Secondo l'Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza la situazione a Gaza "non potrebbe essere peggiore, non c'è cibo, medicine e le persone sono sotto le bombe"
"Alcuni ministri accettano che ci sono troppe vittime civili ma quando troppo è troppo?" Se lo è chiesto Josep Borrell, Alto rappresentante dell'Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, parlando della situazione umanitaria a Gaza (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SULLA GUERRA IN DIRETTA) che "non potrebbe essere peggiore, non c'è cibo, medicine e le persone sono sotto le bombe. Sto arrivando al consiglio Affari esteri, oggi parleremo anche di questo". Per Borrell quello adoperato da Israele "non è il modo di condurre un'operazione militare, e lo dico nel rispetto delle vittime del 7 ottobre".
"Inaccettabile opporsi alla soluzione a due stati"
Secondo l'alto rappresentante Ue "d'ora in poi si deve parlare di soluzione a due Stati e non processo di pace, le parole sono importanti". Poi ha aggiunto che."Israele non è d'accordo ma è inaccettabile, come ha detto il segretario generale dell'Onu. Quindi dobbiamo discutere. Qual è la loro soluzione? Cacciare la gente da Gaza? Ucciderli tutti? Israele sta suscitando odio per generazioni". Per Borrell "Hamas è uno degli ostacoli alla soluzione a due Stati, ma non il solo. Dobbiamo lavorare con il mondo arabo e discutere fra noi gli approcci per ottenere passi avanti".
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