
Guerra in Ucraina, come potrebbe cambiare la strategia russa con l'arrivo del freddo
Secondo il generale Giorgio Battisti, intervistato da Fanpage, le piogge potrebbero rendere le strade difficili da percorrere per i mezzi ruotati. I russi potrebbero ritirarsi o rimanere e consolidarsi sulla sponda occidentale del fiume Dnipro

Con l’arrivo della pioggia e del freddo in Ucraina, la strategia militare deve cambiare per adattarsi alle nuove condizioni meteo e del terreno. Per esempio, i rovesci renderanno le strade fangose e difficilmente percorribili per i mezzi ruotati. Fanpage ha intervistato il generale Giorgio Battisti, analista militare e già comandante del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO in Italia per capire cosa potrebbe succedere nel conflitto
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Secondo Battisti, non è ancora chiaro se, con l’arrivo dell’inverno, “i russi intendono ritirarsi sulla sponda orientale del fiume Dnipro oppure rimanere e consolidarsi sulla sponda occidentale e accettare il combattimento casa per casa”. Di certo c’è che l’Occidente ha fornito all’Ucraina mezzi ruotati, compresi i pezzi di artiglieria, che hanno difficoltà a percorrere strade fangose e questo ha portato a rallentamenti nelle operazioni
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Il generale ipotizza che se i russi, dal punto di vista militare e strategico, lasciassero Kherson e cedessero la sponda destra, potrebbero avere grossi problemi a riprendere l’offensiva in primavera. Anche se gli ucraini esercitano sempre una spinta su Kherson, i russi si sarebbero ormai assestati con rinforzi sul territorio e possono usufruire anche di attacchi da lontano con droni kamikaze che possono colpire l’artiglieria nemica
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Per Battisti, Mosca non sarebbe intenzionata a lasciare Kherson. “Putin potrebbe imporlo anche se al momento nulla è escluso - ha detto - visto che il nuovo generale russo ha confermato che la situazione è difficile come se volesse mettere le mani avanti per una eventuale ritirata dalla città. Kherson del resto è un po’ la porta di Crimea, che non è solo un simbolo ma la porta dove passano le condotte idriche”
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Nei prossimi mesi, quindi, si potrebbe presupporre che il fronte e le operazioni si stabilizzeranno, anche a causa delle temperature che scendono a meno trenta gradi, nonostante quest’anno si preveda un inverno meno freddo. “Vivere per mesi in queste trincee - ha spiegato Battisti - non sarà facile, quindi tutto sarà rallentato almeno fino a fine gennaio quando il terreno gelato permetterà ai carri e mezzi di muoversi di nuovo agevolmente”

Potrebbero esserci delle azioni sfruttando proprio la sorpresa e probabilmente le uniche operazioni belliche saranno proprio verso Kherson da parte ucraina e nel Donbass su Bakhmut da parte dei russi che cercano di prendere un importante nodo strategico e dove hanno schierato le loro truppe migliori

Ma gli occhi sono puntati anche sulle elezioni di Midterm negli Usa che potrebbero far cambiare la strategia sia degli ucraini che dei russi dato che, finora, gli Stati Uniti sono il principale fornitore di armi a Kiev. Con un esito a favore dei repubblicani, gli aiuti all’Ucraina da parte degli Usa potrebbero essere diversi dagli attuali
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