
Guerra in Ucraina, l'acciaieria Azovstal e Mariupol distrutte dalle bombe. FOTO
Il presidente Zelensky e il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres hanno parlato della zona di guerra intorno all'impianto siderurgico come di "un inferno". Ciò nonostante, l'evacuazione è proseguita e sabato 7 maggio Kiev ha fatto sapere che tutte le donne, i bambini e gli anziani sono stati portati via

Con l'intensificarsi del conflitto a Mariupol, tanti civili avevano scelto di rifugiarsi nell’acciaieria Azovstal per sfuggire ai bombardamenti russi. Col passare del tempo, le loro condizioni sono diventate sempre più dure

Sia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres hanno definito la zona dell’impianto “un inferno” (in foto, un fermo immagine di un video rilasciato dal battaglione Azov che mostra alcuni bombardamenti sull'acciaieria)
Guerra in Ucraina, lo speciale di Sky TG24
"Immaginate l’inferno: più di due mesi di continui bombardamenti e morte costante nelle vicinanze”, ha detto Zelensky parlando del grande impianto siderurgico di Mariupol (in foto, un'immagine dei bombardamenti diffusa sul canale Telegram del Ministero dell'Interno della Repubblica popolare di Donetsk)
Ucraina, le immagini simbolo del conflitto
Adesso, per alcuni, l'inferno sarebbe finito. Sabato 7 maggio le autorità ucraine hanno fatto sapere che tutti i bambini, le donne e gli anziani sono stati evacuati
Russia: "Impossibili celebrazioni il 9 maggio a Mariupol"
Il 6 maggio Myhailo Vershynin, uno dei soldati ucraini che sta difendendo Azovstal, aveva detto alla Bbc che “dopo un pesante bombardamento sono morti due civili, con circa dieci feriti” (in foto, civili evacuati dall'acciaieria e diretti a Zaporizhzhia)
Cos'è la Novorossia e perché se ne parla
Vershynin aveva parlato di una situazione in peggioramento: “Non abbiamo informazioni su quanti civili sono stati uccisi perché non riusciamo ad uscire e raggiungere i bunker in cui si trovano"

"Il nemico – aveva detto il battaglione Azov- continua a violare tutti gli accordi e a non attenersi alle garanzie di sicurezza per l'evacuazione dei civili” (in foto, il cartello con scritto "Salvate Mariupol" portato da una bambina a una manifestazione a Kiev)

Anche le Nazioni Unite hanno lavorato per favorire l’evacuazione dei civili dall’acciaieria. Insieme al Comitato internazionale della Croce Rossa avrebbero aiutato quasi 500 ucraini a fuggire in due operazioni portate avanti la scorsa settimana (in foto, un'immagine dell'acciaieria diffusa dal battaglione Azov)

Zelensky, in videconferenza con la Chatham House di Londra, noto think-tank inglese, aveva definito l’assedio di Azovstal “una tortura” portata avanti con il tentativo di prendere “per fame” i soldati e i civili ucraini

La strategia, aveva proseguito Zelensky, è frutto "dell'atteggiamento bestiale" dei militari russi, alimentato da decenni di "odio" e di "propaganda anti-ucraina”. La conquista della città di Mariupol e la caduta dell'acciaieria, ha affermato il Ministero della Difesa britannico nell'ultimo aggiornamento dell'intelligence, sarebbero legati "al desiderio di Putin di avere un successo simbolico in Ucraina" (in foto, Mariupol)

L'importanza della conquista di Azovstal e della completa cattura di Mariupol, afferma sempre la Difesa britannica, sarebbe legata alla volontà del Cremlino di mettere a segno il primo vero successo della campagna militare in Ucraina entro il prossimo 9 maggio, per la ricorrenza del "Giorno della vittoria"

La vittoria che si celebra il 9 maggio è quella contro le truppe naziste del 1945