La Russia, oggi sul banco degli imputati per l'aggressione all'Ucraina, fino a 9 anni fa partecipava a pieno titolo al tavolo dei Grandi. L'allontanamento risale al 2014, dopo l'annessione della Crimea da parte di Mosca
Pieno sostegno all'Ucraina, condanna alla Russia per l'aggressione a Kiev e nuove sanzioni nei confronti di Mosca. La tensione tra il Cremlino e l'Occidente ha dominato il vertice del G7 che si è chiuso ieri a Hiroshima, in Giappone (in foto). Ma proprio la Russia, oggi sul banco degli imputati per l'aggressione all'Ucraina, fino a nove anni fa partecipava a pieno titolo al tavolo dei Grandi. Cosa è cambiato?
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La Russia partecipava nel formato che all'epoca era appunto definito G8, proprio per via della presenza di Mosca. La Russia era entrata a far parte del forum che riunisce i leader delle maggiori potenze industriali del mondo (Usa, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Canada) nel 1997
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Nel 1997 Vladimir Putin veniva considerato dalla gran parte dei leader mondiali come un interlocutore affidabile e un partner a pieno titolo. E ottenne anche di ospitare il primo vertice in Russia nel 2006, a San Pietroburgo. Ma nel marzo 2014, dopo l'annessione della Crimea da parte di Mosca, la situazione è cambiata
La Russia dopo l’annessione della Crimea è stata quindi temporaneamente sospesa dal forum pur continuando a fare formalmente parte del gruppo. Pochi mesi dopo, a giugno del 2014, il vertice del G8 che doveva tenersi a Soci, in Russia, si tenne eccezionalmente a Bruxelles presieduto dall'Ue. In foto, truppe russe in Crimea
Decisione confermata un anno dopo, nel giugno del 2018, quando la Federazione Russa ribadì di non voler tornare al formato precedente. E da allora il G8 non esiste più
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