Sparatoria in Belgio, morte almeno due persone a Bruxelles. Ipotesi terrorismo
Intorno alle 19.15, nel centro della città, sono stati esplosi colpi di arma da fuoco: diverse le vittime. Il presunto aggressore, in fuga, ha pubblicato un video in cui rivendica l'attentato e si dichiara appartenente allo Stato Islamico. Nelle immagini di un residente si vede un uomo con un giubbino arancione fuggire in scooter
- Un uomo ha aperto il fuoco a Bruxelles, nel centro della città, nei pressi di Place Sainctelette, tra boulevard du Neuvième de Ligne e Sainctelette. La sparatoria è avvenuta intorno alle 19.15 del 16 ottobre, in serata si giocava la partita Belgio - Svezia che è stata prima sospesa e poi annullata alla luce dell'accaduto
- A seguito della sparatoria sarebbero morte due persone, di nazionalità svedese. Lo si sarebbe dedotto dalle immagini di un video in cui le vittime indossano maglie della nazionale svedese
- Testimoni hanno riferito di aver visto fuggire in scooter un uomo armato, con un giubotto arancione. Avrebbe sparato nell'atrio di un edificio e poi contro le persone in un taxi. Avrebbe sparato con un kalashnikov in diverse direzioni
- La polizia sospetta la pista del terrorismo perché l'uomo avrebbe gridato: "Allah Akbar". Il sito SudInfo La Capital, giornale vallone, riporta che il sospetto autore dell'attacco avrebbe girato un video, pubblicato sui social e poi rimosso da Facebook, rivendicando la sua appartenenza all'Isis e vantandosi di aver ucciso degli infedeli
- "Mi sono vendicato per i musulmani. Ho ucciso tre svedesi ora. Si vive per la religione e si muore per la religione. Sono pronto a incontrare Dio felice e sereno", sarebbe la rivendicazione dell'uomo che si proclama autore della sparatoria in centro a Bruxelles
- Dopo aver detto il proprio nome e cognome, sempre nel video il terrorista ha spiegato di essere "un combattente di Allah". "Vengo dallo Stato islamico. Amiamo chi ci ama - ha aggiunto - e odiamo chi ci odia. Viviamo per la nostra religione e moriamo per la nostra religione". "Tuo fratello si è vendicato in nome dei musulmani - ha detto ancora - Finora ho ucciso 3 svedesi. Coloro a cui ho fatto qualcosa di sbagliato, possano perdonarmi. E io perdono tutti”
- A seguito della vicenda, il Belgio ha portato il livello di allerta a quattro, il massimo previsto. È stata rafforzata anche la sicurezza attorno allo stadio dove si tiene la partita tra il Belgio e la Svezia
- Il Centro nazionale di crisi del Belgio ha fatto sapere che i servizi di emergenza e di polizia sono mobilitati. Dopo la sparatoria, il primo ministro, il ministro dell'Interno e il ministro della Giustizia si sono recati al Centro nazionale di crisi per monitorare la situazione
- Il primo ministro del Belgio, Alexander De Croo, ha espresso le "più sincere condoglianze ai cari delle vittime del vile attentato di Bruxelles". Ha poi confermato di essere andato con i ministri della Giustizia e degli Interni presso il Centro nazionale di crisi per monitorare la situazione e ha chiesto ai cittadini di Bruxelles "di essere vigili"
- L'attentatore, nel video, ha aggiunto di essere diretto allo stadio, dove sono state rafforzate le misure di sicurezza. Poco dopo la sparatoria, il sindaco di Bruxelles, Philippe Close, ha riferito che la polizia si è mobilitata in tutta la città