Sono circa 110 i Paesi invitati all’incontro virtuale del 9 e 10 dicembre che avrà tra i temi in discussione anche la difesa dei diritti umani violati dai regimi autoritari
L'amministrazione di Washington ha divulgato la lista dei 110 paesi invitati a partecipare al summit virtuale per la democrazia il 9 e 10 dicembre "per stabilire un'agenda di rinnovamento democratico e fronteggiare le più gravi minacce per le nazioni". Tra i paesi presenti nella lista figura Taiwan ma non la Cina. Esclusi anche Russia, Egitto e Turchia. Invitati tutti gli stati membri dell'Unione Europea fatta eccezione per l'Ungheria. Presenti tra gli altri anche Giappone e Corea del sud, Filippine, India, Israele, Iraq, Zambia, Senegal, Angola, Nigeria e Malaui. Parteciperanno anche Canada, Messico, Colombia, Cile, Perù, Ecuador e Brasile.
I temi in discussione
Tra i temi del confronto la difesa dall'autoritarismo, la lotta alla corruzione, la promozione del rispetto dei diritti umani e la difesa dei diritti umani violati dai regimi autoritari. Motivo per cui tra i Paesi invitati dalla Casa Bianca figurano gli alleati europei, l'Iraq, l'India e Taiwan mentre non figura la Cina, più volte accusata dall'amministrazione Biden di violare i diritti nella regione dello Xinjang, in Tibet e ad Hong Kong. Una decisione che rischia però di alimentare ulteriormente le tensioni tra Washington-Pechino con quest’ultima accusata di aver violato più volte lo spazio aereo di Taiwan. Decisione che rischia anche di compromettere le prove di disgelo dopo il summit virtuale tra Joe Biden e Xi Jinping. Esclusa dagli invitati anche la Turchia, che è alleata degli Usa in seno alla Nato, l'Ungheria e i principali partner arabi degli Stati Uniti: Egitto, Arabia Saudita, Giordania, Qatar ed Emirati Arabi. Saranno presenti invece il Brasile e la Polonia.
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Inviti ed esclusioni
I tradizionali alleati arabi degli Stati Uniti - Egitto, Arabia Saudita, Giordania, Qatar ed Emirati Arabi Uniti - non sono stati invitati al summit. Biden però ha invitato il Brasile anche se il suo presidente di estrema destra, Jair Bolsonaro è stato criticato per avere una tendenza autoritaria ed essere stato un fermo sostenitore di Donald Trump. In Europa, la Polonia è stata invitata al vertice nonostante le persistenti tensioni con l'Unione europea sulla situazione in materia di diritti umani. L'Ungheria, guidata dal primo ministro nazionalista intransigente Viktor Orban invece non è stata invitata. In Africa, la Repubblica Democratica del Congo, il Sudafrica, la Nigeria e il Niger sono compresi tra i paesi della lista. Nell'annunciare il vertice ad agosto, la Casa Bianca aveva affermato che l'incontro "avrebbe stimolato impegni e iniziative su tre temi principali: difesa dall'autoritarismo, lotta alla corruzione e promozione del rispetto dei diritti umani".