Guerra Ucraina Russia. Kiev, colpito il quartier generale di Wagner nel Lugansk

Un'esplosione si è verificata in un hotel dove si trovava il quartier generale del gruppo russo. A Melitopol invece, nel Sud-Est del Paese, gli attacchi dell'artiglieria ucraina hanno provocato almeno due morti e dieci feriti. Il Cremlino intanto conferma telefonata Putin-Erdogan: si è parlato di progetti congiunti nel settore dell'energia, accordo sul grano, situazione in Ucraina e in Siria

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Nella città occupata dai russi di Kadiivka, nella regione di Lugansk, si è verificata un'esplosione in un hotel dove si trovava il quartier generale del gruppo russo Wagner. A sostenerlo è il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergei Gaidai. Il Cremlino ha confermato l'avvenuta telefonata di oggi fra il presidente russo Vladimir Putin e l'omologo turco Recep Tayyp Erdogan: si è parlato in particolare di progetti congiunti nel settore dell'energia, accordo sul grano, situazione in Ucraina e in Siria. Potrebbero volerci due o tre mesi per riparare il sistema elettrico danneggiato dai droni lanciati dall'esercito russo su Odessa e gli abitanti sono stati esortati a lasciare la città, qualora ne avessero l'opportunità. "La situazione nella regione è molto difficile", ha detto il presidente Zelensky, ricordando che il blackout affligge oltre un milione e mezzo di persone. Intanto nessun passo avanti si registra nel lavoro diplomatico.

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Zelensky, situazione resta molto difficile per mancanza di luce

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sottolineato che in diverse regioni del Paese la situazione rimane "molto difficile" per la mancanza di corrente elettrica, mentre a Odessa la fornitura di luce è stata già "parzialmente ripristinata". "Stiamo facendo di tutto per ripristinare la fornitura di luce a Odessa. L'abbiamo già parzialmente ripristinata a Odessa e in altri distretti della regione. Stiamo facendo di tutto per ottenere il massimo possibile dopo gli attacchi russi", ha detto Zelensky nel suo discorso serale. "Kiev e la regione, la regione di Lviv, la regione di Vinnytsia, Ternopil e la regione, Chernivtsi e la regione, Zakarpattia, la regione di Sumy, la regione di Dnipropetrovsk: la situazione rimane molto difficile. Lavoriamo costantemente con i partner per mitigare la situazione e dare più elettricità", ha aggiunto.
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Zelensky, questa sera parlerò col presidente Biden

Il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato un colloquio previsto per questa sera con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden. "Prevedo di parlare più tardi oggi con il presidente Biden degli Stati Uniti", ha detto Zelensky nel suo discorso serale, secondo quanto riportato da Ukrainska Pravda. Il presidente ha promesso di fornire dettagli al termine della conversazione.
- di Redazione Sky TG24

Kiev, più di 50 attacchi oggi nella regione di Zaporizhzhia

Più di 50 attacchi sono stati registrati nella regione di Zaporizhzhia. Lo ha riferito Oleksandr Starukh, capo dell'amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia, secondo quanto riportato da Ukrinform. "Ci sono stati più di 50 attacchi, di cui 30 contro 12 comunità e obiettivi civili. La situazione a Huliaipole è molto grave. Ieri ci sono state persone ferite - due feriti. Case, infrastrutture critiche, strade sono state danneggiate. Non c'era elettricità in alcuni comunità", ha detto Starukh al canale televisivo Freedom. 
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Team internazionale indaga su crimini russi a Kherson

Un team internazionale di consulenti legali ha lavorato con i pubblici ministeri locali nella riconquistata città ucraina di Kherson nei giorni scorsi, quando hanno iniziato a raccogliere prove di presunti crimini sessuali da parte delle forze russe come parte di un'indagine su vasta scala. Lo riferisce Sky News, sottolineando che la visita di un team di Global Rights Compliance, uno studio legale internazionale con sede a L'Aia, non era stata precedentemente segnalata. Le accuse di stupri e altri abusi in tutto il Paese da parte dei russi sono emerse subito dopo l'invasione russa del 24 febbraio, secondo i media e le Nazioni Unite. Mosca ha negato di aver commesso crimini di guerra o di aver preso di mira i civili, e il Cremlino nega le accuse di violenza sessuale da parte dell'esercito russo in Ucraina. 
- di Redazione Sky TG24

Macron a Zelensky, 'Kiev può contare su appoggio Francia, bene piano pace in 10 punti'

Il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, nel corso del colloquio telefonico con il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, "ha espresso la solidarietà della Francia all'Ucraina mentre il Paese continua a subire i bombardamenti contro le sue infrastrutture civili" e "ha ribadito al presidente Zelensky che l'Ucraina potrà contare sull'appoggio della Francia per tutto il tempo necessario a vedere il pieno ripristino della sua sovranità e integrità territoriale. Il Presidente della Repubblica ha accolto con favore la proposta ucraina di un piano di pace in dieci punti e ha affermato di darle il suo pieno sostegno". Lo rende noto l'Eliseo in un comunicato.
I due presidenti, rileva l'Eliseo, "sono tornati alla preparazione delle due conferenze organizzate su loro iniziativa a Parigi martedì 13 dicembre. La prima, la conferenza "Solidarietà del popolo ucraino", riunirà i sostegni internazionali dell'Ucraina in modo da rispondere concretamente e a brevissimo termine alle urgenti necessità del Paese per superare l'inverno, in particolare per quanto riguarda l'accesso all'elettricità, al riscaldamento e all'acqua. La seconda, la Conferenza franco-ucraina per la resilienza e la ricostruzione, riunirà quasi 500 aziende francesi per soddisfare le esigenze critiche dell'Ucraina, contribuire alla ricostruzione del paese e investire nel potenziale a lungo termine dell'economia ucraina".
- di Redazione Sky TG24

Kiev, fine della guerra solo con sconfitta Mosca e sanzioni

C'è solo un modo per porre fine alla guerra: la sconfitta militare dei russi, le sanzioni contro Mosca e il sabotaggio interno nella Federazione Russa. A sostenerlo il consigliere del presidente dell'Ucraina Zelensky, Mykhailo Podolyak, in un messaggio su Twitter. "Non c'è bisogno di avere paura del futuro post-Putin. C'è solo un modo per porre fine alla guerra: sconfitte militari della Russia sul campo di battaglia + esaurimento dell'economia russa per le sanzioni + isolamento della Russia sui mercati mondiali + sabotaggio interno nella Federazione Russa = vittoria dell'Ucraina e ripristino della sicurezza globale", ha scritto Podolyak.
- di Redazione Sky TG24

Kiev, colpito il quartier generale di Wagner nel Lugansk

Nella città occupata dai russi di Kadiivka, nella regione di Lugansk, si è verificata un'esplosione in un hotel dove si trovava il quartier generale del gruppo russo Wagner. A sostenerlo è il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergei Gaidai, in un messaggio su Telegram riportato da Ukrinform. "A Kadiivka qualcosa è esploso nel quartier generale del gruppo Wagner", ha scritto Gaidai, secondo il quale le perdite per i mercenari sono molto significative.
- di Redazione Sky TG24

Ucraina, telefonata Zelensky-Erdogan: "Espandere corridoio grano"

"Proseguito il dialogo con il presidente turco Erdogan. L'ho ringraziato per aver accolto i bambini ucraini e fornito centinaia di generatori per le nostre città. Ho notato il sostegno turco all'iniziativa 'grano dall'Ucraina'. Abbiamo anche discusso di ulteriore lavoro e possibile espansione del corridoio del grano". Lo ha detto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo la telefonata con il collega russo Recep Tayyp Erdogan. Il presidente turco aveva parlato oggi in precedenza con il presidente russo Vladimir Putin. 
- di Redazione Sky TG24

Kiev: 300.000 ancora senza elettricità nella regione di Odessa

Circa 300.000 residenti a Odessa non hanno ancora elettricità dopo l'attacco russo alle infrastrutture energetiche di ieri, secondo Maksym Marchenko, capo dell'amministrazione militare regionale di Odessa. Lo riporta Ukrinform. "Su 1,5 milioni di residenti che ieri non avevano elettricità, 300.000 nella regione non hanno elettricità adesso. Ci aspettiamo un miglioramento significativo della situazione domani", ha scritto su Telegram Marchenko. 
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Ucraina, Erdogan a Putin: "Spero crisi sia risolta presto"

Nel colloquio, Putin ed Erdogan hanno discusso dell'accordo sul grano e della Siria, ha riferito una nota del Cremlino citata dalla Tass. "Considerati i risultati dei recenti colloqui del presidente di Gazprom Aleksey Miller a Istanbul, è proseguito lo scambio di opinioni sull'iniziativa della creazione di un hub regionale del gas sul territorio della Turchia", si legge nel comunicato. I leader hanno anche discusso le modalità di attuazione degli accordi di Istanbul del 22 luglio sulla fornitura di grano ucraino dai porti del Mar Nero e sull'esportazione di prodotti agricoli e fertilizzanti russi. "L'accordo è comprensivo, il che richiede la rimozione degli ostacoli per le rispettive forniture dalla Russia per soddisfare le richieste dei Paesi più bisognosi. Vladimir Putin ha esposto le stime essenziali della situazione intorno all'Ucraina", ha osservato il Cremlino. Putin ed Erdogan hanno anche menzionato la questione della Siria, in merito al rispetto delle disposizioni del memorandum d'intesa russo-turco firmato nel 2019. "Le agenzie di difesa e di politica estera dei due Paesi sosterranno stretti legami in questo senso", ha osservato il Cremlino.
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Zelensky sente Erdogan, discusso espansione corridoio grano

Il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky ha discusso con il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan della possibile espansione del corridoio del grano. "Continua il dialogo con il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan. L'ho ringraziato per aver protetto i bambini ucraini e fornito centinaia di generatori per le nostre città. Ho preso atto del sostegno della Turchia all'iniziativa ucraina #GrainfromUkraine. Abbiamo anche discusso di ulteriori lavori e della possibile espansione del corridoio del grano", ha scritto Zelensky in un messaggio su Telegram.
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Ucraina, Cremlino: operazione avviata per inganno accordi Minsk 

E' stata proprio la consapevolezza che l'Occidente stava ingannando Mosca con gli
accordi di Minsk, che per recente ammissione dell'ex cancelliera tedesca Angela Merkel dovevano servire a dare il tempo a Kiev di organizzare la propria difesa, che la Russia ha deciso di avviare quella che continua a chiamare "operazione militare
speciale" in Ucraina. Lo ha dichiarato l'addetto stampa del Cremlino, Dmitry Peskov, commentando le dichiarazioni di Merkel. Alla domanda se Mosca sapesse dell'inganno, Peskov ha risposto affermativamente: "Naturalmente - ha detto - è diventato ovvio con il passare del tempo, e poi ancora, il presidente Putin e
gli altri nostri rappresentanti lo dicevano costantemente, ma tutto questo è stato ignorato dalle altre parti del processo negoziale". Due giorni fa, a Bishkek, lo stesso presidente Vladimir Putin aveva espresso la sua delusione perchè aveva "sempre pensato che la leadership della Repubblica Federale fosse sincera con noi". Al tempo stesso, aveva aggiunto, le dichiarazioni dell'ex cancelliera "dimostrano che abbiamo fatto bene ad avviare l'operazione militare speciale". 
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Ucraina, Peskov: "Occidente non ci ama, ma a noi serve"

I paesi occidentali non amano la Russia, ma tanto alla Russia questo non serve. A dirlo è il portavoce del Cremlino Dmytry Peskov in un programma del canale tv Rossiya 1, secondo quanto riferisce laTass. "Nessuno ci ama e nessuno lo farà. E a noi non serve", ha detto Peskov parlando dell'Occidente. "Alcuni (altri paesi) ci amano e, probabilmente, non nella parte più piccola del mondo", ha proseguito. 
Alla domanda se il rapporto fra Russia e Occidente si stia evolvendo, il portavoce ha risposto che non vi sono cambiamenti ora che è stato raggiunto lo stadio dello scontro. "Non stanno muovendosi. Siamo già arrivati ad una stazione chiamata 'scontro', dobbiamo essere riservati, forti, e sottolineo forti, perché dovremo vivere nell'ambito di questo scontro", ha affermato Peskov.
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Kiev, danni a centrali: costretti a scegliere chi ha luce

La prima priorità è rappresentata dalle infrastrutture critiche e dagli ospedali, la seconda dalle imprese e dalle strutture del complesso militare-industriale, la terza dalle imprese che producono beni e prodotti di importanza critica per il Paese e la quarta dal settore abitativo, ha chiarito Shmyhal. 
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Zelensky e Macron "sincronizzano" posizioni in vista vertice G7

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il presidente francese Emmanuel Macron hanno 'sincronizzato' le loro posizioni in vista del vertice del G7 previsto per la prossima settimana.  "Ho avuto una telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron. Posizioni sincronizzate alla vigilia del vertice online del G7 e della conferenza di sostegno all'Ucraina a Parigi", ha scritto Zelensky su Telegram, citato da Ukinform. I leader hanno anche discusso dell'attuazione della formula di pace in dieci fasi, della cooperazione in materia di difesa e stabilità energetica dell'Ucraina.      
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Cremlino, call Putin-Erdogan su energia, grano e Siria

Durante il colloquio telefonico di oggi fra il presidente russo Vladimir Putin e il suo omologo turco Recep Tayiip Erdogan sono state affrontate diverse questioni. Come riferisce il servizio stampa del Cremlino, si è parlato in particolare di progetti congiunti nel settore dell'energia, accordo sul grano, situazione in Ucraina e in Siria. "L'espansione dell'interazione bilaterale in molti settori è stata discussa in dettaglio. In particolare, è stato rilevato un aumento record degli scambi commerciali - secondo il Cremlino - E' stata sottolineata la particolare importanza dei progetti energetici congiunti, soprattutto nel settore del gas. Le parti hanno continuato a scambiarsi opinioni sull'iniziativa di creare un hub regionale del gas in Turchia, alla luce dei recenti colloqui di Alexei Miller, amministratore delegato di Gazprom, a Istanbul". Quanto all'accordo di Istanbul dello scorso 22 luglio, "ha una natura globale, che richiede l'eliminazione degli ostacoli alle forniture dalla Russia per soddisfare le richieste dei Paesi che ne hanno più bisogno". Ancora, "Vladimir Putin ha condiviso le sue valutazioni di principio sulla situazione dell'Ucraina". Infine, i due leader hanno parlato della Siria nel contesto del rispetto delle disposizioni del memorandum d'intesa russo-turco firmato a Sochi nel 2019. "Le agenzie di difesa e di politica estera dei due Paesi manterranno stretti contatti in quest'ottica", conclude il resoconto del colloquio. 
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Erdogan a Putin, "imperativo" Mosca elimini curdi da Nord Siria

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha detto al capo del Cremlino Vladimir Putin di ritenere "imperativo" che Mosca "elimini" le forze curde dal Nord della Siria. "E' importante liberare i (combattenti curdi) dal confine fino a una profondità di almeno 30 chilometri", si legge nella nota diffusa dal suo ufficio dopo il colloquio tra i due leader. Erdogan ha minacciato di lanciare una nuova incursione nel nord della Siria per avere la meglio sulle forze curde che lui ritiene responsabili dell'attentato che, a novembre, ha ucciso sei persone a Istanbul. L'accordo del 2019 tra Mosca e Ankara pose fine a un'altra offensiva di terra turca e istituì una "zona sicura" di 30 chilometri per proteggere la Turchia dagli attacchi transfrontalieri perpetrati dal territorio siriano. Ora Erdogan accusa la Russia, strenuo alleato del regime di Bashar al-Assad di non aver rispettato l'accordo; e Erdogan nel colloquio avuto con Putin gli ha detto che l'eliminazione dei curdi -alcuni dei quali combatterono a fianco degli Usa contro l'Isis- "è una priorità", come si legge nella nota della presidenza turca. 
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