
Covid Austria, se i dati peggiorano nuovo piano con restrizioni per i non vaccinati
Il governo ha aggiunto due livelli di allerta, basati sull’occupazione delle terapie intensive. Alla fase più alta, la 5, scatterebbero le restrizioni per i non immunizzati. Dall’1 novembre scatta la “regola 3G” per accedere al posto di lavoro, una sorta di Green Pass: "geimpft" (vaccinati), "genesen" (guariti da sei mesi) o "getestet" (testati). Aumentano i casi anche in Germania, Russia e nei Paesi dell'Est Europa

Nuovo piano anti-Covid in Austria, dove in caso di peggioramento dei dati dei ricoveri ci sarà un piano con restrizioni per le persone non vaccinate. È quanto emerso da una riunione in videoconferenza tenuta venerdì dal governo, che ha fissato nell'occupazione al 30% dei posti di terapia intensiva (pari a 600 letti) il limite superato il quale chi non è vaccinato dovrà restare a casa
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"Stiamo per imbatterci in una pandemia di non vaccinati, la maggior parte dei pazienti in terapia intensiva non sono vaccinati contro il Covid-19: deve essere chiaro a queste persone che hanno una grande responsabilità, abbiamo troppi procrastinatori ed esitanti, troppi che non sono riusciti a farsi vaccinare, vaccinatevi", ha detto il cancelliere austriaco, Alexander Schallenberg (nella foto), illustrando le possibili nuove restrizioni
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Schallenberg ha chiarito che non ci sarà alcuna limitazione per chi è vaccinato e per chi è guarito dal Covid. Al momento in Austria i posti letto occupati in terapia intensiva sono circa 220
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Il governo austriaco, composto dai Popolari e Verdi, su proposta del ministro della Sanità Wolfgang Mückstein, ha aggiunto due livelli di allerta con le rispettive misure: il quarto ed il quinto
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Il ministro Mückstein ha detto che in ogni caso al momento il Paese è nel livello 1, quindi "stiamo parlando del futuro"
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Intanto dall’1 novembre scatterà, per accedere sul posto di lavoro, la “regola 3G” - una sorta di Green Pass - che significa geimpft (vaccinati), genesen (guariti da sei mesi) o getestet (testati)

Dall’attuale livello 1, si passerebbe al 2 con 300 posti letto occupati

Con 400 pazienti Covid in terapia intensiva arriverebbe il livello 3: la “regola 3G” varrebbe solo per vaccinati, guariti e persone con tampone molecolare (Pcr), mentre i test rapidi non sarebbero più accettati

Con la presenza di 500 pazienti in rianimazione, livello 4, per accedere al posto di lavoro, al ristorante, nelle strutture alloggiative, partecipare agli eventi e sottoporsi a visite mediche, non sarebbe più valido alcun tipo di tampone ed entrerebbe in vigore la “regola 2G”, che consentirebbe l'accesso solo a vaccinati e guariti

Se si dovesse arrivare a quota 600 posti occupati in terapia intensiva, si arriverebbe al livello 5 del piano del governo, che prevede un piano con massicce restrizioni ai movimenti per i non vaccinati

In Germania si è registrata la più alta incidenza di contagi da metà maggio. Il 23 ottobre si sono contati 100 contagi ogni 100mila abitanti. Il ministro della Sanità Jens Spahn ha rassicurato sul fatto che grazie alle vaccinazioni il Paese è ben attrezzato a superare l'emergenza. In ogni caso alcune misure anti Covid, come l'uso delle mascherine e le limitazioni delle attività che si svolgono al chiuso per chi non si è vaccinato, resteranno in vigore fino alla prossima primavera

Particolarmente allarmante è la situazione in Russia, dove nelle ultime 24 ore si è registrato un nuovo record di vittime e contagi, con 1.075 morti e 37.678 casi. Il Cremlino si augura di frenare il trend in crescita dei contagi con il lockdown di una settimana previsto tra il 30 ottobre e il 7 novembre, con la chiusura delle attività non essenziali

In Romania, alle prese con una nuova drammatica fase della pandemia, torna il coprifuoco notturno. Stando ai media regionali, il coprifuoco e nuove severe misure restrittive, con pass vaccinali per gran parte degli spazi pubblici, scatteranno da lunedì. La Romania, insieme alla Bulgaria, è agli ultimi posti nella Ue per percentuale di popolazione immunizzata, finora intorno al 30%

La pandemia è in sensibile ripresa anche negli altri Paesi dei Balcani, in particolare in Serbia, dove va ugualmente a rilento la campagna vaccinale con solo il 53% circa della popolazione che ha ottenuto finora le due dosi. In Croazia si è registrato il numero più alti di casi in un solo giorno degli ultimi 10 mesi. La situazione epidemiologica resta molto critica anche in Montenegro e Bosnia-Erzegovina, tutti Paesi con percentuali basse di immunizzati

In Gran Bretagna la soglia resta di 50mila nuovi malati al giorno e il premier Boris Johnson è tornato a chiedere alla popolazione di fare la terza dose di vaccino, sottolineando che "le persone che sono più vulnerabili al Covid e hanno avuto la seconda dose più di sei mesi fa ora corrono rischi maggiori. La pandemia non è finita e il pericolo non se n'è andato". Per il momento non sono ancora previste però ulteriori restrizioni

Intanto la Tunisia, con un decreto presidenziale che entrerà in vigore tra due mesi, ha introdotto l'obbligo di certificazione ai cittadini per andare al lavoro e anche ai turisti stranieri per entrare in caffè, ristoranti e hotel