
Terremoto Turchia, team spagnolo: edifici demoliti prima di recuperare i sopravvissuti
La denuncia è arrivata dai vigili del Fuoco arrivati da Valladolid. Intanto una donna di 77 anni è stata estratta viva dalle macerie dopo 212 ore nella regione sud-orientale di Adiyaman, e un'altra è stata salvata a Kahramanmaras dopo 222 ore

I vigili del Fuoco di Valladolid, del team spagnolo di soccorritori arrivati in Turchia dopo il terremoto, al rientro dalle operazioni di soccorso hanno denunciato che gli edifici vengono demoliti prima ancora che sia completato il recupero dei sopravvissuti. Intanto, per la prima volta dallo scoppio 12 anni fa del conflitto in Siria, il ministro degli esteri giordano, Ayman Safadi, si è recato a Damasco per mostrare solidarietà al governo centrale siriano dopo il devastante terremoto
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"Nel momento in cui abbiamo messo piede ad Adiyaman (una delle città più colpite dal sisma) l'idea con cui eravamo arrivati è stata smantellata”, ha detto un vigile del Fuoco spagnolo, come riporta Efe, sottolineando la frustrazione per aver visto demolire interi edifici in cui potevano esserci centinaia di persone, in particolare uno in cui si sapeva che c'erano 180 abitanti e solo 10 sono stati salvati
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Il 15 febbraio, nella stessa regione sud-orientale della Turchia di Adiyaman, l'agenzia di stampa statale turca Anadolu ha diffuso la notizia che una donna di 77 anni è stata estratta viva dalle macerie a 212 ore dal terremoto che ha colpito il Paese e la Siria il 6 febbraio scorso. Anche una donna di 45 anni è stata salvata dopo 222 ore a Kahramanmaras, un'altra e due bambini sono stati estratti vivi dopo 228 ore ad Antiochia, una delle città turche più colpite dal terremoto
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Il 14 febbraio, intanto, il presidente siriano Bashar al Assad ha dato il via libera all'arrivo di aiuti umanitari dell'Onu attraverso la Turchia, senza passare per il governo centrale di Damasco. Uno sviluppo politico, diplomatico e umanitario che piomba sull'area come conseguenza del terremoto, dopo 12 anni di conflitto armato nel Paese e 9 dalla messa in atto di un meccanismo internazionale per fornire aiuti alle popolazioni siriane che si trovano nelle regioni nord-occidentali in mano ai ribelli antigovernativi
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Proprio nelle zone maggiormente colpite dal sisma, con almeno 200mila sfollati secondo l'Onu, finora gli aiuti potevano arrivare tramite un unico valico dalla Turchia. Adesso, con la concessione di Damasco e senza chiedere il permesso al Consiglio di sicurezza dell'Onu, gli aiuti potranno transitare anche da altri due valichi, sempre aperti sul lato turco
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Proprio dal passaggio di Bab as Salama, chiuso per gli aiuti Onu da tre anni, sono entrati i primi undici camion dell'Organizzazione mondiale della migrazione (Oim) carichi di coperte, materassi, tende da campo. Poche ore prima, all'altro valico, quello di Bab al Hawa, l'unico fino a ieri utilizzabile, è entrata una delegazione del Programma alimentare mondiale (Pam)
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Per gli sfollati siriani, che da più di un decennio vivono solo di aiuti internazionali, l'apertura di altri valichi è una speranza di vita. Di loro gli osservatori internazionali hanno detto che sono terremotati di serie b, poiché a causa della situazione di tensione tra ribelli e governo i soccorsi sono arrivati tardi e con il contagocce. Secondo l'organizzazione umanitaria Coopi, sono circa 100 mila le persone rimaste senza una casa ad Aleppo e più di 5.700 i morti in Siria

In Turchia i soccorritori hanno detto che scaveranno per liberare fino all'ultimo sopravvissuto, "le ultime anime vive". Ed effettivamente dopo otto giorni dal terremoto, oltre 200 ore, sono stati estratti dalle macerie diverse persone. Dalla Siria è arrivata anche la notizia di una madre e il figlioletto salvati per due volte: prima il giorno del terremoto e 7 giorni dopo dal crollo di quello che era rimasto della loro casa

Dopo il terremoto che ha colpito la scorsa settimana la Turchia sono state registrate 3.858 scosse di assestamento nella zona interessata dal sisma. Lo ha affermato Orhan Tatar, funzionario dell'agenzia turca per i disastri e le emergenze Afad durante una conferenza stampa trasmessa dalla tv di Stato turca Trt. Tatar ha detto che ci sono state oltre mille scosse di assestamento di magnitudo tra 3 e 4 e quasi 400 di magnitudo tra 4 e 5, parlando di una "situazione fuori dall'ordinario"
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Il 15 febbraio è partito per Antiochia il team della Maxiemergenza della Regione Piemonte, composto da 61 tra medici e infermieri. La squadra presterà servizio nell'ospedale da campo Emergency medical team type 2 (Emt2). Invece, dal porto di Napoli, riferisce Vatican News, è in partenza la nave Msc Aurelia diretta a Iskenderun in Turchia. A bordo, oltre agli aiuti del governo italiano e di organizzazioni non governative, ci saranno 10.000 magliette termiche che il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa, ha portato personalmente nel capoluogo campano

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto che continuano le ricerche di Angelo Zen che "non è stato trovato tra le vittime quindi non sappiamo che fine abbia fatto". Il Governo italiano è al lavoro per coordinare gli aiuti e tante sono le associazioni e i brand che si stanno muovendo per sostenere i terremotati. Satispay ha lanciato una campagna a favore di Oxfam. Attraverso il servizio Donazioni, gli oltre 3,4 milioni di utenti Satispay possono inviare anche micro donazioni all'associazione umanitaria