Da Abe ai Kennedy, quando le vittime di attacchi e attentati sono i politici
L’ex premier giapponese è morto per le ferite causate da alcuni colpi di arma da fuoco sparati durante un evento elettorale a Nara. Dagli omicidi di John e Robert Kennedy, al volto insaguinato di Berlusconi e l'accoltellamento di Jo Cox: non è la prima volta che un politico viene aggredito, con conseguenze anche fatali
L’ex premier giapponese Shinzo Abe – alla guida del governo tra il 2006 e il 2007 e tra il 2012 e il 2020 – è morto dopo essere stato raggiunto da colpi di arma da fuoco durante un evento elettorale a Nara, Giappone centrale. Dagli omicidi dei fratelli Kennedy all’attacco del 2009 a Silvio Berlusconi, non è la prima volta che un politico viene aggredito, con conseguenze anche gravi o fatali
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IN GIAPPONE - Rimanendo in Giappone, nel 1992 un estremista di destra sparò a Kamemaru Shin, ai tempi vicepresidente del partito democratico, senza riuscire però a colpirlo. Due anni dopo fu il premier Hosokawa Morihiro (in foto, nel 2014) a finire nel mirino di un’arma da fuoco impugnata sempre da estremisti di destra, anche lui senza essere raggiunto dagli spari. Non fu così fortunato il sindaco della città di Nagasaki, Iccho Ito: nel 2007 fu ucciso durante un attentato organizzato da una banda criminale
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L’OMICIDIO DI JOHN KENNEDY – Il 22 novembre 1963, l’attentato che sconvolse l’America. Erano circa le 12:30, ora locale, quando a Dallas fu ucciso il 35esimo presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy
Shinzo Abe, chi è l'ex primo ministro colpito durante un comizio
Kennedy si trovava nella limousine presidenziale insieme alla moglie Jacqueline Bouvier, al governatore del Texas John Connally e a sua moglie Nellie. Il corteo presidenziale aveva appena raggiunto Dealey Plaza, nordest della città, quando fu colpito alla testa da un colpo di fucile. La ferita si rivelò fatale. A sparare era stato Lee Harvey Oswald (in foto), ex marine, che pochi giorni dopo fu a sua volta ucciso mentre si trovava nei sotterranei della polizia di Dallas
Liberato l'assassino di Robert Kennedy
L'OMICIDIO DI ROBERT KENNEDY - Solo cinque anni dopo, anche Robert Kennedy - fratello di John - fu ucciso a colpi di arma da fuoco. Era il 5 giugno 1968 e il senatore, impegnato in campagna elettorale per le presidenziali, aveva convocato un incontro con i propri sostenitori all'Hotel Ambassador di Los Angeles. Fu colpito mentre andava verso la cucina dell'albergo. A ucciderlo Sirhan Sirhan, criminale di origine palestinese
Oliver Stone: "Kennedy ucciso perché uomo di pace"
Le immagini del Cavaliere insanguinato, mentre tenta di raggiungere la sua auto accerchiato dalla folla di sostenitori, fanno il giro del mondo. L’aggressore è Massimo Tartaglia, giudicato incapace di intendere e di volere dai giudici milanesi e uscito dalla libertà vigilata nel 2016
L'OMICIDIO DI DAVID AMESS - Nel 2021 il deputato conservatore inglese Sir David Amess si trovava nella Belfairs Methodist Church di Leigh-on-Sea quando il 25enne Ali Harbi Ali, già noto all’antiterrorismo, lo accoltella più volte, uccidendolo
L’OMICIDIO JO COX – Il 16 giugno 2016 la deputata laburista britannica Jo Cox – fortemente europeista – stava per iniziare un comizio elettorale nei pressi di Leeds. La raggiunge un uomo, Thomas Mair, vicino ad ambienti neonazisti inglesi. I tre colpi di arma da fuoco e le diverse coltellate che la feriscono non le lasciano scampo
L’ATTACCO A STEPHEN TIMMS – Prima dell’omicidio Cox, l’ultimo attentato a un politico di alto profilo a sconvolgere il regno di Elisabetta era stato quello al parlamentare, sempre laburista, Stephen Timms. Era il 14 maggio 2010 e Timms si trovava nel quartiere di Beckton, East London, per incontrare faccia a faccia i residenti. Tra i partecipanti c’è anche Roshonara Choudhry, 21 anni, islamista radicale. Lo colpisce due volte nello stomaco con un coltello da cucina. In seguito, dirà di aver tentato di uccidere Timms per il suo supporto alla guerra in Iraq
