
Guerra in Ucraina, dalle bombe a grappolo alle termobariche: le armi usate dalla Russia
L’arsenale bellico in dotazione alle truppe russe in questo conflitto è ampio e va da dispositivi tradizionali - carri armati e droni - a tecniche ritenute "scorrette", perché violazioni del diritto internazionale. Dalle bombe a vuoto ai dardi anti-radar: ecco cosa Mosca sta utilizzando in battaglia

Droni, missili termobarici e bombe a grappolo. Sullo sfondo, le accuse di avere pronte armi chimiche. L’arsenale militare utilizzato da Mosca nel conflitto in Ucraina è ampio e va da strumenti più tradizionali a tecniche ritenute scorrette persino in guerra, di cui il Cremlino starebbe facendo uso per riuscire a imporsi in un conflitto che non è riuscito a risolvere nei brevi tempi che aveva previsto
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ARMI CONVENZIONALI - Tra l’arsenale utilizzato dalla Russia, per quanto riguarda l’assetto aereo, ci sono vari modelli di cacciabombardieri (Su-24, Su-34, Su-25, Su-30SM), che a loro volta si servono di diversi tipi di munizioni per sferrare gli attacchi dall’alto. Mosca ha impiegato, ad esempio, missili da crociera aviolanciati e bombe a caduta libera. Altri velivoli di cui si sta servendo l’esercito sono gli UCAV (in foto) Kronstadt Orion e gli UAV, entrambi privi di pilota
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Per quanto riguarda i carri armati, la Russia finora ha utilizzato tutti i modelli di MBT (Main Battle Tank) che aveva a disposizione, come ad esempio i T-72, i T-80 e i T-90, riporta Inside Over. Sul campo anche veicoli da combattimento per la fanteria (BTR e BMP) e i più piccoli Tigr. Per lanciare i missili, tra gli strumenti più diffusi ci sono i BM-21 Grad, i Tos-1A e gli Iskander-M
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Tra i droni più utilizzati ci sono gli Orion, velivoli da combattimento pilotati da remoto, capaci di volare per lunghe durate e a medie altitudini, molto simili ai Predator americani
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MISSILI TERMOBARICI – Il Ministero della Difesa britannico negli scorsi giorni ha confermato l’utilizzo di armi termobariche da parte dell’esercito di Putin. Non si tratta di strumenti tradizionali. Carichi di esplosivi ad altissima pressione e temperatura, spesso vengono chiamati anche “bombe a vuoto". In passato sono stati ampiamente utilizzati nelle offensive russe in Afghanistan, in Cecenia e in Siria (in foto, gli effetti di un attacco con missili termobarici a Damasco, nel 2015)
Cosa sono le armi termobariche
Le armi termobariche risucchiano l’ossigeno presente nell’aria, per dar vita a esplosioni più distruttive del normale. Il fortissimo sbalzo di temperatura e l’onda d’urto che seguono sono capaci di distruggere gli organi interni di chi si trova nelle vicinanze (in foto, un carroarmato usato per lanciare missili termobarici)
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In Ucraina, ha fatto sapere sempre la Difesa inglese, sono stati rintracciati lanciarazzi multipli TOS-1A, da cui possono partire in pochi secondi decine di missili termobarici. Utilizzati soprattutto per distruggere palazzi e bunker, servirsene in ambienti urbani è considerato un crimine di guerra dal diritto internazionale
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BOMBE A GRAPPOLO – Altre armi non convenzionali che Mosca sta utilizzando sono le bombe a grappolo. A differenza delle termobariche, sono espressamente messe al bando da una Convenzione ONU del 2008, di cui la Russia non è però firmataria
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Vengono rilasciate da strumenti militari più grandi – elicotteri, razzi e missili – che le disperdono sul territorio. Scoppiano una volta a contatto con l’obiettivo, oppure rimangono a terra e funzionano in un secondo momento come mine. Se inesplose, rimangono potenzialmente fatali anche per decenni
DARDI ANTI-RADAR – Secondo quanto riporta il New York Times, un’altra arma non convenzionale su cui sta puntando l’esercito russo sarebbe un particolare tipo di munizione che riuscirebbe a sfuggire ai sistemi radar di difesa. Simili a dardi, vengono lanciate dai missili balistici Iskander-M. La peculiarità è che sarebbero capaci di non essere rilevati dai radar antimissili. Inoltre, emanerebbero una fonte di calore capace di attirare altri missili da veicolare verso l’obiettivo

LE ACCUSE SULLE ARMI CHIMICHE – Dalla Nato arriva un altro allarme: la Russia starebbe pensando di usare anche armi chimiche. Ne esistono di diversi tipi. Si va dagli agenti nervini – come il novichock, il sarin o il soman – a sostanze come il cianuro o il gas mostarda, utilizzato soprattutto durante la Seconda Guerra mondiale
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A fine gennaio 2022, riporta l’Organizzazione mondiale per la proibizione delle armi chimiche, 193 Stati hanno dichiarato che il 99% delle armi chimiche disponibili è stato distrutto. Rimangono dubbi sull’arsenale in mano alla Russia

Se l’Alleanza atlantica punta il dito contro Mosca, il Cremlino rilancia. Sarebbe infatti Kiev a preparare attacchi con armi chimiche, almeno secondo quanto riferito dal portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov