
Ucraina, i Paesi occidentali raccolgono dati sulle armi donate a Kiev: cosa sappiamo
Secondo il Financial Times ci sarebbe anche un interesse particolare dei Paesi Nato dietro la fornitura continua di armi a Zelensky: testare i propri armamenti in un conflitto reale e non simulato permette di capire i possibili problemi e aiuta a superarli. Il punto, però, è che Russia e Cina sanno ormai come funzionano le armi occidentali: per questo sarà importante innovarle “per mantenere un vantaggio competitivo”, ha sottolineato Jack Watling, un esperto del Royal United Services Institute

Aiutare l’Ucraina e allo stesso tempo testare i propri armamenti. Dietro il supporto occidentale alla causa di Kiev c'è anche una motivazione egoistica, come ha rilevato il Financial Times che ha sostenuto come Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania e Francia abbiano adesso in mano dei report molto importanti sui rispettivi nuovi armamenti usati sul campo
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L’ABBATTIMENTO DEL KINZHAL – Un esempio lo fornisce lo stesso quotidiano britannico: quando il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov ha annunciato che Kiev aveva abbattuto grazie ai Patriot americani uno dei missili russi di cui Putin andava più fiero, il Kinzhal, definito “irrintracciabile e non abbattibile” dal ministro della Difesa Shoigu, la reazione di un funzionario statunitense è stata un entusiastico “Fantastico!”. La guerra in Ucraina ha permesso agli Usa di capire la reale portata delle sue armi
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LA DIFESA DEI CIELI – Un banco di prova migliore al mondo non esiste, come ha anche sottolineato lo stesso Reznikov. Anche per questo gli ucraini possono al momento disporre degli ultimi ritrovati in materia, per esempio, di difesa dei cieli, dove hanno a disposizione le difese aeree Nasam, fabbricate congiuntamente da USA e Norvegia, e l’Iris-T tedesco di nuova concezione. È la prima volta che tutti i diversi sistemi di livello Nato vengono messi alla prova insieme. “Possono funzionare congiuntamente, è importante che lo sappiano”, ha detto Reznikov
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L’ARTIGLIERIA – Per l'artiglieria Kiev dispone di armi avanzatissime, come gli obici M777 statunitensi, i Panzerhaubitze tedeschi 2000, i Caesar francesi e i Krab polacchi che sono più precisi delle dotazioni russe, e questo ha dato la possibilità alla fanteria ucraina di preparare il terreno e cominciare a respingere l'avanzata russa. Nonostante siano come “Mercedes-Benz”, se paragonate alle vecchie armi sovietiche russe, anche le armi NATO hanno anche mostrato i propri difetti
Ucraina, cosa succede se esplode centrale nucleare di ZaporizhzhiaIMPARARE DAGLI ERRORI – È evidente come gli occidentali abbiano tutto l’interesse a ricevere feedback da parte degli ucraini su come migliorare il proprio armamentario. "È diventato evidente durante le operazioni che questi sistemi non erano destinati a una guerra così intensa. Dopo due o tre minuti di fuoco alla massima velocità, tutte le armi hanno bisogno di una pausa, ma non succede con i cannoni sovietici", ha detto Petro Pyatakov, consulente dell'industria degli armamenti. Il punto però è che anche i russi imparano come migliorare da simili eventi
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MANTENERE IL VANTAGGIO COMPETITIVO – Per questo sarà anche importante cambiare, per rimanere così costantemente avvantaggiati. Ne è convinto Jack Watling, un esperto del Royal United Services Institute, un think tank con sede a Londra, che ha sottolineato al quotidiano britannico come sia necessario mutare qualcosa visto che Russia e Cina hanno così imparato come funzionano i sistemi di difesa occidentali
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QUESTIONE DI ECONOMIA – Come ha anche rivelato un appaltatore della Difesa tedesco “abbiamo imparato davvero molto dai soldati in Ucraina: quando qualcosa non va i nostri ingegneri si siedono al tavolo e cercano di trovare una soluzione”. Ad un certo punto la questione è anche meramente economica: “Se i russi inviano un drone da 25 mila euro e tu lanci un missile di difesa da mezzo milione, la difesa diventa economicamente insostenibile, specialmente quando non hai una fornitura illimitata"

LE SOLUZIONI – Per questo gli ucraini hanno spesso escogitato soluzioni creative, come montare missili progettati per gli aerei Nato sui caccia sovietici ucraini oppure missili anti-nave Harpoon del Regno Unito sulle jeep. Soluzioni che non sempre hanno trovato il placet occidentale, visto che in questo modo è più difficile raccogliere dati di utilizzo. Anche per questo Kiev ha stretto nuovi accordi e ha anche adottato il sistema computerizzato Logfas, per capire l’operatività delle sue armi. “Siamo de facto un Paese Nato”, ha detto Reznikov
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