Putin: "Pagamenti gas in rubli o contratti interrotti". Francia e Germania: pronti a stop

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Il presidente russo ha firmato un decreto sulle regole del commercio con i cosiddetti Paesi ostili che entrerà in vigore da aprile e ha esortato gli Stati occidentali ad aprire conti nelle banche della Federazione per pagare con la valuta russa. Il cancellare tedesco Scholz: "Pagheremo in euro". Poi sente Draghi. Germania e Francia si preparano a taglio delle forniture. Biden: "Non permetteremo a Putin di usare energia come arma". Cingolani: "Attività avanti anche con stop Russia"

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Il presidente russo, Vladimir Putin, ha firmato il decreto presidenziale sulle regole del commercio di gas naturale russo con i cosiddetti Paesi ostili per il pagamento in rubli. Lo ha comunicato lo stesso leader russo, aggiungendo che entrerà in vigore da aprile. Il capo del Cremlino ha anche affermato che "gli Usa cercano di risolvere i propri problemi a scapito altrui. I loro errori in campo economico cercano di scaricarli su di noi. Cercano di spingere l'Europa ad acquistare il gas americano, che è più caro", rispetto a quello russo. Per il capo del Cremlino "la guerra economica contro la Russia è iniziata non con la guerra ma era stata già decisa da molti anni" (GUERRA IN UCRAINA, il Liveblog - lo Speciale - Il racconto degli inviati di Sky TG24).

"Sanzioni pensate da tempo per indebolirci"

"Le sanzioni illegittime - ha spiegato Putin - sono state introdotte ormai da molti anni per indebolire il potenziale produttivo e finanziario del nostro Paese, sono sanzioni preparate precedentemente e che sarebbero state introdotte in ogni caso, sono sanzioni che minano la nostra libertà". Per il presidente russo "gli Stati Uniti cercano di incolpare noi per i loro errori di politica economica, sono sempre alla ricerca di qualcuno da incolpare, è abbastanza ovvio, lo vediamo".

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Putin: "Senza pagamento in rubli contratti interrotti". Ma ci saranno eccezioni

Il presidente russo ha poi sottolineato che il pagamento del gas in rubli è un passo verso la sovranità finanziaria della Russia e che "i Paesi occidentali dovranno aprire un conto in rubli presso le banche russe per pagare il gas" con la valuta russa." Se i pagamenti non avverranno in rubli i contratti esistenti saranno interrotti - ha specificato Putin - nessuno ci vende niente gratis, e noi nemmeno faremo opere di carità. Ciò significa che i contratti esistenti, in caso di mancato pagamento del gas in rubli, saranno interrotti".  Tuttavia il decreto, secondo quanto riferito da Tass, prevede la possibilità che alcuni pagamenti non siano effettuati nella valuta di Mosca. I casi in cui sarà autorizzato il pagamento non in rubli saranno individuati dalla commissione governativa che vigila sugli investimenti stranieri. In ogni caso, le nuove norme - secondo riferito da fonti russe - dovrebbero entrare in vigore da metà aprile o da maggio.

 

 

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Scholz: "Gas si paga in euro". E sente Draghi

Non sono tardate le reazioni dei leader europei alle dichiarazioni del Cremlino. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha detto: "Abbiamo guardato i contratti, c'è scritto che si paga in euro. E ho chiarito nella telefonata che rimarrà così. Le imprese potranno pagare, vorranno pagare e pagheranno in euro". Scholz ha poi sentito Draghi, concordando sull'importanza di mantenere un approccio unitario a livello europeo. Netta anche la posizione del presidente degli Stati Uniti Biden: "Non permetteremo a Putin di usare le risorse energetiche della Russia come un'arma", ha detto il capo della Casa Bianca. E in Italia il ministro Cingolani rassicura: "Al momento le riserve italiane di gas consentono comunque di mandare avanti le attività del paese anche in caso di brusche  ed improbabili interruzioni delle forniture russe".

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Poco prima,durante una conferenza stampa a Berlino, il ministro dell'Economia francese, Bruno La Maire, e quello tedesco, Robert Habeck, hanno sottolineato invece che non accetteranno "in alcun modo di pagare il gas in altre divise rispetto a quelle sancite dai contratti". I governi di Francia e Germania, hanno detto, "si coordineranno in modo stretto e quotidiano" per reagire all'aumento dei prezzi e allo shock energetico e si dicono pronte nel caso in cui la Russia blocchi le forniture di gas: "Potrebbe esserci una situazione in cui domani, in circostanze particolari, non ci sarà più il gas russo. Sta a noi preparare questi scenari e ci stiamo preparando", hanno precisato. "Siamo determinati a proteggere le imprese e i bilanci privati", ha spiegato La Maire.

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