Francia, allerta sicurezza massima. Chiuso il Louvre, allarme bomba a Versailles

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Ieri un giovane ceceno radicalizzato ha ucciso un insegnante in una scuola ad Arras urlando “Allah Akbar”. Adottato il livello di sicurezza "emergenza attentato", il più alto del dispositivo Vigipirate. Macron: “Entro lunedì sera mobilitati 7mila militari della forza Sentinelle”. Controlli rafforzati al confine di Ventimiglia. Annunciato il dispiegamento di mille unità delle forze di sicurezza negli istituti scolastici. Il museo più visitato al mondo chiude per "misure di verifica", evacuara la Reggia di Versailles

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La Francia è piombata nella paura dopo l'attacco terroristico avvenuto ieri ad Arras, comune francese del dipartimento del Passo di Calais, nell'Alta Francia, dove un ventenne ceceno ha assaltato la sua ex scuola, al grido di “Allah Akbar”, uccidendo a coltellate un insegnante e ferendo altre tre persone. Il presidente Emmanuel Macron ha deciso di mobilitare fino a 7mila soldati della forza Sentinelle, che saranno dispiegati entro lunedì sera e fino a nuovo ordine. La Francia ha adottato il livello di sicurezza "emergenza attentato" il più alto nel quadro del dispositivo Vigipirate, che consente un'eccezionale mobilitazione di risorse. Il ministro dell'Istruzione, Gabriel Attal, ha già annunciato il dispiegamento di mille unità delle forze di sicurezza negli istituti scolastici. Il Museo del Louvre, il più visitato al mondo, oggi rimane chiuso, e la Reggia di Versailles è stata evacuata dopo un allarme bomba. Evacuata la stazione Gare de Lyon di Parigi dopo il ritrovamento di una bottiglia contenente protossido d'azoto: lo ha reso noto Le Figaro citando una fonte di polizia, mentre un portavoce delle ferrovie francesi Sncf ha precisato che si "è trattato di un intervento di routine", ridimensionando l'allarme.

Il Louvre chiuso per verifiche dopo un messaggio sui rischi

"Per motivi di sicurezza, il museo del Louvre chiude le sue porte per la giornata di oggi. Le persone che hanno prenotato una visita per oggi saranno rimborsate" si legge in un comunicato diffuso dal museo su X. Una portavoce del museo, dopo l'annuncio della chiusura a metà giornata, ha poi precisato all'agenzia AFP che "il Louve ha ricevuto un messaggio scritto relativo a rischi per il museo e per i suoi visitatori. Abbiamo scelto di evacuarlo e di chiuderlo per tutta la giornata, il tempo necessario per procedere alle indispensabili verifiche".

Allarme bomba a Versailles, evacuata la Reggia

Dopo l'evacuazione e la chiusura del Museo del Louvre e' stata la volta di un altro luogo emblematico: la Reggia di Versailles, sgomberata per un allarme bomba. Restera' chiusa per il resto dell'intera giornata. L'allarme bomba è stato lanciato dopo un messaggio anonimo sul sito della polizia.

Militari al confine di Ventimiglia

Per quanto riguarda i valichi di frontiera nei pressi di Ventimiglia, al territorio già ampiamente presidiato dai francesi per scongiurare l'ingresso clandestino di migranti dall'Italia, si sono aggiunti una decina di uomini mobilitati esclusivamente per presidiare La Turbie, con controlli costanti sulle auto che transitano verso Francia. Pattuglie anche all'ingresso di Mentone.

Cosa è successo ieri

Un giovane ceceno ha ucciso un insegnante di francese ad Arras, accoltellandolo alla gola. Ha gridato "Allah Akbar" ed ha ferito un addetto alla mensa scolastica, un insegnante di ginnastica e un dipendente della scuola che si occupa di manutenzione. Nessuno è in pericolo di vita. Il killer aveva frequentato quella scuola, era radicalizzato e schedato come tale, sorvegliato e con il telefono sotto controllo. Ma è passato fra le strette maglie dei controlli ed è riuscito a far ripiombare la Francia nella spirale terroristica. Erano stati grandi studi legali anglosassoni, nella giornata di ieri, ripresi da gruppi francesi, a diffondere la notizia di un'allerta attentati imminenti a Parigi e più in generale in Francia. Molti dipendenti erano stati invitati a rimanere a casa lavorando da remoto. Ma la minaccia si è materializzata nel nord, ad Arras, nella scuola media e liceo “Gambetta”, con il ventenne ceceno Mohammed Mogouchkov che si è presentato davanti alla scuola con due coltelli in mano. Nei video lo si vede tentare di entrare, bloccato dal professore di francese della seconda media, Dominique Bernard, 57 anni. Ha protetto i suoi studenti, si è messo davanti al terrorista che lo ha ripetutamente colpito alla gola. Raggiunto dal coltello alla carotide, è morto sotto gli occhi dei suoi ragazzi mentre Megouchkov gridava "Allah Akbar".

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Il killer bloccato

Poi il ceceno è entrato nel cortile ed ha aggredito alcune persone, in particolare un addetto alla mensa, che si è difeso impugnando una sedia, ma è stato anche lui raggiunto dalle coltellate. Secondo i testimoni, cercava affannosamente "l'insegnante di storia". L'assassino è stato bloccato e arrestato 4 minuti dopo dalla polizia, che ha fatto uso di un taser, la pistola elettrica. A colpire è stata, ancora una volta, una persona nota per la sua radicalizzazione, per questo schedato e fermato per controlli anche nella giornata di ieri. A scuola aveva dato prove della sua aggressività, della sua ostilità all'ambiente e ai compagni di classe. Fra i suoi 5 fratelli, uno è stato arrestato pochi minuti dopo di lui mentre si aggirava davanti a un'altra scuola. Il più grande, Mosvar, è in carcere, condannato per aver partecipato a un progetto di attentato contro l'Eliseo e per ripetuti messaggi su Internet di sostegno all'Isis e di apologia del terrorismo. Il padre, anche lui radicalizzato e accusato di violenze coniugali, è stato espulso verso la Russia, da dove la famiglia era arrivata in Francia nel 2005. Anche se nel mirino non ci sono stati obiettivi ebraici, il legame con la guerra fra Israele ed Hamas c’è e il ministro Darmanin lo ha confermato: “Il legame è evidente, da sabato e dai massacri in Israele, abbiamo arrestato 12 persone pronte a passare all'azione".

Dieci persone restano in stato di fermo

Nell'ambito dell'inchiesta sull'attacco di ieri ad Arras, dieci persone sono in custodia della polizia francese. Tra i fermati ci sono diversi membri della famiglia del giovane aggressore: la sorella, la madre, lo zio e due fratelli, uno dei quali è stato prelevato dalla cella in cui è detenuto per "associazione a delinquere di matrice terroristica". In custodia anche due bielorussi "con i quali si trovava l'aggressore durante un controllo della polizia il giorno prima dell'incidente", ha riferito una fonte delle forze dell'ordine, precisando però che "non c'è niente che possa dire che fossero coinvolti" nell'attacco. 

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