
Con il riconoscimento da parte del presidente russo Putin delle repubbliche separatiste di Donetsk e Lugansk, nel febbraio 2022 si è riacceso lo scontro mai del tutto concluso tra Kiev e il Cremlino. Ecco le principali tappe

Il presidente russo Vladimir Putin (in foto), il 21 febbraio 2022, ha riconosciuto l’indipendenza delle repubbliche di Donetsk e Lugansk, due territori filorussi in Ucraina. Nel discorso alla nazione con cui ha reso ufficiale la presa di posizione di Mosca, Putin ha detto che “l’Ucraina non è un Paese, ma parte della nostra storia”
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Il riconoscimento formale delle due repubbliche è arrivato dopo settimane di tensioni tra il Cremlino e Kiev. La mossa di Putin è solo l'ultima tappa di un conflitto politico, storico e culturale che va avanti da tempo
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Nel nono secolo d.C., il territorio che oggi corrisponde all’Ucraina era sotto il potere di alcune tribù slave. Fu poi conquistato dal popolo scandinavo dei Rus’ che nella città di Kyiv (l'odierna Kiev, in foto) insediarono la capitale dello Stato monarchico che chiamarono la Rus’ di Kyiv. Nel tredicesimo secolo le terre passarono in mano ai mongoli. Dalla Rus’ nacquero poi tre diversi Stati, che col tempo diventeranno Polonia, Lituania e Russia. Di lì passarono anche i cosacchi e i territori finirono nel diciottesimo secolo per diventare parte dell’Impero russo
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Nei primi anni del ‘900, l’area ucraina viene divisa in tre Stati: la Repubblica Nazionale dell’Ucraina occidentale, la Repubblica socialista sovietica ucraina e la Repubblica popolare ucraina
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Nel 1922, in seguito alla Rivoluzione russa, i territori della Repubblica socialista sovietica ucraina vengono annessi all’URSS, mentre gli altri vengono spartiti tra Romania, Polonia e Cecoslovacchia. Torneranno all’URSS dopo la Seconda guerra mondiale
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Nel 1954 viene annessa all’Urss la zona della Crimea, a sud dell’attuale Ucraina. In seguito alla dissoluzione dell’URSS, nel 1991 l’Ucraina diventa indipendente, sotto la guida del presidente Leonid Kravčuk (in foto, nel 2014)
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I rapporti del nuovo Stato con quella che era diventata formalmente la Russia di oggi non sono sempre stati lineari. Se la nascita dell’Ucraina fu segnata da sentimenti filoeuropei, l’elezione nel 1994 del presidente Leonid Kučma riportò il Paese su posizioni più vicine a Mosca

Tappa fondamentale nella storia moderna dell’Ucraina è il 2004, anno della rivoluzione arancione con cui il Paese si riavvicina all’Europa. Dieci anni dopo, nel 2014, è di nuovo rivoluzione. Il popolo insorge contro il presidente Viktor Janukovyč, che aveva riportato l’Ucraina a orbitare intorno alla Russia, politicamente ed economicamente, e che incontrava il malcontento del popolo perché coinvolto in diversi processi per frodi e corruzione

Janukovyč viene destituito in un processo che vede salire al potere il nuovo presidente Petro Porošenko (in foto). Sarà lui a firmare l’accordo di associazione tra Ucraina e Unione europea, arenatosi sotto Janukovyč

L’avvicinamento tra Ucraina e Unione europea è appoggiato dalla maggior parte del popolo ucraino, ma non dagli abitanti dei territori della Crimea, da sempre rimasti su posizioni filorusse. Settimane di tensioni e proteste sfociano nella dichiarazione unilaterale di indipendenza della Crimea. Poco dopo la regione viene annessa dalla Russia, con un trattato che non viene riconosciuto dalla comunità internazionale (in foto, manifestazioni in Crimea nel 2014)

Nel 2014 altri due territori ucraini nella regione orientale del Donbass insorgono contro lo Stato e rivendicano la loro vicinanza alla Russia. Vengono fondate le repubbliche autonome separatiste di Donetsk e Lugansk, appoggiate militarmente da Mosca

Dopo il fallimento delle trattative diplomatiche nel 2014, nel 2015 Russia e Ucraina siglano in Bielorussia gli Accordi di Minsk II, mai attuati del tutto. Il trattato prevedeva il cessate il fuoco e il ritiro delle armi pesanti da entrambe le parti, un dialogo su una maggiore autonomia delle repubbliche nel Donbass, grazia e amnistia per i prigionieri di guerra, lo scambio degli ostaggi militari

Le tensioni scoppiano di nuovo nel 2022. Un altro tema centrale nel dibattito pubblico e politico tra Russia e Ucraina è sempre stato la volontà di Kiev di entrare nella NATO, opzione – peraltro ritenuta poco realistica dalla stessa Alleanza militare – a cui Putin si è sempre detto profondamente contrario

Dopo mesi in cui si è intensificata la presenza militare russa sui territori ai confini con l’Ucraina e settimane di sforzi diplomatici per evitare un’escalation armata, Putin ha riconosciuto per la prima volta ufficialmente le repubbliche separatiste del Donbass, aprendo così a nuovi scenari di conflitto