
Guerra Russia-Ucraina, dai camion alle banche: cosa prevedono le sanzioni contro Mosca
Approvato un nuovo pacchetto di misure deciso dall’Ue. Congelamento dei beni di Putin e del ministro degli Esteri Lavrov sia da parte di Bruxelles che di Washington. Nel mirino anche il settore finanziario e dei trasporti, ma anche le esportazioni di beni che possono "contribuire al miglioramento della capacità militare e tecnologica della Russia". Prevista la sospensione dei visti per i russi con passaporti diplomatici. Michel: "Lavoriamo già ad altre sanzioni"

È durato sei ore il vertice straordinario dei capi di Stato e di Governo dell'Unione europea sul nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia per l'invasione dell'Ucraina. Arriva così in serata il via libera formale da parte del Consiglio Affari Esteri Ue. I leader hanno anche già aperto la discussione su un eventuale terzo pacchetto che potrebbe arrivare nei prossimi giorni se Mosca non dovesse optare per la de-escalation. E alle sanzioni si uniscono inoltre il resto dell'Occidente e gli alleati asiatici
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Il documento del secondo pacchetto di sanzioni - che si aggiunge a quelle già approvate martedì per il riconoscimento russo dell'indipendenza delle repubbliche separatiste del Donbass - contempla misure in diversi ambiti: finanza, trasporti, commercio di beni a duplice uso, la politica dei visti e nuove sanzioni individuali. Il ministro degli Esteri Serghiei Lavrov: "Ci vendicheremo"
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I nomi del presidente russo Putin e del ministro degli Esteri Lavrov, ha detto l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell, finiranno nella lista nera dell’Unione europea. Si punta a congelare i loro beni all'estero - decine e decine di miliardi per quanto riguarda Putin. Lo stesso faranno gli Stati Uniti, come annunciato dalla portavoce Jen Psaki. Nella lista nera Ue entreranno anche "altri membri della Duma del consiglio di sicurezza russo"
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Oltre ai limiti sulle personalità e sui cittadini russi più abbienti, le misure approvate prevedono il divieto di finanziare la Federazione Russa, il suo governo e la Banca centrale, limitando la capacità dello Stato e del governo russi di accedere ai mercati e ai servizi dei capitali e finanziari dell'Ue. Nessun prestito, azione oppure obbligazioni potranno essere scambiati su mercati europei, degli Usa e del Regno Unito. Per ora non è passata l'esclusione della Russia dal sistema di pagamenti SWIFT
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Per quanto riguarda il settore energetico, il secondo pacchetto di sanzioni dell'Ue vieta l'esportazione di tecnologia e attrezzature necessarie per il miglioramento delle raffinerie di petrolio russe in linea con gli standard Euro-6
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In relazione ai trasporti, le sanzioni per l'operazione militare di Mosca sull'Ucraina contemplano il divieto di esportazione, vendita e fornitura di aeromobili, componenti e attrezzature di aeromobili alla Russia, nonché servizi di riparazione e manutenzione
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Come accadde dopo l'annessione della Crimea nel 2014, i leader europei hanno anche deciso di aumentare le restrizioni alle esportazioni verso la Russia di beni civili e militari a duplice uso che possono "contribuire, direttamente o indirettamente, al miglioramento della capacità militare e tecnologica della Russia". Una misura che "si applicherà a tutti gli utilizzatori finali di articoli" nei settori "elettronica, informatica, telecomunicazioni e sicurezza informatica, sensori e laser e applicazioni marine"
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I 27 hanno anche deciso di "sospendere" i visti per i russi con passaporti diplomatici. E nella nuova lista sono finiti i deputati della Duma non inclusi nel primo pacchetto di misure, membri del Consiglio di sicurezza nazionale russo e bielorussi che "hanno facilitato l'invasione dell'Ucraina", come militari, personale del ministero della Difesa o dei servizi di frontiera. I criteri per l'inclusione delle persone nell'elenco delle sanzioni sono stati anche ampliati nell'ottica di "raggiungere altre forme di sostegno al regime russo, compresi gli oligarchi"

Tutti i leader concordano sul fatto che verrà adottato un "approccio graduale" nell'approvazione di nuove sanzioni e non tutta l'artiglieria verrà messa in campo nelle prossime ore, poiché non si sa come possano evolversi gli eventi sul territorio ucraino. Sul tavolo anche i piani di emergenza per far fronte all'impatto dell'invasione sui prezzi dell'energia, che preoccupa Paesi fortemente dipendenti dal gas russo come la Bulgaria

"La Russia non avrà più accesso ai mercati finanziari più importanti, prendiamo in considerazione il 70% del mercato russo", ha detto in mattinata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. "Cercheremo di erodere le basi dell'economia" e di "diminuire le riserve dei ricchi russi che non potranno più mettere il loro denaro nei paradisi fiscali. Approvato un pacchetto massiccio di sanzioni che avranno un impatto sull'economia russa e sull'elite politica, e sono state coordinate con Regno Unito, Canada, Stati Uniti, Australia e Giappone”

Anche il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha parlato di “un nuovo pacchetto di sanzioni massicce e dolorose” e ha ricordato: "Dobbiamo ridurre la nostra dipendenza energetica, abbiamo intenzione di avere un dibattito approfondito su questo al Consiglio europeo di marzo. E poi dobbiamo aumentare le nostre capacità di difesa e sicurezza". Poi ha annunciato: "Un ulteriore pacchetto di sanzioni è in preparazione urgente"

"Non è più una crisi ma una guerra davanti alla quale dobbiamo tirare delle conclusioni. La scelta di Putin è quella di riportarci a delle logiche imperialiste e di distruggere tutti i principi del diritto internazionale", dice il presidente francese Emmanuel Macron, ricordando che il pacchetto di sanzioni "è una prima risposta". Le sanzioni "verranno completate da misure dei singoli governi e le misure avranno come destinatario anche il regime bielorusso"

"La Spagna è d'accordo in questo approccio graduale di sostenere oggi un pacchetto di sanzioni ma di lasciare eventualmente per il futuro misure ancora più dannose", aggiunge il premier spagnolo Pedro Sanchez, ricordando che le sanzioni punteranno in modo "molto forte" "contro il regime di Putin, non solo alle persone, agli oligarchi legati al governo di Putin, ma anche a diversi settori tra cui quello finanziario e quello energetico". “Evidentemente - aggiunge - sarà un pacchetto di sanzioni massicce"

"Per quanto riguarda le sanzioni, l'Italia è perfettamente in linea con gli altri Paesi dell'Unione Europea, primi tra tutti Francia e Germania. Le misure sono state coordinate insieme ai nostri partner del G7, con i quali condividiamo pienamente strategia e obiettivi", ha detto anche il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in un'informativa alla Camera, ricordando che le sanzioni "ci impongono di considerare con grande attenzione l'impatto sulla nostra economia. La maggiore preoccupazione riguarda il settore energetico"

Anche il Giappone annuncia ulteriori sanzioni dopo l'attacco della Russia su larga scala all'Ucraina, allineandosi alle posizioni espresse dagli Stati Uniti e dai Paesi europei. In una conferenza stampa il premier Fumio Kishida ha comunicato l'entrata in vigore di un nuovo piano che comprende limiti all'esportazione di semiconduttori e il congelamento di asset finanziari controllati da istituzioni russe, oltre alla sospensione dei visti di alti funzionari di Mosca. Kishida ha aggiunto che nuove misure saranno coordinate in linea con la volontà dei Paesi del G7

La Corea del Sud - importante produttore di semiconduttori, elettronica e altri materiali high-tech - invece si unirà alle sanzioni internazionali contro la Russia, ma esclude l'imposizione di misure restrittive unilaterali. Lo ha annunciato Park Soo-hyun, un alto funzionario dell'Ufficio presidenziale di Seul: "Non è un'era in cui possiamo fare qualcosa in modo indipendente", ha detto Park in un'intervista alla Tbs, spiegando che "se gli Stati Uniti e i Paesi europei impongono sanzioni alla Russia, ci uniremo naturalmente a loro perché siamo collegati"

Anche Taiwan approverà sanzioni contro la Russia. "Condanniamo molto duramente un tale atto di invasione e ci uniremo ai Paesi democratici per sanzioni congiunte", ha assicurato il premier Su Tseng-chang senza fornire dettagli, anche se l'ipotesi più accreditata è quella di una robusta stretta all'export di microchip che vede Taiwan nel ruolo di leader mondiale. Il ministro dell'Economia Wang Mei-hua ha riferito, secondo i media locali, che l'isola "esaminerà attentamente" le esportazioni verso la Russia e si "coordinerà" con gli alleati per ulteriori azioni