluna Rossa a Khan Yunis (a sud di Gaza) e ha di fatto paralizzato tutte le sue attività, incluse quelle della unità di ambulanze: "L'operazione proseguirà per giorni". Borrell: "La situazione umanitaria a Gaza non potrebbe essere peggiore"
Gli Usa e il Regno Unito hanno condotto nuovi attacchi aerei e missilistici su larga scala contro le strutture dei ribelli Houthi nello Yemen, in risposta ai loro raid contro le navi nel mar Rosso: lo riferiscono media Usa, citando fonti dei due Paesi. L'esercito israeliano ha stretto d'assedio l'edificio centrale della Mezzaluna Rossa a Khan Yunis (a sud di Gaza) e ha di fatto paralizzato tutte le sue attività, incluse quelle della unità di ambulanze. Lo ha reso noto la Mezzaluna Rossa secondo cui carri armati circondano l'edificio e tiratori scelti sono appostati sui tetti di edifici vicini.
"La situazione umanitaria a Gaza non potrebbe essere peggiore, non c'è cibo, medicine e le persone sono sotto le bombe. Alcuni ministri accettano che ci sono troppe vittime civili ma quando troppo è troppo? Oggi parleremo anche di questo". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio affari esteri. "Non è il modo di condurre un'operazione militare, e lo dico nel rispetto delle vittime del 7 ottobre", ha aggiunto.
Irruzione dei parenti rapiti alla Knesset: "Riportateli a casa".
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Houthi: continueremo ad attaccare navi israeliane
"Le nostre forze continueranno ad attaccare le navi israeliane", ha detto Hizam Al-Assad, membro dell'ufficio politico della milizia filo-iraniana, all'emittente qatariota Al-Araby, "Gli avamposti yemeniti attaccati stanotte erano aree aperte o ex basi". Una fonte della milizia Houthi ha riferito all'emittente Al Jazeera che gli attacchi di questa notte sono stati "i più violenti a Sanaa dall'inizio degli attacchi in Yemen".
Pentagono: attacchi a Houthi "proporzionati e necessari"
Gli attacchi aerei congiunti, a firma Usa e Regno Unito, contro i ribelli yemeniti che minacciano le navi internazionali nel Mar Rosso sono "proporzionati e necessari". Lo ha detto in una nota il Pentagono, confermando il suo ruolo nei raid.
Difesa Gb: attacchi per autodifesa e indebolire Houthi
Il governo britannico ha confermato il suo ruolo nei nuovi attacchi ai ribelli yemeniti Houthi sostenendo che si è trattato di "attacchi per autodifesa", per "degradare le capacità degli Houthi" e per "sostenere la stabilità regionale in Medio Oriente".
Casa Bianca, colloquio Biden-Sunak anche su attacchi Houthi
Nella loro telefonata, Joe Biden e il premier britannico Rishi Sunak "hanno discusso degli attacchi Houthi in corso, sostenuti dall'Iran, contro navi mercantili e militari in transito nel Mar Rosso" e "hanno ribadito il loro impegno per la libertà di navigazione, il commercio internazionale e la difesa dei marittimi da attacchi illegali e ingiustificabili". Lo riferisce la Casa Bianca. Il presidente americano e il capo del governo britannico hanno inoltre "discusso dell'importanza di aumentare gli aiuti umanitari e la protezione civile per la popolazione di Gaza e di garantire il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas". I due leader infine hanno "ribadito il loro sostegno all'Ucraina mentre si difende dalla continua aggressione della Russia".
Media, nuovi attacchi Usa-Gb contro Houthi in Yemen
Gli Usa e il Regno Unito hanno condotto nuovi attacchi aerei e missilistici su larga scala contro le strutture dei ribelli Houthi nello Yemen, in risposta ai loro raid contro le navi nel mar Rosso: lo riferiscono media Usa, citando fonti dei due Paesi. L'esercito americano ha lanciato diversi round di attacchi preventivi contro i siti di missili antinave che gli Houthi si stavano preparando a lanciare contro le navi di vari Paesi la scorsa settimana. Ma questi attacchi non sono riusciti a dissuadere i militanti dal continuare ad attaccare le navi commerciali in transito nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden.
Egitto, Israele rispetti il trattato di pace
Il Cairo ha invitato in serata Israele a rispettare il trattato di pace e a cessare di diffondere "false accuse" secondo cui l'Egitto non sarebbe in grado di difendere i propri confini. "Queste false accuse - afferma una lunga nota dell'ufficio stampa statale - non servono al trattato di pace che l'Egitto rispetta, e chiede che la parte israeliana mostri il suo rispetto per esso e smetta di fare dichiarazioni che metterebbero a dura prova le relazioni bilaterali" alla luce delle attuali tesissime condizioni.
Israele: "Normalizzazione con Riad solo dopo vittoria guerra"
Nel mezzo delle tensioni con gli Stati Uniti sulla possibilità di uno Stato palestinese, il ministro dell'Energia Eli Cohen ha criticato l'idea, affermando che "nessun leader responsabile istituirebbe un altro Hamastan in Giudea e Samaria". "Alcuni dei Paesi che chiedono la creazione di uno Stato palestinese hanno detto che Gaza sarebbe diventata Singapore, ma invece di Singapore abbiamo Hamastan", ha detto l'ex ministro degli Esteri in un discorso alla conferenza sull'energia, riportato dal Times of Israel. "Non ho sentito nemmeno un leader di quei Paesi chiedere che l'Autorità palestinese smetta di pagare gli stipendi ai terroristi", ha aggiunto. Cohen ha detto anche che la pace con l'Arabia Saudita è possibile entro l'anno, ma "la pace si fa solo con i forti. Ecco perché è importante continuare la guerra fino alla vittoria schiacciante".
Borrell: "Invece dei video Katz poteva stare sui temi"
"Il ministro degli Esteri israeliano ci ha mostrato dei video che c'entravano poco o niente con le questioni discusse oggi al Consiglio". Lo ha detto l'alto rappresentante Ue Josep Borrell a proposito dell'intervento di Israel Katz. Katz, secondo Borrell, ha parlato di un'isola artificiale con un porto e un corridoio ferroviario per il Medio Oriente. "Molto interessante, ma credo che avrebbe potuto sfruttare il suo tempo per approfondire il tema della sicurezza del suo Paese e della situazione umanitaria", ha aggiunto Borrell.
Tv Israele, decine ostaggi erano nell'ospedale Khan Yunis
L'ospedale Nasser di Khan Yunis (nel settore meridionale della Striscia di Gaza) - che oggi è stato circondato da mezzi blindati israeliani - è stato usato da Hamas per fini militari, secondo quanto ha affermato la televisione pubblica Kan. L'emittente ha citato informazioni di intelligence secondo le quali in passato vi sarebbero stati custoditi decine di ostaggi. Di recente, ha aggiunto Kan, dall'edificio dell'ospedale è stato aperto il fuoco verso militari israeliani.
Guerra Medioriente, Ue: ok a missione navale nel Mar Rosso
Israele: "Normalizzazione con Riad solo dopo vittoria guerra"
Nel mezzo delle tensioni con gli Stati Uniti sulla possibilità di uno Stato palestinese, il ministro dell'Energia Eli Cohen ha criticato l'idea, affermando che "nessun leader responsabile istituirebbe un altro Hamastan in Giudea e Samaria". "Alcuni dei Paesi che chiedono la creazione di uno Stato palestinese hanno detto che Gaza sarebbe diventata Singapore, ma invece di Singapore abbiamo Hamastan", ha detto l'ex ministro degli Esteri in un discorso alla conferenza sull'energia, riportato dal Times of Israel. "Non ho sentito nemmeno un leader di quei Paesi chiedere che l'Autorità palestinese smetta di pagare gli stipendi ai terroristi", ha aggiunto. Cohen ha detto anche che la pace con l'Arabia Saudita è possibile entro l'anno, ma "la pace si fa solo con i forti. Ecco perché è importante continuare la guerra fino alla vittoria schiacciante".
Ipotesi una nave italiana nella missione Ue nel mar Rosso
Una nave della Marina Militare italiana potrebbe partecipare alla nuova missione Ue nel Mar Rosso in fase di programmazione. Mentre la 'Martinengo', la fregata attualmente impegnata nell'area a protezione dei mercantili nazionali dagli attacchi Houthi, dall'8 febbraio sarà la nave-comando di un'altra operazione europea, Atalanta, contro la pirateria, che opera in acque vicine. I dettagli sul contributo dei singoli Paesi alla nuova missione - che si innesterà sull'operazione Agenor nello Stretto di Hormuz, nata su iniziativa francese - devono ancora essere definiti. Se ne parlerà probabilmente il 30 e 31 gennaio a Bruxelles, dove è in programma una riunione dei ministri della Difesa Ue.
Borrell: "Maggioranza Paesi Ue per soluzione a due Stati"
Con il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, "abbiamo parlato della situazione in Medio Oriente in termini generali". "La maggioranza ha ricordato che la loro posizione è per la difesa di un accordo a favore dei due Stati". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri.
Meloni: "Missione Ue nel Mar Rosso prevalentemente di difesa"
La missione navale Ue nel Mar Rosso "è prevalentemente di politica di difesa. Da lì transita il 15% del commercio mondiale, impedire il passaggio dei prodotti significa un aumento dei prezzi spropositato, non possiamo accettare la minaccia degli Houthi nel Mar Rosso. L'Italia ha sempre sostenuto la difesa della libertà di navigazione, lo facciamo nell'ambito delle nostre normative. Per questa missione europea di difesa non dobbiamo passare in Parlamento, ma quella di iniziativa statunitense avrebbe significato un passaggio parlamentare. L'Italia c'è, si assume le responsabilità". Così la premier Giorgia Meloni a Quarta repubblica.
Houthi: "Abbiamo attaccato un cargo Usa nel Golfo di Aden"
Gli Houthi affermano di aver attaccato una nave mercantile americana (la Ocean Jazz) nel Golfo di Aden utilizzando missili. "Le forze armate yemenite continuano a rispondere a qualsiasi aggressione americana o britannica contro il nostro Paese prendendo di mira tutte le fonti di minaccia nel Mar Rosso e nel Mar Arabico", ha affermato il portavoce del movimento filo-iraniano, come riporta Haaretz.
Borrell: "Accordo di principio su missione Mar Rosso"
"Il Mar Rosso è stato in alto nella nostra discussione. Abbiamo concordato in principio di istituire un'operazione di sicurezza marittima dell'Ue. Abbiamo discusso delle varie opzioni di questa missione che io ho proposto agli Stati membri. Adesso dobbiamo andare verso l'unanimità per vedere quando potremo mettere in piedi questa missione". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrell, in conferenza stampa al termine del Consiglio Esteri.
Palestina: "Non ci serve nessuna isola artificiale"
"Non abbiamo bisogno di nessuna isola, né naturale né artificiale. Resteremo nel nostro Paese. La terra di Palestina è nostra, di nostra priorità e vi resteremo. E non permetteremo a nessuno di pensare il contrario. Chi vuole partire per abitare in isole artificiali o naturali, ci può andare. Noi, i proprietari di questa terra, ci resteremo e resisteremo per restarci, per i nostri diritti, per avere lo Stato palestinese con capitale Gerusalemme Est". Lo dice il ministro degli Esteri dell'Anp Riyad Al-Malki a Bruxelles a proposito delle indiscrezioni sul progetto rilanciato da Israel Katz al Consiglio Ue.
Tajani: "Quasi totalità dei Paesi Ue per soluzione a due Stati"
"Quasi la totalità dei Paesi Ue, 26, ha espresso il favore alla soluzione dei due popoli e due stati". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo il Consiglio Ue a proposito della sessione con l'omologo israeliano Israel Katz. L'Ungheria - a quanto si apprende - invece non ha preso posizione.
Fonti: ministro Israele propone isola per palestinesi
Il ministro degli Esteri israele, Israel Katz, nel suo intervento al Consiglio Esteri a Bruxelles ha fatto riferimento anche alla costruzione di un'isolaartificiale nel Mediterraneo da usare come por to ma anche per ospitare i palestinesi da Gaza. A quanto apprende l'Agi da fonti diplomatiche, la proposta non ha raccolto alcuna reazione da parte dei ministri europei al tavolo. "È un progetto vecchio ed è stato presentato piu' per mostrare l'intenzione di lavorare a una soluzione ai palestinesi da diverso tempo", ha spiegato una fonte diplomatica.