Il presidente ucraino ha presentato i decreti per estendere di altri 90 giorni la legge marziale e la mobilitazione generale, in scadenza il 19 febbraio. Kiev non utilizzerà armi a lungo raggio promesse dagli Usa per colpire il territorio russo, assicura il ministro della Difesa Reznikov. Financial Times: la Russia prevede di lanciare offensiva entro 10 giorni. Il Papa: "Sono aperto ad incontrare ambedue i presidenti". Capo dell'intelligence militare ucraina, Budanov, sostituirà Reznikov come ministro della Difesa
Mosca, 'Ue continua a sostenere regime neonazista'
"Il vertice Ue-Ucraina a Kiev ha confermato che per indebolire la Russia e servire le aspirazioni egemoniche degli Stati Uniti e della Nato, Bruxelles continua a sostenere sconsideratamente il regime neonazista a Kiev", ha affermato Zakharova, citata dall'agenzia Tass. La portavoce ha poi sottolineato che "tutti i partecipanti" al vertice Ue-Ucraina resteranno "molto delusi" dal momento che "gli obiettivi dell'operazione militare speciale della Federazione Russa saranno raggiunti".
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von der Leyen, 'decimo pacchetto sanzioni alla Russia entro il 24'
"Stiamo facendo pagare a Putin la sua atroce guerra. La Russia sta pagando un prezzo pesante, le nostre sanzioni stanno erodendo la sua economia, riportandola indietro di una generazione", ha aggiunto.
L'Unione Europea e il G7 hanno adottato l'accordo sul price cap dei prodotti petroliferi russi raffinati e trasportati via mare verso Paesi terzi. L'intesa, approvata ieri sera dagli ambasciatori dei Ventisette, prevede una soglia di 100 dollari al barile per i prodotti raffinati di alta qualità, come il diesel, e di 45 per i prodotti di fascia bassa, come la nafta. Il provvedimento entrerà in vigore domani. Il cap si aggiunge a quello già approvato sul petrolio russo (fissato a 60 dollari al barile), in vigore da dicembre 2022.
Papa, 'fermiamoci in tempo, mondo in autodistruzione'
A Bergoglio è stato poi chiesto se fosse pronto ad inginocchiarsi anche davanti al leader del Cremlino come fece quattro anni fa coi leader del Sud Sudan nell’incontro in Vaticano per chiedere la pace: "Il gesto dell'incontro 2019 non so come è successo, non è stato pensato e le cose che non sono state pensate tu non puoi ripeterle, è lo Spirito che ti porta lì, non si può spiegare, punto. E io anche l’ho dimenticato. E stato un servizio, sono stato strumento di qualche impulso interiore, non una cosa pianificata. Oggi siamo a questo punto, ma non è l’unica guerra, io vorrei fare giustizia: da dodici-tredici anni la Siria è in guerra, da più di dieci anni lo Yemen è in guerra; pensa al Myamar, alla povera gente Rohingya che gira il mondo perché sono stati cacciati via dalla propria patria. Dappertutto, nell'America Latina, quanti focolai di guerra ci sono".
" Sì, ci sono guerre più importanti per il rumore che fanno, ma, non so, tutto il mondo è in guerra, e in autodistruzione. Dobbiamo pensare seriamente: è in autodistruzione. Fermiamoci in tempo, perché una bomba ti richiama una più grande e una più grande e nell’escalation tu non sai dove finirai", ha ammonito il Papa.