Serve "una sostenibilità ambientale che non comprometta la sfera economica e sociale", ha detto la premier in plenaria. Ieri aveva annunciato uno stanziamento da oltre 100 milioni di euro per compensare i danni provocati dal cambiamento climatico nei Paesi più vulnerabili. Intervenuto anche il cardinale Parolin, che ha letto il discorso di Papa Francesco, assente a causa di una bronchite: "La devastazione del creato è un'offesa a Dio"
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Terzo giorno di Cop28 a Dubai (COSA SIGNIFICA COP: IL VIDEO). "Dobbiamo perseguire una transizione ecologica e non ideologica, la Conferenza deve essere un punto di volta": così Giorgia Meloni nel suo intervento nella sessione plenaria nell'ambito della seconda parte del segmento di alto livello dei Capi di Stato e di governo del vertice. Intervenuto anche il segretario di Stato vaticano Parolin, che ha letto un discorso scritto da Papa Francesco, assente a causa di una bronchite acuta. "La devastazione del creato è un'offesa a Dio, un peccato non solo personale ma strutturale che si riversa sull'essere umano, soprattutto sui più deboli", ha scritto il Pontefice. Ieri, 1 dicembre, la presidente del Consiglio ha tenuto un discorso durante un panel sulla sicurezza alimentare, in cui ha annunciato che l'Italia stanzierà 130 milioni di euro per il nuovo Fondo contro i danni provocati dal clima nei Paesi più vulnerabili. Spazio al tema della sicurezza alimentare, una "priorità" di "politica estera", ha detto Meloni, guardando con attenzione particolare all'Africa. Da Meloni è arrivato poi ancora un "no" al cibo sintetico: La ricerca "è essenziale" ma "non per produrre alimenti in laboratorio, magari andando verso un mondo in cui i ricchi possono mangiare alimenti naturali e ai poveri vanno quelli sintetici, con un impatto sulla salute che non possiamo prevedere" (LO SPECIALE DI SKY TG24 - I LEADER ALLA CONFERENZA).
Meloni: "Sostenibilità ambientale non comprometta sfera economica e sociale"
"L'Italia – ha detto Meloni in plenaria - sta facendo la sua parte nel processo di decarbonizzazione in modo pragmatico”, portando avanti un approccio che rispetti la neutralità tecnologica "libero da radicalismo”. Per la premier, “se vogliamo essere efficaci" serve "una sostenibilità ambientale che non comprometta la sfera economica e sociale". Quello che stiamo attraversando, ha aggiunto, "è un momento chiave del nostro sforzo di contenere le temperature entro 1,5 gradi: anche se ci sono ragioni per essere ottimisti l'obiettivo è lontano, la Cop28 deve essere una svolta".
Italia si candida a diventare hub per energia pulita
La strada per la transizione ecologica intrapresa dall’Italia sta “gradualmente” passando dalla sostituzione dei combustibili fossili con fonti rinnovabili. “Abbiamo adottato un nuovo piano per l'energia e il clima e stiamo investendo risorse nei biocarburanti, siamo tra i fondatori dell'alleanza globale per i biocarburanti”, ha ricordato Meloni. Poi ha ribadito ancora una volta l'impegno italiano per l'Africa, a cui sarà destinata "una quota significativa" del fondo italiano per il clima (circa 4 miliardi complessivi). L'energia, ha proseguito, è poi "uno dei pilastri del Piano Mattei" per l'Africa. Tutti questi tema saranno al centro anche del prossimo G7 a guida italiana e il Paese – ha aggiunto Meloni – punta a diventare "hub strategico per l'energia pulita, sviluppando le infrastrutture e la capacità di generazione necessarie" nella zona del Mediterraneo.
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"Sforzi di oggi definiranno nostro valore come leader"
La premier si è detta consapevole "che molti degli sforzi che facciamo oggi" daranno "risultati visibili quando molti di non non avranno più ruoli di responsabilità, ma siamo qui per chi verrà dopo di noi questo definirà il valore della nostra leadership". Per chiudere il suo intervento ha poi citato una famosa frase di Warren Buffet, uomo d'affari e filantropo americano: "C'è qualcuno seduto all'ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero tanto tempo fa".
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Papa Francesco: "Clima impazzito per delirio onnipotenza uomo"
Il Papa, come già fatto in passato, ha ricordato che il responsabile del cambiamento climatico è l’uomo: "L'ambizione di produrre e possedere si è trasformata in ossessione ed è sfociata in un'avidità senza limiti, che ha fatto dell'ambiente l'oggetto di uno sfruttamento sfrenato. Il clima impazzito suona come un avvertimento a fermare tale delirio di onnipotenza. Torniamo a riconoscere con umiltà e coraggio il nostro limite quale unica via per vivere in pienezza". Il Pontefice si dice stupito da chi cerca di “scaricare le responsabilità sui tanti poveri e sul numero delle nascite”. La colpa non è loro, dice, "perché la quasi metà del mondo, più indigente, è responsabile di appena il 10% delle emissioni inquinanti, mentre il divario tra i pochi agiati e i molti disagiati non è mai stato così abissale”. Anzi: “Questi sono in realtà le vittime di quanto accade: pensiamo alle popolazioni indigene, alla deforestazione, al dramma della fame, dell'insicurezza idrica e alimentare, ai flussi migratori indotti".
"Con denaro impiegato nelle guerre costituiamo fondo contro fame e crisi clima"
"Quante energie sta disperdendo l'umanità nelle tante guerre in corso, come in Israele e in Palestina, in Ucraina e in molte regioni del mondo”, ha detto il Papa riflettendo su quante risorse vanno “sprecate negli armamenti, che distruggono vite e rovinano la casa comune". E avanza una proposta: “Con il denaro che si impiega nelle armi e in altre spese militari costituiamo un Fondo mondiale per eliminare finalmente la fame e realizzare attività che promuovano lo sviluppo sostenibile dei Paesi più poveri, contrastando il cambiamento climatico".
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I bilaterali e gli incontri di Meloni, da Erdogan a Herzog
La Cop è un'occasione di confronto tra i leader mondiali che va al di là dell'ambiente. Oggi Meloni ha parlato con il presidente egiziano al Sisi per discutere della guerra che si sta combattendo sulla Striscia di Gaza. Lo stesso ha fatto con il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohammed bin Zayed. Ieri aveva incontrato il presidente turco Erdogan, sempre per discutere del conflitto in Medio Oriente: Ankara - ha detto la premier - può giocare un ruolo fondamentale nell'evitare un "allargamento" del conflitto al resto della regione. Erdogan ha però ribadito che è "essenziale prendere misure efficaci per fermare Israele in modo tale da porre fine alle uccisioni" a Gaza. Meloni ha poi visto anche il presidente israeliano Isaak Herzog, a cui ha espresso la "solidarietà" dell'Italia che, ribadisce, rimane "al fianco del popolo israeliano in questo difficile momento".
La terza giornata della Cop28, tra investimenti per il clima e attenzione al nucleare
Nella terza giornata della Cop28 la vicepresidente Usa Kamala Harris ha annunciato che gli Stat Uniti stanzieranno tre miliardi di dollari da destinare al fondo per il clima. Grande attenzione al nucleare: il premier belga Alexander De Croo, a margine dei lavori, ha fatto sapere che il Belgio organizzerà il primo vertice mondiale sul nucleare, a marzo 2024, insieme all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) il primo vertice mondiale sul nucleare. In mattinata, una ventina di Paesi - tra cui Usa, Emirati Arabi, Francia e lo stesso Belgio - hanno chiesto in una dichiarazione congiunta alla Cop28 di triplicare le capacità energetiche nucleari nel mondo entro il 2050. La presidenza della Conferenza ha poi annunciato che 116 Paesi si impegnano a triplicare la capacità di energia rinnovabile nel mondo da qui al 2030. Guardando all'Europa, "nei prossimi due anni investiremo 2,3 miliardi di euro dal bilancio dell'Ue per sostenere la transizione energetica nel nostro vicinato e in tutto il mondo", ha fatto sapere la presidente della Commissione Ursula von der Leyen.