Francia, oltre 900 fermati per scontri. Stop a bus e tram dopo le 21 in tutto il Paese
Continuano le proteste per la morte del giovane Nahel, ucciso martedì a Nanterre da un poliziotto. Macron rientra in anticipo dal Consiglio europeo. Le manifestazioni hanno infuocato diverse località della banlieue di Parigi. Un manifestante è morto cadendo da un tetto nel Nord della Francia. Mobilitati 45mila agenti in serata. A Parigi, una manifestazione non autorizzata è stata dispersa a place de la Concorde
Continuano gli scontri e le proteste in Francia dopo l'uccisione del giovane Nahel da parte di un poliziotto, martedì a Nanterre. Secondo quanto riferito dal ministro dell’Interno, sono state fermate oltre 900 persone - età media 17 anni - e 249 agenti sono rimasti feriti. E l'opzione di instaurare lo stato d'emergenza non è più esclusa: la premier Elisabeth Borne ha detto che "tutte le ipotesi" vengono prese in esame. Intanto è stato deciso lo stop a bus e tram dopo le 21 in tutta la Francia. Un giovane manifestante è morto cadendo da un tetto, nel Nord del Paese
Francia, scontri alla "marcia bianca" per il 17enne ucciso. FOTO
Il presidente francese Emmanuel Macron ha presieduto oggi una nuova riunione dell'unità di crisi interministeriale a Parigi. Il capo dello Stato, che ha lasciato in anticipo il Consiglio europeo in corso da ieri a Bruxelles, ha riferito di 92 edifici danneggiati, 2.000 veicoli dati alle fiamme e 3.880 roghi da ieri in tutta la Francia. Secondo le notizie riportate da Bfmtv sono stati impiegati quasi 10mila vigili del fuoco
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A Parigi, nella serata di oggi, una manifestazione non autorizzata è stata dispersa dopo un paio d'ore di calma relativa a place de la Concorde. Situazione simile a Lione, dove però la manifestazione era non organizzata e dove si sono verificati diversi scontri fra manifestanti e polizia. Danni e saccheggi nel centro di Marsiglia, dove finora sono stati effettuati 42 fermi. In foto: place de la Concorde
Macron ai genitori dei giovani: "Teneteli a casa"
Nella notte scorsa a Nanterre oltre 300 giovani hanno tirato razzi di fuochi d'artificio e sassi contro le forze dell'ordine, costringendo gli agenti ad arretrare. Gruppi di ragazzi hanno assaltato negozi sull'arteria principale, la rue Clemenceau, prendendo di mira anche una banca, ed è stato dispiegato un mezzo blindato della brigata antisommossa
Francia, Darmanin: "Violenze intollerabili"
Le proteste hanno infuocato diverse località della banlieue di Parigi, soprattutto nel nord, nel dipartimento Seine-Saint-Denis. A Noisy-le-Grand si sono registrati scontri fra gruppi di giovani e forze dell'ordine. Il commissariato di Saint-Denis è stato preso di mira da un attacco, così come quello della vicina Stains
Incendi sono stati appiccati a Rosny-sous-Bois. Charles Aslangul, sindaco di Bry-sur-Marne, ha denunciato un attacco con molotov e razzi artigianali contro i locali della polizia municipale, con successivi incendi e saccheggi. Attaccato anche da una trentina di persone il commissariato di Alfortville
A Nantes, nell'ovest della Francia, un veicolo si è lanciato contro un supermercato, sfondando la saracinesca e dando il via ad un saccheggio. Lancio di razzi anche contro gli autobus a Grenoble, nel sud-est della Francia, con i conducenti degli autobus che si sono rifiutati di continuare a prestare servizio. Molotov contro un ufficio della polizia anche a Pau, nei Pirenei (ovest del Paese)
Nel centro di Parigi almeno un centinaio di persone con il volto coperto da passamontagna hanno saccheggiato i negozi del centro commerciale di Les Halles. A Montigny anche il magazzino discount "Action" è stato preso d'assalto. A Tour, Avignone, Nantes e Tolosa sono entrati in azione gli uomini dei reparti speciali Gign. In serata gli scontri sono poi proseguiti anche a Marsiglia, dove 18 persone sono state fermate, secondo quanto riferisce BFM TV citando fonti della prefettura locale
Il ministro dell'Interno Darmanin ha condonnato il pestaggio di due poliziotti di Marsiglia, riconosciuti dai giovani violenti mentre erano in vestiti civili e "picchiati a terra come cani". In foto: Marsiglia
In serata si sono registrati i primi scontri anche a Lione, tra manifestanti e forze di polizia, dinanzi al municipio. Nonostante il divieto di raduno, si è riversata una piccola folla nel centro della città (circa 1300 persone, secondo i dati della prefettura). I manifestanti hanno fatto esplodere bombe carta e la polizia ha reagito lanciando gas lacrimogeni. In foto, Lione
Intanto, il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin, ha chiesto oggi ai prefetti di fermare gli autobus e i tram in tutta la Francia a partire dalle 21, dopo 3 notti di violenze urbane. Il ministro ha chiesto ai prefetti di "adottare sistematicamente provvedimenti di divieto di vendita e trasporto" di razzi e materiale pirotecnico, bidoni di benzina, acidi e prodotti infiammabili e chimici
Scontri anche a Bruxelles, dove la polizia ha arrestato 64 persone. I fermi - tutti amministrativi a eccezione di uno per aggressione a un agente - sono stati disposti per la gran parte (48) nei confronti di minori. "La polizia di Bruxelles ha fatto la sua parte per far sì che la situazione rimanesse sotto controllo ed evitare qualsiasi escalation - ha detto il premier belga Alexander De Croo ai microfoni dell'emittente Vrl - Quanto sta avvenendo in Francia non ha nulla a che vedere con il nostro Paese e non possiamo assolutamente accettare scontri di questo tipo"
Nel mentre l'Onu chiede alla Francia di affrontare "seriamente i gravi problemi di razzismo e discriminazione sociale all'interno delle forze dell'ordine". Lo ha dichiarato Ravina Shamdasani, portavoce dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, in una conferenza stampa a Ginevra
"Non ce l'ho con la polizia, ce l'ho con una persona: quello che ha tolto la vita a mio figlio", ha detto la madre di Nahel in un'intervista a France 5. "Lui - ha continuato la donna - non doveva uccidere mio figlio, c'erano altri modi di agire. Un proiettile? Così vicino al suo torace? No, non posso crederci. Ci sono altri modi di farlo uscire dalla macchina. Uccidere dei ragazzi così... per quanto tempo ancora?". Secondo la donna, il poliziotto "ha visto una faccia da arabo, quella di un ragazzino, e ha voluto togliergli la vita"
Intanto è arrivata la versione dei fatti di un amico di Nahel, in auto con lui al momento dei fatti. In un video sui social, contraddicendo quanto emerso finora, ha detto che lui, la vittima e un altro ragazzo si trovavano su una Mercedes presa in prestito. "Abbiamo deciso di fare un giro a Nanterre: dopo qualche minuto ci siamo ritrovati sulla corsia degli autobus e ho visto delle motociclette con i poliziotti che ci seguivano". Secondo il ragazzo, il primo poliziotto che ha fermato l'auto ha chiesto a Nahel di abbassare il finestrino
"Gli ha detto 'spegni il motore o ti sparo’. Gli ha dato un primo colpo con il calcio della sua arma. Poi è arrivato il secondo poliziotto e anche lui gli ha sferrato un colpo", ha raccontato il ragazzo, che sarebbe ancora in fuga dalle autorità. Il primo agente ha poi "puntato l'arma alla tempia" di Nahel, dicendogli: “Non ti muovere o ti pianto una pallottola in testa'. Il secondo gridava di sparargli
A questo punto, il primo agente gli avrebbe dato un altro colpo con il calcio dell'arma. "Il secondo, che era al livello del parabrezza, ha sparato - ha continuato il ragazzo - e all'improvviso il suo piede ha spinto sull'acceleratore. L'ho visto agonizzare, tremava. Siamo finiti su una barriera". Poi la fuga, per paura di essere anche lui colpito dai poliziotti
Francia, agente uccide 17enne