L’iniziativa cinese è la più grande delle ultime due settimane. Il ministero della Difesa di Taipei ha risposto facendo decollare i suoi aerei e lanciando avvisi di avvertimento. Dopo l'attacco russo all'Ucraina, la presidente dell'isola Tsai Ing-wen ha chiesto all'esercito di rafforzare l'impegno contro la “guerra cognitiva” con Pechino
Taiwan ha denunciato l'incursione di nove caccia militari cinesi nella sua zona di identificazione aerea. L’iniziativa cinese è la più grande delle ultime due settimane. Il ministero della Difesa di Taipei ha segnalato un modello Y-8 RECCE e 8 jet da combattimento J-16, ai quali ha risposto facendo decollare i suoi aerei e lanciando avvisi di avvertimento. A seguito dell'attacco russo all'Ucraina, la presidente dell'isola Tsai Ing-wen ha chiesto all'esercito di rafforzare l'impegno per la pace regionale dopo un briefing sulla sicurezza. Il governo cinese, come è noto, ha intensificato la pressione militare, diplomatica ed economica su Taiwan da quando Tsai Ing-wen è salita al potere nel 2016, sollecitando la preoccupazione di Stati Uniti e alleati dell'area Indo-Pacifica che hanno intensificato i contatti con l'isola. La presidente ritiene che l'isola sia una nazione sovrana e non parte della Cina. Pechino invece rivendica la sovranità su Taiwan ed è disposta a raggiungere il suo obiettivo anche con la forza se necessario. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SU TAIWAN - LA GUERRA UCRAINA-RUSSIA IN DIRETTA).
Taiwan: “Dopo Ucraina più vigili contro la guerra cognitiva”
La presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, ha condannato la Russia per avere inviato truppe nei territori contesi in Ucraina e ha ordinato un monitoraggio più stretto da parte delle proprie difese contro quella che ha definito la 'guerra cognitiva' con la Cina. "Il nostro governo condanna la violazione della sovranità ucraina da parte della Russia ed esorta tutte le parti a continuare a risolvere le controversie in modo pacifico e razionale", ha affermato Tsai. La presidente ha sottolineato che Taiwan e l'Ucraina sono "fondamentalmente diverse in termini di geo-strategia, ambiente geografico e importanza delle catene di approvvigionamento internazionali", riferendosi allo status dell'isola come uno dei principali pilastri dell'economia mondiale, in particolare grazie alla sua industria dei semiconduttori. "Tuttavia, di fronte alle forze esterne che cercano di manipolare la situazione in Ucraina e influenzare il morale della società taiwanese, tutte le unità governative devono essere più vigili contro la guerra cognitiva", ha aggiunto.
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Cina: “Taiwan non è Ucraina, sempre stata di Pechino”
La Cina respinge qualsiasi tentativo di paragone o accostamento tra la crisi in Ucraina e le tensioni con Taipei, affermando che l’isola è sempre stata di appartenenza cinese. "Taiwan non è l'Ucraina ed è sempre stata parte inalienabile del territorio cinese. Questo è un fatto storico e giuridico inconfutabile", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, riaffermando la posizione di Pechino secondo cui il tentativo di indipendenza di Taipei dalla Cina è "un vicolo cieco" e non ci devono essere "malintesi" sul punto. La Cina rivendica la sovranità sull'isola. "Ho notato che con la crisi in Ucraina alcune persone hanno voluto menzionare Taiwan - ha aggiunto Hua - Penso che alcuni dei loro commenti abbiano completamente rivelato che la loro conoscenza della storia sulla questione di Taiwan è quantomeno carente".