
Iosif Vissarionovič Džugašvili, è nato nel 1879 a Gori, da una famiglia di origini modeste, il padre è calzolaio mentre la madre è lavandaia, ed è morto a Mosca il 5 marzo 1953. Stalin inizia l'attività politica in giovane età e riesce a emergere imponendosi sulla scena politica nazionale e nel 1922 diventa segretario generale del comitato centrale. Grazie alla vittoria contro la Germania nazista raggiunge una posizione di grande prestigio partecipando alle conferenze di Teheran, Jalta e Potsdam

Iosif Stalin, pseudonimo di Iosif Vissarionovič Džugašvili, è nato nel 1879 a Gori ed è morto a Mosca nel 1953, oggi, 5 marzo 2023, ricorre il 70esimo anniversario dalla sua morte. Stalin nasce da una famiglia di origini modeste, il padre è calzolaio mentre la madre è lavandaia
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Tra il 1894 e il 1899, Stalin viene affidato al seminario teologico di Tiflis dove, nonostante le rigide regole, iniziò a scoprire le idee liberali e rivoluzionarie che si stavano diffondendo nella regione del Caucaso
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In giovanissima età, nel 1898, Stalin si iscrive all'organizzazione socialista segreta di Tiflis, questa decisione un anno più tardi gli è costata l'espulsione dal seminario. È in questo periodo che inizia l'attività politica di Stalin
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A causa del suo impegno politico Stalin finisce in carcere a Batum e poi in Siberia. Nel 1904 rientra nella regione del Caucaso dive aderisce al bolscevismo. Stalin viene deportato diverse volte in Siberia, ma riesce comunque a emergere imponendosi sulla scena politica nazionale
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Nel 1912 Stalin entra nel Comitato centrale del partito. Nel 1913 scrive il saggio “Il marxismo e il problema nazionale” che lo porta a ottenere visibilità all'interno degli ambienti rivoluzionari.
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Quattro anni più tardi, nel marzo 1917, Stalin assume la direzione della Pravda e dopo la rivoluzione diventa commissario del popolo alle Nazionalità e commissario del popolo all'Ispezione operaia e contadina
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La svolta nella carriera politica di Stalin arriva nel 1922, quando diventa segretario generale del comitato centrale. In questa posizione Stalin esercita un controllo sempre maggiore sul partito e l'apparato statale

Dopo la morte di Lenin, Stalin si scontra con Lev Trotsky contrapponendo, incentrata sull'autosufficienza della rivoluzione russa, e la visione rivoluzionaria di Trotsky, che inseriva il processo di edificazione del socialismo in un più ampio fenomeno di carattere internazionale

Consolidata la propria posizione personale nel partito dopo l'espulsione di Trotsky, Stalin elimina ogni opposizione allontanando i principali protagonisti dell'epoca rivoluzionaria, poi sottoposti ai processi politici

Stalin con la sua politica modifica la struttura dell'economia russa collettivizzando l'agricoltura e avviando il processo di industrializzazione

La guerra contro la Germania nazista mette alla prova le doti di Stalin come capo politico e militare. Grazie alla vittoria Stalin raggiunge una posizione di grande prestigio partecipando alle conferenze di Teheran, Jalta e Potsdam

Nel dopoguerra le condizioni create dalla guerra fredda sono usate da Stalin per giustificare l'accentramento del potere nel Partito comunista

Il 5 marzo 1953 Stalin muore mentre la Russia si trova a dover affrontare il problema dei rapporti con l'occidente oltre che con un crescente crisi economica e sociale
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