Secondo l'Onu, il numero accertato di civili uccisi dall'inizio dell'invasione ha superato la soglia dei mille. Sono ormai 3,7 milioni (su una popolazione di 44 milioni) le persone fuggite dall'Ucraina. L'Onu ha adottato la risoluzione proposta dagli occidentali sull'Ucraina: astenuta la Cina. L'esercito russo continua a colpire le città con missili e bombe al fosforo. Gli occupanti hanno distrutto un ponte sul fiume Desna, una rotta vitale tra Chernihiv e Kiev per portare aiuti umanitari
Premier australiano: "Presenza Putin a G20 si allontana"
Un mese di guerra Russia-Ucraina, le immagini simbolo del conflitto. FOTO
Dal convoglio russo alle porte di Kiev agli uomini che salutano le proprie famiglie alla stazione dei treni, non sapendo se e quando le rivedranno. Dal bombardamento di Piazza della Libertà a Kharkiv ai civili che aspettano di essere evacuati nei pressi di un ponte distrutto. Ci sono alcuni scatti che più di altri ci aiutano a capire la portata del conflitto in corso. GUARDA
Irpin quasi riconquistata, Mariupol assediata: cosa succede
Continuano i bombardamenti sulla capitale Kiev, ma la resistenza avrebbe ripreso quasi interamente anche il controllo di Makariv. A Chernihiv i russi hanno bombardato il ponte sul fiume Desna, cruciale per gli aiuti umanitari e l’evacuazione dei civili. Quasi completamente accerchiate Kharkiv e Sumy, a Kherson stanno finendo le scorte di cibo e medicine. LA SITUAZIONE SUL CAMPO
Un mese di guerra in Ucraina, le tappe del conflitto
Il 21 febbraio il presidente russo Putin riconosce l'indipendenza delle regioni separatiste del Donbass. Tre giorni dopo, il 24 febbraio, le truppe di Mosca invadono l'Ucraina. Milioni di profughi, città rase al suolo, negoziati che procedono a stento e sanzioni alla Russia: cosa è successo in questo primo mese di conflitto. LA FOTOGALLERY
Tornano a suonare le sirene anti-aereo a Odessa
Dopo una nottata abbastanza tranquilla è scattato un lungo allarme anti-aereo a Odessa questa mattina. Le sirene hanno cominciato a suonare attorno alle 6.30 ora locale (le 5:30 in Italia). Il coprifuoco notturno è terminato alle 6 ma le strade di Odessa sono comunque ancora deserte.
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Solo la Cina con la Russia all'Onu su risoluzione
La Cina si schiera con la Russia all'Onu. La risoluzione elaborata da Mosca sulla situazione umanitaria in Ucraina e bocciata in Consiglio di Sicurezza ha infatti ottenuto un unico voto a favore, quello di Pechino, a fronte di 13 astensioni. Pur parlando della situazione umanitaria in Ucraina, il testo non faceva alcun riferimento all'invasione dell'Ucraina da parte Russia e al ruolo di Mosca nella crisi. La Russia "sta cercando di usare il Consiglio per coprire le sue azioni", ha detto l'ambasciatrice americana all'Onu, Linda Thomas-Greenfield. "Alla Russia non interessa il deterioramento delle condizioni umanitaria", ha aggiunto.
Gb: avanzata russa su Kiev in forte difficoltà
Ucraina, distrutto ponte chiave di collegamento con Kiev
Le forze russe hanno distrutto un ponte chiave sul fiume Desna, interrompendo una rotta vitale tra la città settentrionale di Chernihiv e Kiev: lo riporta la Bbc, che cita funzionari ucraini. Il ponte, ha sottolineato il difensore civico ucraino per i diritti umani Lyudmyla Denisov, veniva utilizzato per portare aiuti umanitari alla capitale ed evacuare i civili. Il capo dell'amministrazione regionale, Viacheslav Chaus, ha affermato in una dichiarazione video che gli aiuti verranno comunque consegnati e un nuovo ponte verra' costruito "dopo la nostra vittoria".
Generale russo a funzionari Usa: "Situazione tragica"
La situazione in Ucraina è "tragica e sono molto depresso al riguardo": lo ha detto il generale russo Yevgen Ilyin a due funzionari della difesa Usa nel corso di un incontro avvenuto la scorsa settimana al ministero delle Difesa russo di Mosca. Lo riporta la Cnn, secondo cui Ilyin ha rotto la consuetudine e invece di far riferimento al suo discorso scritto ha parlato a braccio.
Google: "Accesso alle News limitato in Russia"
Agente Servizi russo: aumenta rischio golpe contro Putin
Il rischio di un golpe contro il presidente Vladimir Putin da parte del servizio di sicurezza federale russo (Fsb) cresce con il perdurare della guerra in Ucraina: è quanto emerge da alcune lettere scritte da un anonimo agente dell'intelligence di Mosca all'attivista in esilio e fondatore del progetto gulagu.net, Vladimir Osechkin, e successivamente pubblicate online.
Pentagono: russi hanno respinto ogni contatto
Ripetuti tentativi dei vertici militari americani di stabilire un contatto con gli omologhi russi sono falliti per la volontà dei generali del Cremlino di non rispondere. Lo riporta il Washington Post, che cita il portavoce del Pentagono, John Kirby. Dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, il capo del Pentagono Lloyd Austin e il capo di Stato maggiore dell'esercito, generale Mark Milley, hanno tentato inutilmente di parlare con il ministro alla Difesa russo Sergei Shoigu e il generale Valery Gerasimov. I russi, riporta il quotidiano americano, "hanno finora declinato ogni contatto". Mosca e Washington continuano a mantenere in piedi una linea di comunicazione, ma al momento non è stata utilizzata.