La decisione è stata presa in seguito al ricorso d'urgenza presentato da avvocati dell'American Civil Liberties Union dopo che al gruppo di venezuelani detenuti è stato comunicato che sarebbero stati "espulsi a breve"
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha deciso di sospendere, nelle prime ore di oggi, l'espulsione di presunti membri di gang venezuelane, decisa dall'amministrazione guidata da Donald Trump in base ad una legge risalente al XVIII secolo. Il mese scorso, il presidente americano aveva invocato l'Alien Enemies Act del 1798 per procedere con il rastrellamento dei migranti venezuelani in Texas, accusati di far parte integrante della gang "Tren de Aragua", prima di espellerli in un carcere di massima sicurezza situato ad El Salvador. "Il governo ha l'ordine di non espellere alcun membro della presunta classe di detenuti dagli Stati Uniti fino a nuovo ordine di questa corte", è emerso nell'ordinanza.
La decisione
La decisione è stata presa in seguito al ricorso d'urgenza presentato da avvocati dell'American Civil Liberties Union dopo che al gruppo di venezuelani detenuti è stato comunicato che sarebbero stati "espulsi a breve". I legali sostengono che molti dei venezuelani deportati in precedenza non erano membri di gang, non avevano commesso alcun crimine e sono stati presi di mira principalmente a causa dei loro tatuaggi. L'Alien Enemies Act (Aea) era stata utilizzata in precedenza solo durante la guerra del 1812, la Prima e la Seconda guerra mondiale. Il tycoon, che in campagna elettorale ha promesso di espellere milioni di clandestini, ha accusato il Venezuela di "perpetrare un'invasione" degli Stati Uniti attraverso l'ingresso di presunti membri di questa gang.
L'oltraggio alla corte dell'amminsitrazione Trump
Solamente alcune ore prima, un giudice federale di Washington aveva anche stabilito che esistono "motivi probabili" per ritenere l'amministrazione Trump colpevole di oltraggio alla corte per aver violato un ordine che vietava proprio la deportazione di migranti venezuelani verso El Salvador. Lo ha segnalato il New York Times, citando un report di 46 pagine redatto dal giudice James E. Boasberg, che accusa i funzionari federali di aver mostrato un "disprezzo volontario" per le direttive del tribunale. La Casa Bianca ha annunciato il ricorso appello. "Intendiamo chiedere immediatamente un provvedimento d'appello" ha detto il direttore della comunicazione della Casa Bianca Steven Cheung, "Il Presidente è impegnato al 100% a garantire che terroristi e immigrati clandestini criminali non rappresentino più una minaccia per gli americani e le loro comunità in tutto il Paese", ha poi spiegato.
