Francia, scontri alla 'marcia bianca' per 17enne ucciso. Agenti feriti, auto in fiamme
Intanto la Procura che indaga sull'omicidio del diciassettenne a Nanterre non ha ravvisato "condizioni legali per l'uso dell'arma da fuoco" da parte del poliziotto che lo ha ucciso e ha chiesto l'arresto dell'agente, tuttora in stato di fermo. Alta tensione alla manifestazione in città, le autorità francesi si aspettano "una propagazione" delle violenze nelle "prossime notti”. Almeno 19 arresti a Parigi, 24 a Lille. A Marsiglia evacuato il Porto Vecchio. Le tensioni si sono spostate anche in Belgio
È altissima la tensione tra manifestanti e forze dell’ordine a Nanterre, in Francia, dove si è tenuta una ‘marcia bianca’ per Nahel, il diciassettenne ucciso da un poliziotto. Negli scontri, diventati sempre più violenti dopo la fine della marcia, diversi poliziotti sono stati feriti e molte auto date alle fiamme. E in varie parti di Francia si registrano scontri tra polizia e manifestanti, con almeno 19 persone arrestate nella regione di Parigi e altre 24 nell'area metropolitana di Lille
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Alla marcia, secondo le stime della polizia, si sarebbero unite circa 6200 persone. Nel corteo anche la madre di Nahel, con indosso una t-shirt con la scritta 'giustizia per Nahel', un fumogeno in mano, acclamata dalla folla. Alcuni giornalisti di 'Figaro' presenti sul posto hanno riferito di aver visto giovani con mascherine o passamontagna dirigersi verso la prefettura
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Al corteo sono presenti anche alcuni membri del municipio di Nanterre, tutti con t-shirt rossa, che cercano di mantenere l'ordine e dare informazioni ai partecipanti, invitando tutti a restare calmi: “Mostreremo loro che non siamo dei selvaggi", ha detto una delle organizzatrici al microfono. La folla ha applaudito e chiesto "giustizia per Nahel"
Francia, poliziotto uccide 17enne a Nanterre: proteste. FOTO
Intanto la Procura che indaga sull'omicidio del diciassettenne Nahel a Nanterre non ha ravvisato "condizioni legali per l'uso dell'arma da fuoco" da parte del poliziotto che lo ha ucciso 2 giorni fa e ha chiesto l'arresto dell'agente, tuttora in stato di fermo
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Il poliziotto che ha sparato a Nahel è stato denunciato ed è indagato ufficialmente per omicidio volontario. Per il procuratore di Nanterre, "non c'erano le condizioni legali per l'uso dell'arma" e la detenzione è necessaria "in relazione ai fatti e alla necessità di proteggere le indagini"
Il procuratore ha riferito che l'imputato ha dichiarato durante gli interrogatori di aver avuto "paura che altri potessero essere investiti" dall'auto del ragazzo che stava ripartendo contravvenendo all'ordine di fermarsi. Ha aggiunto di aver avuto egli stesso "timore di essere urtato" e paura che il suo collega "rimanesse ferito"
La versione però - riferisce l'ANSA - continua ad essere in contraddizione con il video che circola sui social network in cui si vede il poliziotto che apre il fuoco mentre è sul fianco del veicolo e non di fronte. L’avvocato dell’agente ha detto che “il mio cliente è andato in prigione per aver sparato un colpo che pensava fosse necessario sparare con l'arma che gli era stata consegnata dallo Stato per garantire la sicurezza sua e dei suoi concittadini”. Poi ha aggiunto che “contesteremo e combatteremo la decisione, con tutti gli strumenti del diritto"
Intanto la deputata della France Insoumise, Mathilde Panot, ha annunciato di aver presentato una proposta di legge per abrogare una parte della legge Cazeneuve, al centro delle critiche dopo la morte di Nahel. In particolare, il gruppo Lfi-Nupes intende abrogare "l'articolo 435-1 della legge Cazeneuve" del 2017 che - sono le parole della France Insoumise - attribuisce una "licenza di uccidere" agli agenti
Questo articolo del Codice della sicurezza interna - introdotto durante il quinquennato di Francois Hollande (al ministero dell'Interno c'era Bernard Cazeneuve) - è finito al centro delle critiche dopo il caso di Nanterre. La legge prevede una lista di situazioni in cui poliziotti e gendarmi possono ricorrere all'uso delle armi a loro disposizione. Permette agli agenti di aprire il fuoco in casi di rifiuto di ottemperare o legittima difesa
La tensione si respira anche nei palazzi della politica, con i ministri che hanno annullato fino a nuovo ordine tutti i loro spostamenti in programma e con le dichiarazioni di fuoco del guardasigilli Eric-Dupond Moretti contro quelli che "sputano sulla polizia e sulla giustizia", accusandoli di essere "complici morali" della tensione. Non l'ha nominato, ma il suo obiettivo era il tribuno della gauche Jean-Luc Mélenchon, che aveva invocato "un'altra polizia" per la Francia. (In foto, la ‘marcia bianca’ per il diciassettenne ucciso a Nanterre)
Mentre sulle banlieue ferite cala la terza notte dopo l'uccisione di Nahel, l'atmosfera nel Paese è carica di tensione. Il coprifuoco, i 40mila agenti schierati sul terreno, il blocco di autobus e tram nelle banlieue dopo le 21 sono i segnali di un'estate che si annuncia caldissima
Infatti le autorità francesi si aspettano "una propagazione" delle violenze nelle "prossime notti”. È quanto contenuto in una nota dei servizi francesi citata da una fonte della polizia. La nota, che diversi media francesi hanno rilanciato stasera, sottolinea che le "prossime notti saranno teatro di violenza urbana con una tendenza alla propagazione" e con "azioni mirate sulle forze dell'ordine e i simboli dello stato o del potere pubblico"
In varie parti di Francia si registrano già scontri tra polizia e manifestanti, con almeno 19 persone arrestate nella regione di Parigi e altre 24 nell'area metropolitana di Lille. A Marsiglia ci sono scontri al Porto Vecchio, evacuato dalla polizia. A Lione, dove ieri nel quartiere di Villeurbanne è stato incendiato un palazzo, è stato inviato un elicottero del RAID, i reparti speciali antisommossa
Sulla scia degli scontri nelle periferie francesi dopo dell'uccisione del 17enne a Nanterre, le tensioni si sono spostate anche a Bruxelles, in particolare nella zona sud del centro cittadino. Sono stati identificati diversi incendi e 15 persone sono state arrestate. Lo riferisce l'emittente pubblica belga Rtbf. La polizia ha assicurato un forte dispiegamento in centro città, dove la stazione metro di Anneesens è stata chiusa e la circolazione di tram e autobus nella zona interrotta.