Israele–Hamas, strage al campo profughi di al-Maghazi: almeno 70 morti palestinesi

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Il bilancio è destinato a salire. L'Egitto avanza un piano in 3 fasi: la prima fase prevede la sospensione dei combattimenti per due settimane in cambio della liberazione di 40 ostaggi. Israele continua a martellare la Striscia con intensi raid aerei nella zona di Gaza City. L'Iran minaccia di chiudere lo Stretto di Gibilterra se gli Usa e i loro alleati continueranno a commettere "crimini" nella Striscia. Israele: "Hamas nasconde corpi degli ostaggi nei tunnel"

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Capo Oms, 'decimazione sistema sanitario Gaza è una tragedia'

"La decimazione del sistema sanitario di Gaza è una tragedia". Lo ha dichiarato il capo dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ribadendo il suo appello per un cessate il fuoco. "Di fronte alla costante insicurezza e all'afflusso di pazienti feriti, vediamo medici, infermieri, autisti di ambulanze e altri continuare a lottare per salvare vite umane", ha aggiunto Tedros sul social X.

Medioriente, attaccato camion aiuti un morto per spari agenti Hamas

Un adolescente è stato ucciso oggi a Rafah (nel sud della Striscia di Gaza) da spari di agenti di polizia di Hamas durante tumulti sviluppatisi all'arrivo di aiuti umanitari. Secondo fonti locali, all'ingresso di un camion di aiuti nel rione Sultan molte persone hanno cercato di afferrare scatole di viveri e gli agenti hanno allora esploso spari di avvertimenti in aria. Ma la folla, composta da sfollati, si è subito ingrossata e gli agenti hanno sparato ancora per disperderla. In questa fase è rimasto ucciso il giovane. La folla si è allora lanciata contro un vicino commissariato di polizia e lo ha attaccato a sassate. 

Medioriente, delegazione Jihad Islamica al Cairo per colloqui

Una delegazione della Jihad islamica palestinese (Pij), che detiene alcuni ostaggi israeliani a Gaza, è arrivata al Cairo per colloqui con esponenti della sicurezza egiziana. Lo ha riferito un membro del gruppo terroristico alla Reuters, precisando che gli incontri saranno incentrati su "come porre fine all'aggressione israeliana contro il nostro popolo". Il Pij rifiuta qualsiasi nuovo accordo per uno scambio di prigionieri con Israele se quest'ultimo prima non interrompe l'offensiva militare nella Striscia. 

Medioriente, media: iniziativa Egitto in 3 fasi per fermare guerra Israele-Hamas

L'Egitto ha lanciato un'iniziativa in tre fasi durante i colloqui che si sono tenuti all'inizio di questa settimana al Cairo tra funzionari egiziani e una delegazione di Hamas mirata a fermare i combattimenti tra Israele e Hamas e al rilascio degli ostaggi ancora nelle mani del gruppo islamico palestinese. Lo ha reso noto la tv di proprietà saudita Asharq News, citando fonti vicine ai colloqui. Secondo quanto riferito dalle fonti, la prima fase prevede una tregua di almeno due settimane durante la quale Hamas rilascerebbe 40 ostaggi israeliani: donne, bambini e anziani malati. In cambio, Israele libererebbe 120 palestinesi dalle sue prigioni oltre a cessare le ostilità e a permettere l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. La seconda fase prevede colloqui palestinesi sponsorizzati dall'Egitto per porre fine alla 'divisione' intra-palestinese e creare un governo tecnico per gestire Gaza e la Cisgiordania.

Medioriente, Abu Mazen: grazie a manifestanti per cortei nel mondo

Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Abu Mazen ha ringraziato nel suo discorso di Natale i manifestanti "scesi in piazza in tutto il mondo chiedendo la libertà per la Palestina". "Questo - ha sottolineato il leader di Ramallah - è un orgoglio per noi e una sconfitta per i tiranni". 

Medioriente, missile anticarro da Libano contro villaggio Israele

Un missile anticarro è stato sparato dal Libano verso la comunità israeliana di Avivim, situata vicino al confine. Lo hanno reso noto le forze armate israeliane. I residenti hanno riferito di danni ma nessun ferito. 

Medioriente, Ambrey: petroliera colpita al largo coste India è associata a Israele

È "associata ad Israele" la petroliera Mv Chem Pluto battente bandiera liberiana, salpata dall'Arabia Saudita e colpita in un attacco con droni al largo delle coste dell'India. Lo ha indicato la società inglese di sicurezza marittima Ambrey, secondo quanto riporta il Telegraph.

Medioriente, Netanyahu: Israele sta pagando prezzo alto per la guerra

Israele sta pagando "un prezzo molto alto per la guerra". Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, dopo la morte negli ultimi due giorni di 14 soldati nei combattimenti contro Hamas nella Striscia di Gaza.

"Stiamo pagando un prezzo molto alto per la guerra, ma non abbiamo altra scelta che continuare a combattere", ha dichiarato Netanyahu, citato dai media locali.

Medioriente, patriarca Gerusalemme: Natale anche in Terra Santa anche se siamo precipitati in un mare di vendetta

“Dal 7 ottobre siamo precipitati in un mare di odio, di rancore, di vendetta, di morte. Un odio ha colpito la società israeliana e sta colpendo ora la società palestinese". Il Patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa-  che ieri, come ha comunicato l’Eliseo - ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese Emmanuel Macron, da’ voce al suo dolore per lo stato delle cose in Terra Santa in un messaggio inviato ai media vaticani.  Pizzaballa pone l'accento sul significato del Natale: “Nonostante tutta questa grande violenza, non dobbiamo dimenticare che il messaggio del Natale resta, forse in questo momento ancora più importante di sempre. Dio per amore si fa carne e ci comunica un modo nuovo di stare nel mondo che è quello di dare la vita per amore, per gli altri". Il frastuono delle armi non può distogliere, fa intendere ancora il cardinale Pizzaballa, dal fatto che "è Natale anche qui in Terra Santa dove ci sono persone che dicono sì a Dio, sì al fratello e alla sorella. Perché dire sì a Dio vuol dire riconoscere l’altro,  il fratello e la sorella. E sono disposti ad aprirsi al dialogo, a dire sì alla riconciliazione, sì al perdono, sì all’amicizia".

Medioriente, Abu Mazen: libertà e Stato indipendente stanno arrivando

"I tormenti del popolo di Gaza e della nostra gente non saranno vani. Il sole della libertà e di uno Stato indipendente con Gerusalemme Est come capitale sta inevitabilmente sorgendo, è proprio dietro l'angolo". È quanto affermato dal presidente dell'Autorita' nazionale palestinese Abu Mazen, nel discorso in occasione del Natale.

Medioriente, Gb: non permetteremo Mar Rosso diventi zona vietata a navi

La Gran Bretagna e i suoi alleati non permetteranno che il Mar Rosso diventi una "zona vietata" alla navigazione marittima a causa degli attacchi dei ribelli yemeniti filo-iraniani Huthi e intensificheranno gli sforzi per contrastare "l'influenza maligna" di Teheran. Lo ha affermato il ministro della Difesa britannico Grant Shapps, in un'intervista

al Sunday Times. "Abbiamo visto i disagi che gli attacchi terroristici hanno causato... Non possiamo permettere che diventi un'area marittima vietata, in particolare una rotta cosi' vitale". Per il ministro degli Esteri David Cameron, a Teheran deve essere inviato un "messaggio estremamente chiaro" sul fatto che le sue attività non saranno tollerate.

Medioriente, Macron sente Pizzaballa: sostegno a cristiani Terra Santa

Il presidente della Repubblica francese Emmanul Macron ha avuto ieri - la notizia è stata resa nota oggi - una conversazione telefonica con il patriarca latino di Gerusalemme, il cardinale Pierbattista Pizzaballa. Macron ha espresso "tutto il sostegno e la solidarietà della Francia alle comunita' cristiane latine in Terrasanta", con l'intento di trasmettere un messaggio di amicizia a tutti i cristiani di Terra Santa che stanno vivendo la violenza della guerra nei suoi "aspetti più brutali". 

Betlemme, annullati i festeggiamenti di Natale: solidarietà a Gaza

Non si festeggerà il Natale quest’anno a Betlemme, niente luci o  addobbi che in questo periodo solitamente adornano la città che ospita  la Basilica della Natività, le celebrazioni saranno soltanto religiose.  Le autorità del luogo hanno annunciato che questa decisione è volta a  mostrare solidarietà ai palestinesi di Gaza LEGGI

Abu Mazen, 'sta arrivando il sole della libertà'

"Il sole della libertà e dello Stato indipendente con Gerusalemme Est come capitale sta inevitabilmente arrivando, ed è addirittura proprio dietro l'angolo". Lo ha detto il presidente Abu Mazen nel suo discorso di Natale, citato dall'agenzia Wafa. "Il fiume di sangue, gli enormi sacrifici, la sofferenza e l'eroica fermezza del nostro popolo sulla sua terra è - ha aggiunto - la via verso la libertà e la dignità". Abu Mazen ha detto che i palestinesi "continueranno la  lotta per raggiungere i legittimi diritti di vivere sul suolo della Palestina, in uno stato libero, indipendente e pienamente sovrano". 


Netanyahu, Usa non ci impediscono attacchi, decidiamo noi

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha smentito che gli Usa abbiano impedito, e continuino a impedire, a Israele di compiere attacchi militari nella regione, come sostenuto da media americani. In una telefonata con il presidente americano Joe Biden, "ho detto che combatteremo fino alla vittoria totale, qualunque sia il tempo necessario. Gli Stati Uniti lo capiscono", ha affermato il capo di governo. Quanto alle notizie secondo cui Washington "ci ha impedito, e continui a farlo, di effettuare operazioni nella regione, questo non è vero", ha aggiunto Netanyahu. "Israele è un paese sovrano. Le nostre decisioni sulla guerra si basano su considerazioni operative e non su pressioni esterne". Ieri il Wall Street Journal ha riferito che Israele aveva aerei da guerra in volo pronti a effettuare un grande attacco preventivo contro Hezbollah in Libano quattro giorni dopo l'attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre, ma Biden aveva convinto Netanyahu ad annullare l'operazione all'ultimo minuto. 

Mo: Netanyahu, 'nostre azioni militari non sono dettate da Usa'

Le azioni militari di Israele "non sono dettate da pressioni esterne" e "l'utilizzo delle nostre forze è una decisione indipendente che spetta alle Idf e a nessun altro". Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, respingendo le notizie secondo cui gli Stati Uniti avrebbero convinto Israele a non allargare il conflitto oltre la Striscia di Gaza, nello specifico - secondo un recente articolo del Wsj - ad attaccare Hezbollah in Libano.

"Ho visto pubblicazioni false secondo cui gli Stati Uniti ci hanno impedito e ci stanno impedendo di effettuare operazioni nella regione - ha spiegato Netanyahu al termine della riunione di gabinetto - Questo non è vero. Israele è uno Stato sovrano. Le nostre decisioni in guerra si basano su considerazioni operative, e non entrerò in dettagli".


Hamas, bilancio morti a Gaza arrivato a 20.424

Il bilancio nella Striscia di Gaza è arrivato a 20.424 morti. Lo ha riferito il ministero della Salute gestito da Hamas. 

Israele: un altro soldato ucciso a Gaza, bilancio sale a 153

Israele ha annunciato la morte di un altro soldato, colpito ieri in combattimenti avvenuti nel settore sud della striscia di Gaza. E' salito cosi' a 153 il numero complessivo dei militari uccisi nel corso delle operazioni terrestri nella Striscia, intraprese due mesi fa.   Nel fine settimana Israele ha perso a Gaza 14 soldati: cinque venerdì e nove ieri. Le loro uccisioni sono state imputate dall'esercito al lancio di razzi anticarro verso veicoli che non erano sufficientemente protetti e alla deflagrazione di ordigni all'interno o in prossimità di edifici.

Dopo razzi aviazione Israele colpisce obiettivi Hezbollah

In seguito ad intensi bombardamenti dal Libano in direzione del monte Naftali (alta Galilea) l'aviazione israeliana ha colpito oggi ''obiettivi militari degli Hezbollah''. Fra questi, ha precisato un portavoce militare, ''infrastrutture terroristiche, strutture militari e rampe di di lancio'' di razzi. Successivamente ad Avivim, nel nord di Israele, sono tornate a risuonare le sirene di allarme. Oggi intanto il centro israeliano di studi strategici 'Alma', che ha sede nella alta Galilea, ha affermato che ''operativi Hezbollah prendono posizione vicino a villaggi cristiani del Libano sud''. Ha menzionato il particolare il villaggio di Deir Mimas che - secondo 'Alma' - sarebbe utilizzato dagli Hezbollah come una sorta di 'scudo umano'. 

Netanyahu, 'non è vero che Usa hanno impedito azioni militari'

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu - in apertura della seduta di governo a Gerusalemme - è tornato sulle notizie, già smentite, che gli Usa abbiano impedito di colpire gli Hezbollah in Libano dopo l'attacco del 7 ottobre. "Ho visto false pubblicazioni secondo cui - ha spiegato Netanyahu - gli Usa hanno impedito operazioni militari, questo non è vero. Israele è uno stato sovrano, le nostre decisioni in guerra si basano sulle nostre considerazioni". Netanyahu ha poi ricordato che nella conversazione con il presidente Biden di ieri gli ha confermato che Israele continuerà la guerra "fino alla vittoria".

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