Maltempo, Emilia-Romagna e Toscana verso conta danni. Situazione migliora ma ancora disagi
CronacaCriticità per allagamenti nelle zone del Mugello, specie in alcune frazioni di Borgo San Lorenzo e nell'area empolese della Val di Sieve. Famiglie evacuate nel Pisano per frane e smottamenti. Domani a Firenze scuole riaperte. Nei prossimi giorrni è attesa una nuova perturbazione: in stand-by la dichiarazione per lo stato di emergenza nazionale
Migliorano le condizioni meteo in Toscana e in Emilia-Romagna, per cui ancora oggi, 16 marzo, la Protezione civile aveva diramato allerta arancione. Adesso si dovrà procedere con la stima dei danni, anche se tracciare un bilancio è prematuro. “Bisogna farlo a bocce ferme”, spiega il capo della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, spiegando come la situazione peggiore sia quella della Toscana. Cala il livello dei fiumi, mentre hanno superato quota 670 gli interventi di soccorso in Toscana da parte dei Vigili del Fuoco. Restano criticità per allagamenti nelle zone del Mugello, specie in alcune frazioni di Borgo San Lorenzo e nell'area empolese della Val di Sieve. Chiusa per una frana causata dalle piogge in Versilia la strada di Monte Altissimo, nel comune di Seravezza (Lucca), sotto le Alpi Apuane. Domani allerta gialla per rischio idraulico sulla pianura modenese e su quella bolognese, oltre che in Veneto (Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone).

Dichiarazione di stato di emergenza nazionale per la Toscana in stand-by
Mentre ci si appresta a capire la portata dei danni, la dichiarazione di stato di emergenza nazionale per la Toscana, chiesta dal presidente Eugenio Giani al governo, va in stand by alcuni giorni: "Prevediamo nuove perturbazioni su questa regione fra due-tre giorni, quindi bisogna vedere i prossimi esiti per non dover rifare il lavoro di valutazione dei danni e degli interventi", spiega il capo della Protezione Civile Fabio Ciciliano. Tuttavia, ha precisato, gli enti e i sindaci "possono stare tranquilli perché il ministro della Protezione civile ha firmato la mobilitazione nazionale e comunque possono operare con le somme urgenze".
Cedimento a Campi Bisenzio
La prefettura di Firenze ha riferito che nel Comune di Campi Bisenzio, in mattinata, è stato effettuato "un intervento sul canale Fosso Macinante per la verifica dell'argine sinistro che ha riportato cedimenti". Al riguardo, il sindaco Tagliaferri "ha provveduto alla proroga dell'ordinanza di sgombero dei piani interrati". Il Fosso Macinante, canale artificiale in antichità adibito a uso di mulini, drena le acque piovane di Firenze, anche dell'Arno, e le scarica nel fiume Bisenzio dopo un percorso lineare che inizia nel centro storico di Firenze e si conclude dopo una dozzina di chilometri".
Limitazioni sulle strade in Toscana
Prosegue intanto il lavoro di tecnici e squadre Anas per garantire la sicurezza della circolazione e ripristinare la transitabilità nei tratti stradali colpiti dal maltempo nella regione. Sulla strada statale 67 "Tosco Romagnola" è stato riaperto il tratto dal km 113,800 al km 114,200 a Rufina (Firenze) precedentemente chiuso, su richiesta della Protezione Civile, per facilitare l'intervento nelle abitazioni interessate dalla piena. I tratti stradali chiusi sono: dal km 46,000 al km 46,800 a Empoli (Firenze) per allagamento del sottopasso; dal km 61,000 al km 62,500 a Montelupo Fiorentino (Firenze) per caduta massi. Si circola a senso unico alternato nel tratto al km 121,150 a Dicomano (Firenze), per una frana con alberi in carreggiata, e dal km 64,000 al km 64,100 a Lastra a Signa (Firenze) per frana; corsia chiusa tra il km 124,550 e il km 125,000 a San Godenzo (Firenze) per frana. Sulla strada statale 12 "dell'Abetone e del Brennero" senso unico alternato dal km 65,500 al km 65,800 e al km 69,850 nel territorio di San Marcello Piteglio (Pistoia). Sono chiusi i tratti sulla strada statale 65 "della Futa" dal km 15,000 al km 17,000 in località Vaglia (Firenze) e sulla strada statale 68 "di Val Cecina" dal km 43,300 al km 43,800 a Volterra (Pisa). Anas invita gli automobilisti a prestare massima prudenza durante gli spostamenti e a consultare gli aggiornamenti sulla viabilità per affrontare i viaggi in maniera sicura.

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Famiglie evacuate
A San Miniato (Pisa) otto famiglie sono state evacuate per il maltempo; stessa sorte per sette famiglie a Balconevisi a causa di una frana e un'altra ancora tra San Miniato e San Pierino per allagamenti. In queste zone i disagi più importanti hanno riguardato Isola, Roffia e San Donato. A Empoli le persone evacuate sono 15, mentre quelle soccorse hanno toccato quota 4mila. Rientrate a casa tutte le 120 persone evacuate nei giorni scorsi a Fucecchio.
"Già finita la pulizia dei ponti a Pisa"
"Superati i momenti critici dei giorni scorsi, si comincia a tornare alla normalità. Sono in corso le operazioni di pulizia dei ponti cittadini, per liberarli dal materiale accumulato dalla piena", ha affermato il sindaco di Pisa, Michele Conti, pubblicando sui social alcune foto delle operazioni di bonifica iniziate in mattinata e già concluse. L'ondata di piena dell'Arno ha rovesciato tonnellate di arbusti e altri detriti lungo le arcate dei ponti cittadini e ora che il livello del fiume è significativamente in calo sono partite le operazioni di bonifica. "Tenere pulito l'alveo, gli argini e tutto il corso dell'Arno - ha detto Conti - contribuirà ad aumentare la nostra sicurezza". Intanto torna lentamente alla normalità il resto della provincia, anche se vi sono ancora situazioni critiche soprattutto nell'area di Montopoli Valdarno e in altre zone della Valdera con strade chiuse, frane e smottamenti e ristagni d'acqua che non va via.

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Cessa emergenza maltempo a Firenze, domani scuole aperte
Il Comune di Firenze fa sapere che per la città è “cessata l'allerta maltempo", anche se fino a lunedì notte restano chiusi parchi, giardini, aree verdi e cimiteri "per garantire la riapertura in sicurezza". Resta l'allerta gialla per rischio idraulico del reticolo principale per tutta la giornata di oggi sulle aree Bisenzio e Ombrone Pistoiese, Valdarno Inferiore e Arno Costa. Secondo gli esperti del Cfr comunque "si prevede un generale miglioramento della situazione idraulica in tutti i bacini" ma restano "possibili fenomeni di dissesto idrogeologico dovuti al permanere di una elevata saturazione del suolo". Da domani a Firenze sanno riaperte le scuole e le attività educative. Scuole di ogni ordine e grado e servizi all'infanzia riaperti domani anche a Sesto Fiorentino, dove il torrente Rimaggio ha alluvionato il centro storico il 13 marzo.
Le scuole chiuse
Restano però chiuse alcune scuole superiori nella provincia fiorentina. A Empoli niente lezione per licei 'Pontormo' e 'Ferraris Brunelleschi' in via Sanzio. Nel Mugello, a Borgo San Lorenzo, resta chiuso il liceo 'Chino Chini'.
Pioggia record in Toscana
A Firenze nella giornata di venerdì 14 marzo è caduta più pioggia di quanta ne cada in tutto marzo (105 mm). A Vaglia, in 72 ore, quasi quanto una primavera intera (252 mm). A Borgo San Lorenzo, in un giorno, più pioggia che il 3 novembre 1966. E dall'1 gennaio al 15 marzo, a Firenze e Prato è già piovuto quanto piove normalmente in sei mesi. Nel Valdarno Medio e Inferiore, in soli due mesi e mezzo, è caduta la metà della pioggia attesa in tutto l'anno. Sono i dati pubblicati dal Consorzio regionale di previsioni meteorologiche Lamma, riportati dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

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De Pascale (Emilia-Romagna): "Le allerte salvano vite"
"Ci siamo salvati per venti centimetri di argine, in alcuni punti. Capisco i disagi per le allerte, ma si lanciano per salvare le persone. Poi le opere servono, e le faremo in tempi brevi", ha detto il governatore dell'Emilia-Romagna Michele de Pascale in una intervista a Repubblica. "Ai cittadini dobbiamo dire due cose con chiarezza. Le allerte non sono una scusa per non mettere in sicurezza il territorio - ha continuato -. Si può riuscire a contenere le acque e avere una tenuta migliore del passato, e infatti quello che è stato fatto negli ultimi anni è servito. Però non si può raccontare che esistono opere in grado di annullare il rischio. Non è che se facciamo due miliardi di casse di espansione non facciamo più le allerte meteo, perché basta una piccola rottura in un argine lungo 50 chilometri per andare sotto". Sulle opere "va approvato un piano di finanziamento non altisonante, ma costante negli anni, dove ognuno faccia la propria parte. Noi, come Regione, abbiamo portato da 25 a 50 milioni nel 2025 i fondi per la manutenzione. In una settimana mi aspetto che esca il nuovo decreto del governo, che dovrebbe accorpare le due emergenze, quella del 2023 e del 2024, e introdurre norme di semplificazione, per velocizzare i cantieri". Al territorio, ha proseguito de Pascale, serve "un'area di allagamento programmato per ogni città, per ogni fiume. E parallelamente la manutenzione. Ma bisogna cominciare a fare, coi soldi che ci sono. Non voler definire tutto il piano complessivo. Se questo approccio più concreto lo avessimo avuto due anni fa, un paio di invasi in più oggi li avremmo". Infine: "I cittadini hanno la giusta convinzione che ci sia un pericolo e che non si sia sufficientemente pronti per affrontarlo". Per questo, "noi dobbiamo aumentare la fiducia e far rientrare la preoccupazione in dimensioni accettabili. Tutti conviviamo con la paura del terremoto, ma se abbiamo la casa a posto dal punto di vista anti-sismico non perdiamo il sonno. Coi fiumi deve succedere la stessa cosa".

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Le previsioni per le prossime ore
Come riporta iLMeteo.it, l'ondata di maltempo dovrebbe essersi attenuata. Per domani, 17 marzo, irromperanno però venti freddi dai Balcani, ma la pressione sarà in graduale aumento. La giornata vedrà un moderato peggioramento del tempo su tutti i settori orientali con precipitazioni sparse, nevose sopra i 1000 1200 metri. In serata e nottata l'instabilità si porterà sulle Alpi occidentali e continuerà su Abruzzo e Molise (su queste due regioni nevischio a 850 metri).
