
Guerra Ucraina, Usa valutano l’invio di forze speciali all’ambasciata di Kiev: chi sono
Il portavoce del dipartimento della Difesa, John Kirby, ha confermato al "Washington Post" quanto anticipato dal "Wall Street Journal": il Pentagono e il dipartimento di Stato potrebbero decidere di mandare le Special operation forces a protezione della sede diplomatica. Un’ipotesi che non è ancora però stata sottoposta al presidente Biden e che significherebbe l’ingresso di truppe americane in territorio ucraino, uno scenario finora escluso dal numero uno della Casa Bianca

Il Pentagono e il dipartimento di Stato americano stanno valutando la possibilità di inviare forze speciali a protezione dell'ambasciata Usa a Kiev. Lo ha riferito il portavoce del dipartimento della Difesa, John Kirby, al Washington Post confermando le anticipazioni del Wall Street Journal
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"Stiamo esaminando le condizioni di sicurezza" della sede diplomatica in Ucraina "ma non è stata presa nessuna decisione", ha sottolineato Kirby (nella foto)
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La proposta non è ancora stata presentata al presidente americano Joe Biden (nella foto), sottolineano le fonti del Wall Street Journal
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"Sono decisioni che deve prendere il presidente, ma ancora nessun piano è stato delineato né presentato al segretario alla Difesa", ha detto anche il capo dello stato maggiore congiunto Usa, Mark Milley, in conferenza stampa con il capo del Pentagono, Lloyd Austin (nella foto)
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Le Special operation forces (Sof) che gli Usa potrebbero inviare a protezione dell'ambasciata americana a Kiev sono un gruppo delle forze armate addestrato appositamente per operazioni complesse e a rischio, di cui fanno parte anche i più noti Navy Seals che hanno trovato e ucciso Osama bin Laden

Vengono impiegate in diversi tipi di missioni "dalla battaglia all'anti-terrorismo al salvataggio di ostaggio ad operazioni umanitarie”, si legge sui siti specializzati

In particolare questo tipo di forze “sono appositamente addestrate ed equipaggiate per utilizzare tecniche non convenzionali", in piccoli gruppi e sfruttando "la velocità e il coordinamento"

Di solito le ambasciate americane nel mondo sono protette dai Marines, ma nel caso dell'ambasciata a Kiev con un quadro della sicurezza incerto e in continua evoluzione il Pentagono ritiene che non sia la soluzione migliore. (Nella foto un'esercitazione delle forze speciali Usa)

Il decennio 2003-2012 ha visto il dipartimento della Difesa americano fare affidamento sulle forze speciali a livelli senza precedenti, nell'ambito della Guerra Globale al terrorismo culminata con l'uccisione del leader di Al Qaida nel 2011 ad Abbottabad, in Pakistan

Finanziare le operazioni speciali è costato caro in questi anni alle amministrazioni che si sono succedute: il budget è passato da 2,3 miliardi di dollari nel 2001 a 10,5 miliardi di dollari nel 2012. (Nella foto un'esercitazione delle forze speciali Usa)