
Dimissioni Draghi: le reazioni internazionali, dalla Russia di Putin alla Francia
Arrivano le prime valutazione della politica mondiale alla decisione del presidente del Consiglio. Anche la stampa estera segue gli esiti della nuova fase di crisi, sottolineando preoccupazioni per il Paese ma anche per l'Europa

Non si sono fatte attendere le reazioni della politica internazionale e della stampa estera sulla crisi di governo italiana e sulla fine del governo Draghi
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"Sinceramente grato a Mario Draghi per l'incrollabile sostegno all'Ucraina nel combattere contro l'aggressione russa e difendere i comuni valori europei, la democrazia e la libertà", scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Continueremo a lavorare per sviluppare la cooperazione tra Ucraina e Italia, sono convinto che il sostegno attivo dell'Italia al popolo ucraino continuerà"
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"Un grande uomo di Stato italiano", "un partner affidabile", "un amico della Francia". Così il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron, in un comunicato ufficiale, ha reso omaggio a Draghi e al "suo impegno senza soste per riformare il suo Paese". Secondo il capo dell'Eliseo, il lavoro portato a termine da Draghi "rappresenta una base molto solida, sulla quale l'Italia si potrà appoggiare nei mesi e negli anni prossimi"
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“La Russia non sosterrà alcun partito nelle elezioni in Italia, come invece fanno Usa e Paesi Ue dichiarandosi a favore di una o l'altra forza politica in occasione di consultazioni in altri Stati”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova. “Per noi in Italia è vantaggioso sviluppare la cooperazione. Ma chi, come e quando arriva al potere in Italia, è affare degli italiani"
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Netto il giudizio dell’Economist. “Il probabile esito delle dimissioni di Mario Draghi”, e cioè le elezioni politiche anticipate, “difficilmente potrebbe arrivare in un momento meno opportuno tra almeno tre crisi interconnesse: l'invasione dell'Ucraina, l'energia e l'inflazione”
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“A causa delle lunghe procedure necessarie per eleggere e insediare un nuovo governo in Italia, il processo decisionale nella terza economia più grande dell'Ue sarà paralizzato almeno fino alla fine di ottobre”, scrive il settimanale britannico che definisce Draghi un premier riformista. “Ciò, a sua volta, metterà a rischio la capacità del Parlamento di approvare il bilancio per il 2023 nei tempi previsti”, destando preoccupazioni anche per l’Europa
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Anche i giornali francesi dedicano ampio spazio alla crisi di governo, commentando quanto successo nella giornata di mercoledì 20 luglio, quindi il mancato voto di fiducia da parte di Lega, Forza Italia e Movimento 5 Stelle. “La destra e il M5S fanno cadere Mario Draghi”, titola in prima pagina Le Figaro, quotidiano conservatore della Francia. “Tre partiti appartenenti alla coalizione di Draghi hanno rifiutato di votare la fiducia al premier, ieri al Senato italiano, conducendo di fatto alla fine del suo governo di unità nazionale”

“Draghi sfiduciato dai suoi alleati”, scrive in prima pagina Les Echos, il quotidiano economico di Parigi. Ouest-France parla di “Europa in apnea”: "Il premier italiano - si legge sul giornale tra i più letti di Francia - è stato scaricato, ieri sera, da tre partiti della sua coalizione. Il crollo del suo governo non augurerebbe nulla di buono per l'Unione europea”. E aggiunge che “a Madrid, Parigi e Berlino si teme una crisi politica che affosserebbe la zona euro ed invierebbe un messaggio di disunione alla Russia”

La crisi del governo italiano continua a essere presente anche sulle prime pagine dei giornali tedeschi cartacei di oggi. Frankfurter Allgemeine Zeitung titola: “Il perdente è l'Italia"

Secondo il New York Times il governo Draghi, che ha “restituito influenza e credibilità” all'Italia, porta il Paese verso una “nuova stagione di caos politico” in un “colpo pungente per l'Italia e l'Europa”

Il Wall Street Journal parla di uno sconvolgimento politico che “arriva in un momento cruciale per l'Italia, che come il resto d'Europa sta affrontando l'aumento dell'inflazione e altri effetti della guerra in Ucraina”

Nella sua edizione online El Pais, scrive: “Il Parlamento italiano, un animale selvaggio e autodistruttivo, ha consumato mercoledì la sua ultima operazione letale e ha liquidato la legislatura obbligando il primo ministro, Mario Draghi, a dimettersi. Il violento evento ha molti genitori. Ma sono stati i partiti della destra, Forza Italia e la Lega, quelli che hanno inferto il colpo di grazia all'esecutivo di cui erano parte”