La legge, risalente all’epoca coloniale, criminalizzava l’omosessualità maschile. Ma il Parlamento locale, contestualmente, ha anche deciso di modificare la Costituzione per vietare il matrimonio tra due persone dello stesso sesso
Il Parlamento di Singapore ha deciso di abrogare una legge, risalente all’epoca coloniale, che criminalizzava l’omosessualità maschile. Ma, allo stesso tempo, ha anche deciso di modificare la Costituzione per vietare il matrimonio tra due persone dello stesso sesso.
Le battaglie degli attivisti della comunità Lgbtq+
La legge presa in esame, la sezione 377A del codice penale, risalente all'epoca della colonizzazione britannica, contemplava una pena massima di due anni di carcere anche se, di fatto, a Singapore non è stata più applicata. L'abrogazione decisa dal Parlamento locale, comunque, rappresenta il punto finale di un tortuoso iter giuridico-legale e di battaglie portate avanti dagli attivisti Lgbtq+ che in diverse occasioni avevano tentato di far modificare questa legge. Proprio a febbraio, un collegio di giudici ne aveva decretato il valore simbolico e stabilito che non poteva più essere messa in atto. L’abrogazione formale da parte del Parlamento è stata giudicata dalla comunità Lgbtq+ come la “nascita di un nuovo capitolo” per cui Singapore ha “finalmente abolito una legge arcaica”.
Per alcuni una vittoria a metà
Il ministro della Giustizia, K. Shanmugam, ha riconosciuto dopo la decisione che la revoca della legge rappresenta “la cosa giusta da fare, poiché rapporti sessuali consenzienti tra uomini non possono più essere considerati un crimine”. Ma c’è chi giudica il provvedimento solamente una vittoria parziale, poichè contestualmente è stata modificata la Costituzione nazionale, con la segnalazione che prevede che “un matrimonio può solo essere l'unione di un uomo e di una donna”. E chiudendo, sostanzialmente, la strada al matrimonio per le coppie omosessuali. Masagos Zulkifi, ministro per gli Affari sociali e la Famiglia di Singapore, ha riferito che la “definizione tradizionale della famiglia deve rimanere lo zoccolo duro della nostra società", sottolineando come “qualsiasi celebrazione di unione tra persone dello stesso sesso sia contraria alla legge”.