Secondo gli esperti l’emergenza potrebbe non riguardare solo Singapore, dove i casi sono stati già più di 11.000 e dove il clima tropicale è un terreno fertile per le zanzare Aedes che portano il virus, ma anche il resto del mondo. Questo, ha segnalato la Cnn, perché i cambiamenti climatici a livello globale possono rendere probabile che focolai come quello rilevato nella città-stato del sud-est asiatico diventino più comuni già nei prossimi anni
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Singapore sta affrontando un’emergenza di febbre dengue, malattia di origine virale causata da quattro virus molto simili e trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare (Aedes) che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. La città-stato del sud-est asiatico, come ha segnalato la Cnn, ha infatti già superato gli 11.000 casi, ben oltre i 5.258 segnalati nel 2021, e questo prima del 1° giugno, periodo dell’anno in cui tradizionalmente inizia la stagione di punta della dengue. Tra le spiegazioni possibili fornite dagli esperti, quella relativa al cambiamento climatico, con le temperature estremamente calde di quest'estate che potrebbero anche permettere alle zanzare Aedes di proliferare ancora. Consentendo al virus di arrivare anche in altre parti del mondo.
La situazione a Singapore
Desmond Tan, ministro degli Affari interni di Singapore, ha ammesso il drastico aumento dei casi in confronto con il 2021. “Si tratta di una fase delicata, dobbiamo ancora capire come affrontarla. I casi stanno decisamente aumentando in modo rapido”, ha riferito, a margine di un'ispezione. Nel Paese del sud-est asiatico, infatti, dove la dengue è endemica da decenni, “alla data del 28 maggio 2022, erano stati segnalati circa 11.670 casi di dengue e circa il 10% di questi casi hanno richiesto il ricovero in ospedale”, ha detto proprio alla Cnn un portavoce del Ministero della Salute di Singapore. Segnalando però che i ricoveri nei reparti di emergenza ospedalieri sono rimasti, per ora, ad “un livello gestibile”. Ma con l'alta stagione appena iniziata, i medici affermano che esiste la possibilità che quest'anno si possa stabilire il record per il numero di casi.
Il ruolo del cambiamento climatico
Intanto, gli esperti hanno avvertito che l’emergenza potrebbe non riguardare solo Singapore, il cui clima tropicale è un terreno fertile e naturale per le zanzare Aedes che portano il virus, ma come detto anche per il resto del mondo. Questo, riporta ancora la Cnn, perché i cambiamenti climatici a livello globale possono rendere probabile che focolai come quello rilevato a Singapore diventino più comuni e diffusi già nei prossimi anni. Senza dimenticare che la dengue provoca sintomi simil-influenzali come febbre alta, forti mal di testa e dolori muscolari. Mentre in casi estremi possono verificarsi sanguinamento, difficoltà respiratorie, insufficienze multiorgano e persino la morte. L'epidemia a Singapore, è stato spiegato, si è aggravata anche a causa dalle recenti condizioni meteorologiche estreme e questa emergenza potrebbe essere un presagio di ciò che accadrà altrove, dal momento che sempre più Paesi stanno sperimentando periodi di caldo prolungati e rovesci temporaleschi che aiutano a diffondere sia le zanzare e sia il virus, hanno spiegato gli studiosi. “La malattia è ora endemica in più di 100 Paesi”, aveva invece segnalato l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) in un rapporto globale sulla dengue, prodotto nel gennaio 2022, in cui si era osservato come i casi siano aumentati di “30 volte negli ultimi 50 anni”. Tra l’altro, avevano riferito ancora dall’Oms, “non solo il numero di casi sta aumentando man mano che la malattia si diffonde in nuove aree del mondo, ma si stanno verificando anche focolai esplosivi”.