
Covid, aumentano i casi ma i Paesi puntano sui vaccini: la situazione nel mondo
La variante Omicron spinge i contagi in Europa, dove secondo l’Iss nelle prossime due settimane è previsto un ulteriore aumento. I governi però spingono le campagne di immunizzazione e allentano le regole per i vaccinati, con l’obiettivo di sostenere le attività economiche. In Australia triplicano i casi giornalieri ma il piano delle riaperture non cambia, Israele e Cile puntano sulla quarta dose mentre in India è iniziata la vaccinazione dei ragazzi fra i 15 e i 18 anni

Mentre in Europa la variante Omicron del coronavirus sta provocando una pesante risalita dei contagi, molti Paesi puntano sulla campagna vaccinale e su misure che tutelino chi si è immunizzato consentendo alle attività economiche di non fermarsi. In Gran Bretagna preoccupa l’assenza di lavoratori nelle prossime settimane, in Australia negli ultimi giorni è triplicato il numero giornaliero di casi. In India è iniziata la vaccinazione dei ragazzi tra i 15 e i 18 anni, Israele e Cile accelerano sulla quarta dose
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In Europa nelle prossime due settimane è previsto un aumento del tasso di notifica dei casi di Covid. "La variante Omicron viene rilevata in numero crescente di Paesi", ha detto l'Iss, spiegando che “il quadro varia fortemente fra i diversi Paesi, quelli con coperture vaccinali più basse sono quelli più severamente colpiti, ma ci sono evidenze dell'aumento della preoccupazione anche nei Paesi con coperture vaccinali più elevate"
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Ma al contempo l'Europa, nonostante sia alle prese con un'ondata di contagi senza precedenti (oltre 4,9 milioni in una settimana, il 59% in più rispetto a quella precedente), scommette sull'accelerazione della campagna vaccinale e dei richiami
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I risultati ottenuti su questo fronte hanno convinto i governi ad allentare le regole sull'isolamento per gli immunizzati, per evitare la paralisi economica. Ultima in ordine di tempo è stata la Francia, che nonostante abbia viaggiato a un ritmo di 200mila contagi per quattro giorni di fila, ha deciso di alleggerire la quarantena per coloro che sono completamente vaccinati: per i positivi sarà ridotta da 10 a 7 giorni, mentre non sarà più necessaria per quelli che hanno avuto un contatto
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La Francia però ha anche inserito gli Stati Uniti nella sua "lista rossa" di viaggio: le persone non vaccinate che entrano nel Paese dovranno essere messe in quarantena per 10 giorni. Le regole non cambieranno, invece - riporta il The Guardian - per le persone completamente vaccinate che arrivano in Francia dagli Stati Uniti, a patto abbiano un test negativo prima di salire a bordo del loro volo
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In Gran Bretagna, riporta il The Guardian, il premier Boris Johnson (nella foto) ha incaricato i ministri di elaborare "piani di emergenza" per le assenze sul posto di lavoro per prevenire l'impatto che il record di casi giornalieri di Covid potrebbe avere sulle imprese nelle prossime settimane

Il governo britannico ha confermato che, nonostante il programma di rilancio accelerato, al settore pubblico è stato chiesto di prepararsi al peggiore degli scenari che vedrebbe fino a un quarto dei lavoratori a casa per via del virus. Al momento, fanno sapere da Downing Street, la situazione è ancora sotto controllo ma il rischio è di arrivare al 10%, 20% o 25% di assenze

In Bulgaria, dove la percentuale di vaccinati è fra le più basse in Europa, si sono registrati i primi 12 casi dalla variante Omicron del coronavirus. Come riferiscono i media regionali, che citano le autorità sanitarie locali, la gran parte dei contagi riguarda la capitale Sofia. I contagiati hanno sintomi lievi e nessuno è stato ricoverato in ospedale

In Australia - un Paese che ha mantenuto una dura politica di chiusure per diverso tempo e che, dallo scorso 1 novembre, ha cominciato la progressiva riapertura dei confini internazionali - negli ultimi giorni è triplicato il numero giornaliero di contagi, che intorno a Natale non arrivavano a 10mila al giorno

Ma il premier Scott Morrison (nella foto) ha assicurato che non cambierà i piani di riapertura economica. "Abbiamo cambiato marcia: stiamo riuscendo a convivere con il virus. Le persone possono continuare a lavorare, i bambini possono tornare a scuola quando ricomincia, le persone possono mantenere aperte le loro attività”

In Cina scendono ancora i casi di coronavirus a Xi'an, la metropoli cinese di 13 milioni di abitanti diventata il nuovo epicentro dell'infezione nel Paese con oltre 1.600 contagi dal 9 dicembre scorso: in 24 ore sono stati segnalati 90 casi contro i 122 del giorno precedente, un livello quest'ultimo che già era in calo rispetto alle 174 infezioni di una settimana fa

Nel frattempo, le autorità hanno rimosso due alti funzionari del Partito comunista nel distretto di Yanta per "rafforzare il lavoro di prevenzione e controllo dell'epidemia" nella zona. Il mese scorso l'organo disciplinare cinese aveva annunciato che decine di funzionari erano stati puniti per "insufficiente rigore nella prevenzione e nel controllo dell'epidemia"

L'India ha registrato quasi 130mila casi di coronavirus nella settimana che si è conclusa ieri (27 dicembre-2 gennaio), il 182% in più rispetto ai 46.073 contagi della settimana precedente. Secondo quanto riporta il Times of India, si tratta dell'incremento più forte mai segnato dall'inizio della pandemia. Il precedente aumento settimanale record (+71%) risale al 5-11 aprile 2021, registrato durante la seconda ondata di Covid nel Paese

Nelle ultime 24 ore l'India ha registrato altri 33.750 nuovi casi di coronavirus (1.700 Omicron), un record dal 18 settembre, e 123 morti. Intanto è iniziata la vaccinazione contro il Covid dei ragazzi tra i 15 e i 18 anni. Si tratta secondo l'Unicef di 253 milioni di persone, la più vasta popolazione di adolescenti al mondo. Il ministero della Sanità, riporta il The Guardian, ha precisato che ai ragazzi saranno somministrate due dosi di Covaxin a distanza di 28 giorni l'una dall'altra

In Israele, a causa della variante Omicron, “arriveremo a 50mila contagi al giorno" ha avvertito il premier Naftali Bennett (nella foto), annunciando il via libera alla quarta dose per tutti gli over 60 e il personale sanitario quattro mesi dopo il richiamo booster

Anche il Cile ha deciso di anticipare a gennaio la campagna vaccinale con la quarta dose di richiamo per chi è a rischio a causa dell'aumento dei casi di Omicron, a fronte del fatto che nelle ultime 24 ore ancora una volta sono stati superati i 10.000 contagi