Israele–Hamas, strage al campo profughi di al-Maghazi: almeno 70 morti palestinesi

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Il bilancio è destinato a salire. L'Egitto avanza un piano in 3 fasi: la prima fase prevede la sospensione dei combattimenti per due settimane in cambio della liberazione di 40 ostaggi. Israele continua a martellare la Striscia con intensi raid aerei nella zona di Gaza City. L'Iran minaccia di chiudere lo Stretto di Gibilterra se gli Usa e i loro alleati continueranno a commettere "crimini" nella Striscia. Israele: "Hamas nasconde corpi degli ostaggi nei tunnel"

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Calcio, Puma non vestirà più Israele, ma precisa: "Decisione non legata al conflitto"

Il marchio sportivo non vestirà più la  Nazionale israeliana di calcio: l'azienda sportiva tedesca ha deciso di non rinnovare l'accordo  di sponsor tecnico per il 2024 ma ha tenuto a sottolineare che la  decisione è dettata da logiche finanziarie. LEGGI


Escalation e accuse sul Mar Rosso tra Houthi e comando Usa

L'escalation della tensione nel Mar Rosso ha portato a un nuovo episodio con accuse di fuoco incrociato tra i ribelli sciiti Houthi dello Yemen e il Comando centrale navale degli Stati Uniti (Centcom) contro droni o navi che navigano nella zona. Gli insorti yemeniti hanno accusato gli Stati Uniti di aver attaccato con missili uno dei droni del movimento sciita, durante una missione di ricognizione sul Mar Rosso, portando alla sua esplosione nei pressi di una nave di proprietà del Gabon, rimasta illesa. Nel frattempo, gli Stati Uniti non hanno commentato la questione, ma all'inizio della giornata avevano riferito del lancio di due missili antinave verso le rotte commerciali marittime nel Mar Rosso meridionale dalle aree controllate dagli Houthi, nonché di attacchi di droni contro petroliere e navi militari che non sono state danneggiate. Intanto il Consiglio dell'Ue ha annunciato l'intenzione di continuare a lavorare sulle "modalità" per contribuire alla libertà di navigazione nell'area per la quale gli Stati Uniti hanno annunciato all'inizio della settimana scorsa la creazione di un coalizione internazionale.

Moglie Netanyahu scrive al Papa, 'intervenga per ostaggi'

Sarah Netanyahu, la moglie del premier israeliano Benyamin Netanyahu, ha scritto una lettera a papa Francesco chiedendo il "personale intervento" per la situazione degli ostaggi israeliani in mano ad Hamas a Gaza. "Sua Santità - ha scritto - le chiedo un suo personale intervento in questo tema. La prego di usare la sua influenza per chiedere il rilascio senza condizioni e senza indugio". "Le chiedo anche - ha aggiunto - di fare appello alla Croce Rossa di visitare tutti gli ostaggi e consegnare loro medicine vitali". "Il suo intervento - spiegato - potrebbe far pendere l'ago della bilancia e salvare vite preziose". 

Israele, recuperati a Jabalya corpi 5 soldati rapiti

"Abbiamo scoperto una rete di tunnel a Jabalya e recuperato i corpi di cinque soldati rapiti". Lo ha reso noto il portavoce dell'esercito israeliano, secondo quanto riportato da Al Jazeera. 

Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. In queste settimane il Pentagono ha detto di aver intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi e "potenzialmente indirizzati verso obiettivi in Israele". L'11 dicembre una petroliera norvegese nel Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. CHI SONO


Israele, riaperte al traffico tutte le strade in alta Galilea

Il Consiglio regionale dell'Alta Galilea, in Israele, ha annunciato che tutte le strade nella zona sono state riaperte al traffico automobilistico, dopo che 12 incroci sono stati chiusi questa mattina a causa di una "valutazione della situazione di sicurezza" da parte dell'esercito. Lo riporta Haaretz. Questa mattina, sirene di allarme erano risuonate nella città di Shlomi, in alta Galilea, in seguito al lancio di razzi dal Libano meridionale. 

Migliaia di marocchini in piazza contro la guerra a Gaza

Circa 10 mila persone sono scese in piazza oggi a Rabat a sostegno dei palestinesi, chiedendo la fine della guerra tra Israele e Hamas. La folla a Rabat ha denunciato quella che i leader della protesta hanno definito una "guerra di sterminio" e hanno criticato normalizzazione delle relazioni tra Marocco e Israele. I manifestanti sono stati convocati da un gruppo eterogeneo di organizzazioni che sostengono la causa palestinese, tra cui esponenti della sinistra e membri del movimento islamico Giustizia e Carità. Il corteo ha marciato con striscioni che dichiaravano "stop alla guerra di sterminio a Gaza, stop alla normalizzazione". Nel 2020, il Marocco si è unito ad altri Paesi arabi nello stabilire relazioni diplomatiche e commerciali con Israele nell'ambito degli Accordi di Abramo mediati dagli Stati Uniti. Le espressioni pubbliche di opposizione agli accordi erano rare prima della guerra a Gaza, mentre ora sono regolari nelle molteplici grandi proteste che hanno travolto il Marocco dal 7 ottobre, con i manifestanti che oggi hanno definito un "tradimento" la normalizzazione dei rapporti con Israele 

Betlemme, annullati i festeggiamenti di Natale: solidarietà a Gaza

Non si festeggerà il Natale quest’anno a Betlemme, niente luci o addobbi che in questo periodo solitamente adornano la città che ospita la Basilica della Natività, le celebrazioni saranno soltanto religiose. Le autorità del luogo hanno annunciato che questa decisione è volta a mostrare solidarietà ai palestinesi di Gaza. LA GALLERY

Oms, 'il sistema sanitario di Gaza è decimato, serve una tregua'

Il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha denunciato la "decimazione" del sistema sanitario nella Striscia di Gaza devastata dalla guerra e ha ribadito il suo appello urgente per un cessate il fuoco. "La decimazione del sistema sanitario di Gaza è una tragedia", ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus su X. La scorsa settimana l'Oms aveva avvertito che non c'erano ospedali funzionanti nel nord della Striscia. Dopo aver effettuato missioni la scorsa settimana in due ospedali gravemente danneggiati nel nord, Al-Shifa e Al-Ahli, lo staff dell'organizzazione ha descritto scene "insopportabili" di pazienti in gran parte abbandonati, compresi bambini piccoli, che chiedono non cure ma cibo e acqua. Allo stesso tempo gli ospedali, protetti dal diritto umanitario internazionale, sono stati ripetutamente colpiti dagli attacchi israeliani a Gaza dall'inizio della guerra. L'esercito dello Stato ebraico accusa Hamas di avere tunnel sotto le strutture sanitarie e di utilizzare gli ospedali come centri di comando, accusa negata dai miliziani. 

Esercito Israele, trovati esplosivi e armi in due scuole di Gaza

Ingenti quantità di mezzi da combattimento, incluse bombe a mano, armi di vario genere, lanciarazzi Rpg e ordigni, sono state trovate da un'unità dell'esercito israeliano nel rione di Sheikh Radwan a Gaza City, in due scuole situate nelle vicinanze di una moschea e di abitazioni civili. Lo ha riferito il portavoce militare. L'operazione, ha aggiunto, è iniziata con lo sgombero di civili che erano sfollati in quelle scuole. Durante le successive perlustrazioni - ha spiegato il portavoce - sono stati trovati gli armamenti e anche numerosi miliziani che avevano trovato rifugio in quegli edifici. In parte sono stati uccisi, mentre decine sono stati portati in Israele per essere sottoposti a interrogatori. 

Netanyahu, stiamo intensificando la guerra nella Striscia

"Stiamo intensificando la guerra a Gaza. Continueremo a combattere fino alla vittoria finale su Hamas". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu aggiungendo che "questa è l'unica maniera per far tornare gli ostaggi, eliminare Hamas e assicurarci che Gaza non sia più una minaccia per il Paese". "Ci vorrà tempo ma siamo uniti: soldati, popolo e governo. Siamo uniti e determinati a combattere fino alla fine". "La guerra - ha sottolineato - ha un prezzo pesante, molto pesante nelle vite dei nostri eroici soldati e faremo di tutto per salvaguardarle. Tuttavia, c'è una cosa che non faremo; non ci fermeremo fino alla vittoria". 

MO, Abu Mazen: "Sta arrivando il sole della libertà"

"Il fiume di sangue, gli enormi sacrifici, la sofferenza e l'eroica fermezza del nostro popolo sulla sua terra è - ha aggiunto - la via verso la libertà e la dignità". LEGGI QUI

Piano Egitto in 3 fasi per fine guerra e rilascio ostaggi

L'Egitto avrebbe avanzato una nuova proposta in tre fasi per raggiungere la fine della guerra a Gaza e il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani tenuti da Hamas. E' quanto riportano media locali e secondo alcuni Israele non si opporrebbe categoricamente all'iniziativa, lasciando aperta la porta a eventuali negoziati. La prima fase prevede la sospensione dei combattimenti per due settimane, estendibile a tre o quattro, in cambio della liberazione di 40 ostaggi: donne, minorenni e uomini anziani, soprattutto malati. In cambio, Israele rilascerebbe 120 prigionieri di sicurezza palestinesi di uguale tipo. 

Attacco a camion aiuti, due i morti per gli spari di Hamas

Si è aggravato il bilancio degli incidenti verificatasi oggi a Rafah (nel sud della Striscia) quando agenti di Hamas hanno sparato - secondo fonti locali - su persone che tentavano di impadronirsi di aiuti umanitari entrati con un camion nel rione Sultan. In una prima fase degli incidenti un adolescente è stato ucciso da quegli spari. In seguito, secondo le fonti, una seconda persona è morta in ospedale. Nella vicina Khan Yunis si è verificato intanto un incidente analogo e una persona, che pure cercava di appropriarsi di aiuti, è stata ferita da agenti di Hamas. "Nelle strade si respira un'atmosfera di anarchia" secondo le fonti. 

Israele, altro soldato ucciso a Gaza, bilancio sale a 154

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di un altro soldato ucciso in combattimento nel nord di Gaza. Si tratta - ha detto il portavoce militare - del riservista Aryeh Rein (39 anni). Il bilancio dei morti in combattimento, dall'inizio dell'operazione di terra nella Striscia, è ora di 154. 

Appello alla pace di papa Francesco: "Vicini a chi soffre in Palestina, Israele e Ucraina"

"Siamo vicini ai nostri fratelli e sorelle che soffrono per la guerra, pensiamo alla Palestina, Israele, l'Ucraina. Pensiamo anche a coloro che soffrono per la miseria, la fame, la schiavitù. Il Dio che ha preso per sé un cuore umano infonda umanità nel cuore degli uomini". Così papa Francesco all'Angelus, a cui oggi hanno assistito, secondo la Gendarmeria vaticana, circa 15 mila fedeli presenti in Piazza San Pietro. L'ARTICOLO

Oms, decimazione sistema sanitario Gaza è tragedia

"La decimazione del sistema sanitario di Gaza è una tragedia. Continuiamo a chiedere il cessate il fuoco adesso". Lo ha affermato su X il capo dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, elogiando gli operatori sanitari della Striscia che continuano il loro lavoro in circostanze sempre più terribili. "Di fronte alla costante insicurezza e all'afflusso di pazienti feriti, vediamo medici, infermieri, autisti di ambulanze e altri continuare a lottare per salvare vite umane", ha sottolineato.

Medioriente, governo Israele: 20 milioni dollari ad avamposti illegali

Il governo israeliano ha approvato lo stanziamento di 75 milioni di shekel (20 milioni di dollari) per rafforzare le infrastrutture in circa 70 avamposti illegali in Cisgiordania in seguito alle pressioni del ministro delle Finanze e leader del partito di estrema destra Sionismo religioso, Bezalel Smotrich. I fondi serviranno per fornire rimorchi antincendio, rifugi antiaerei prefabbricati, generatori, telecamere da campo, illuminazione e attrezzature di soccorso. Il denaro sarà trasferito al ministero per gli Insediamenti, guidato da Orit Strock, la quale ha avvertito come questo sia "semplicemente l'inizio". "E' un grande onore dare un minimo di sicurezza ai pionieri dei nostri giorni, che sono radicati nel territorio e non meritano di essere cittadini di quarta classe", ha commentato la nota esponente di Sionismo Religioso. Gli avamposti illegali sono stati istituiti nei Territori palestinesi occupati negli anni '90 e all'inizio degli anni 2000 con l'assistenza di diversi ministeri ma senza l'approvazione formale del governo. 

Esercito Israele, 'circa 8 mila i terroristi uccisi a Gaza'

L'esercito israeliano ha ucciso circa 8.000 "terroristi palestinesi a Gaza" in combattimenti dall'avvio dallo scorso 7 ottobre. Lo ha detto, citato dai media, il generale Eliezer Toledano durante la riunione di Gabinetto a Gerusalemme. Toledano ha spiegato che il numero di "7.842 terroristi uccisi" si basa "sui risultati degli attacchi mirati e conteggi sui campi di battaglia". 

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