Migranti, siglato accordo Tunisia-Ue. Meloni: “Modello per relazioni con il Nord Africa”

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La premier italiana è volata a Tunisi insieme al primo ministro olandese Rutte e alla presidente della Commissione Ue von der Leyen. Il testo siglato insieme al presidente tunisino Saied sarà "un importante passo per creare una vera partnership" tra Bruxelles e Tunisi, ha detto Meloni. Il Memorandum, che potrebbe segnare una svolta nelle politiche migratorie europee, avvia anche una forte cooperazione energetica e accelera gli scambi culturali tra tunisini ed europei. Intanto, continuano gli sbarchi a Lampedusa

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Dopo mesi di trattative, Tunisia e Unione europea hanno firmato il Memorandum d’intesa con al centro i cinque pilastri concordati lo scorso giugno: migrazione e lotta al traffico di migranti, assistenza macrofinanziaria dell'Ue, rafforzamento dei legami economici, cooperazione sull'energia verde e promozione degli scambi culturali tra tunisini ed europei. Per rappresentare Bruxelles è volato a Tunisi il cosiddetto ‘Team Europe’: la premier Giorgia Meloni, che in mattinata ha inaugurato il Frecciarossa Roma-Pompei, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e il primo ministro olandese Mark Rutte. Dopo la firma dell'accordo, si poi si sono riuniti con il presidente tunisino Kais Saied per un incontro privato nella Sala del Consiglio del palazzo presidenziale di Cartagine. “Oggi è stato compiuto un passo importante, è un punto di partenza al quale dovranno seguire diversi accordi per mettere a terra gli obiettivi che ci siamo dati”, ha detto Meloni nella conferenza stampa congiunta con gli altri leader. Per la premier la firma dell’accordo sarà un “modello per le relazioni dell’Europa con gli altri Paesi del Nord Africa” e un punto di partenza per un partenariato “diverso” da quello portato avanti finora. "Il Memorandum d'intesa che abbiamo firmato sancisce la vicinanza tra popoli", ha detto invece Saied. L'accordo andrà adesso approvato dagli Stati membri, come ha specificato Rutte, dicendosi "fiducioso che ci sarà un ampio sostegno" (MIGRANTI, LO SPECIALE).

Il Memorandum d'intesa e la lotta ai trafficanti di migranti

Il Memorandum d'intesa potrebbe segnare una svolta nelle politiche migratorie europee. Bruxelles mette a disposizione 105 milioni di euro - parte del pacchetto di fondi della dimensione esterna - per sostenere Saied nel blocco delle partenze. Nelle scorse ore, il presidente tunisino ha annunciato una lotta a tutto campo contro i trafficanti. "Molti sono i casi di migrazione e questa non è la sua solita forma, ma una vera e propria deportazione. Il tutto è gestito da reti criminali che praticano la tratta di esseri umani e il traffico di organi. Queste reti hanno uno scopo lucrativo, ma mirano anche all'esistenza stessa dei Paesi", ha sottolineato. Proprio la lotta ai trafficanti di migranti - "che sfruttano vite umane secondo un modello di business incosciente" - sarà al centro della cooperazione tra Bruxelles e Tunisi, -  ha spiegato von der Leyen. Che ha specificato come l'Ue aumenterà "il coordinamento nelle operazioni Sar e nel controllo delle frontiere e sui rimpatri nel pieno rispetto del diritto internazionale". Allo stesso tempo il Memorandum include la facilitazione alla migrazione regolare dalla Tunisia ai Paesi europei.

Saied alla conferenza sui migranti di Roma

Meloni ha ricordato che Roma si appresta a ospitare, domenica 23 luglio, la conferenza internazionale sulla migrazione. Sarà uno dei primi banchi di prova per testare la partnership ufficializzata con l'accordo firmato oggi: il vertice "avrà il presidente Saied tra i protagonisti", ha detto la premier, sottolineando che "parteciperanno diversi capi di Stato e di governo mediterranei". Saied ha ringraziato i leader Ue - "e in particolare la premier Meloni" - per aver risposto "immediatamente per l'iniziativa tunisina di organizzare" il vertice sulla migrazione con i Paesi interessati.

La premier Giorgia Meloni con il premier dei Paesi Bassi Mark Rutte e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, al summit Epc a Bulboaca (Moldavia), 01 giugno 2023. NPK ANSA / Filippo Attili - Palazzo Chigi +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

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I dubbi sul rispetto dei diritti umani

Il grande rebus della strategia resta il rispetto dei diritti umani dei migranti. In seguito agli scontri dello scorso 3 luglio a Sfax, centinaia di subsahariani sono stati cacciati dalla città e, secondo Human Rights Watch, deportati "in zone inospitali vicino alla Libia e all'Ovest dell'Algeria, senza cibo, acqua e riparo a temperature oltre i 40 gradi". Le Ong tunisine, in vista dell'accordo con l'Ue, sono tornate alla carica chiedendo al governo alloggi d'emergenza e assistenza adeguata per i migranti che - hanno accusato - vivono "una situazione catastrofica". Ma i dubbi sul rispetto dei diritti umani in Tunisia, rilanciati anche da un gruppo di eurodeputati all'ultima Plenaria del Pe, non dovrebbero fermare l'intesa.

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L'assistenza finanziaria e lo stallo con il Fmi

Bruxelles si impegna a versare, fin da subito, di 150 milioni di euro a sostegno del governo nordafricano. Il presidente tunisino dovrà invece attendere per avere la tranche di finanziamenti per altri 900 milioni di euro dall'Ue. La Commissione non si muoverà fino a che non si sbloccherà lo stallo tra Fmi e Saied, con il primo che chiede riforme adeguate prima di versare il prestito da 1,9 miliardi e il secondo che ha issato una trincea contro i "diktat" del Fondo Monetario. Necessario, ha detto Saied, "trovare modi di collaborare fuori dal quadro del Fmi che è stato stabilito dopo la seconda Guerra mondiale". Il presidente tunisino ha parlato di un "regime che divide il mondo in due metà - una meta per i ricchi e una per i poveri". 

Commercio, energia, cultura

Il testo del Memorandum testo punta anche a rinnovare le relazioni economiche tra Ue e Tunisia, spingendo gli investimenti delle imprese grandi, medie e piccole in Tunisia. L'obiettivo è aumentare in maniera netta gli scambi commerciali tra l'Ue e il Paese nordafricano. Poi c'è il capitolo energia. Da un lato la necessità dell'Ue di diversificare le forniture come conseguenza della guerra in Ucraina, dall'altro l'opportunità per la Tunisia di dare linfa, con investimenti europei, allo sviluppo delle rinnovabili. Roma, con il progetto di interconnessione elettrica Elmed, si candida a essere hub dell'energia tunisina per l'Europa. E ancora, altro pilastro del Memorandum è quello "People to People", che prevede scambi culturali, applicazione del programma Erasmus +, più cooperazione nella ricerca e nell'istruzione. L'Ue utilizzerà anche il programma Talent Partnership, aprendo così "nuove opportunità di studio e lavoro ai giovani tunisini".

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Continuano sbarchi a Lampedusa

Intanto, continuano gli sbarchi a Lampedusa. Ieri sono arrivate quasi mille persone e all'hotspot di contrada Imbriacola, al momento, ci sono oltre 2.300 ospiti. Sono circa 10mila i migranti sbarcati sulle coste italiane nella prima metà del mese di luglio, più di 75mila dall'inizio dell'anno.

50 tunisini a bordo di un barcone entrano nel porto di Lampedusa, 13 ottobre 2019. dopo avere sostato qualche minuto all'imboccatura del porto a motore spento, hanno atteso l'arrivo delle motovedette. La capitaneria di porto li ha accompagnati all'entrata del porto prima di farli trasferire all'interno del centro di accoglienza. ANSA/DESIDERIO

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