G20 Afghanistan, dal vertice presieduto da Draghi mandato all'Onu per la crisi nel Paese

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I leader mondiali riuniti per 3 ore in videoconferenza. Assenti Putin e Xi Jinping. Draghi: "Emergenza umanitaria gravissima". Biden: "Impegno per lotta al terrorismo". Von der Leyen: "Stati membri aumentino aiuti Ue".  Il segretario generale Onu Guterres: "Talebani rispettino diritti delle donne"

Si è tenuta oggi, martedì 12 ottobre, la riunione straordinaria dei leader mondiali sull’Afghanistan. Nell’ambito della presidenza italiana del G20, i lavori, presieduti dal premier Mario Draghi, sono iniziati, in videoconferenza, intorno alle 13 e si sono conclusi dopo circa 3 ore. Sicurezza, diritti, aiuti umanitari e finanziari per la popolazione e lotta al terrorismo i temi principali. "C'è la consapevolezza che l'emergenza umanitaria è gravissima", ha detto Draghi, in conferenza stampa al termine del vertice definito  "soddisfacente e fruttuoso". Il premier ha spiegato che "c'è stato un accordo, una grande disponibilità ad agire e una convergenza di vedute" sulla necessità di "affrontare l'emergenza umanitaria" in modo unificato attraverso "un mandato alle Nazioni Unite, di tipo generale, per il coordinamento della risposta e per agire anche direttamente" (LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE DI DRAGHI). Intanto i talebani incontreranno una delegazione dell’Unione europea a Doha, Qatar, dopo aver già tenuto dei colloqui con alcuni rappresentanti degli Stati Uniti, per la prima volta dal ritiro americano dal Paese. 

Von der Leyen: "Stati membri aumentino aiuti Ue"

Per quanto riguarda l'aspetto finanziario, la commissione europea ha annunciato la messa in campo di un miliardo di euro in aiuti alla popolazione afghana. "Dobbiamo fare tutto il possibile per evitare un grave collasso umanitario e socio-economico in Afghanistan. Dobbiamo farlo in fretta", ha sottolineato la presidente della commissione Ursula von der Leyen. "L'Europa si sta ponendo alla leadership degli sforzi per una solidarietà globale. Il pacchetto di aiuti per il popolo afghano è un investimento nella sicurezza e nella stabilità. Il mio auspicio è che gli Stati membri si uniscano con il loro contributo", ha scritto von der Leyen in un tweet.

Merkel: "Evitare collasso finanziario Afghanistan"

Sull'aspetto economico si è soffermata anche la cancelliera tedesca uscente Angela Merkel: "Non può essere l'obiettivo della comunità internazionale stare a guardare mentre 40 milioni di persone sprofondano nel caos perché non c'è né distribuzione di elettricità né esiste un sistema finanziario", ha detto Merkel. "Non abbiamo niente da guadagnare se in Afghanistan crolla il sistema monetario o finanziario perché allora non si possono nemmeno fornire gli aiuti umanitari" ha proseguito sostenendo che l'Fmi e la Banca mondiale dovrebbe avere il compito di evitare il collasso del sistema finanziario.

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Biden: impegno del G20 per lotta al terrorismo

I leader del G20 riuniti sull'Afghanistan hanno ribadito il loro impegno nella lotta al terrorismo, compresa la minaccia costituita dall'Isis-K, e per garantire un passaggio sicuro per gli stranieri e gli afghani che cercano di lasciare il Paese. Lo afferma il presidente americano Joe Biden secondo quanto riporta la Casa Bianca. I leader del G20 si sono inoltre impegnati a garantire assistenza umanitaria direttamente agli afghani e a promuovere i diritti umani per tutti, comprese donne, bambine e minoranze. "Gli Stati Uniti restano impegnati a lavorare con la comunità internazionale per affrontare la situazione in Afghanistan e sostenere la popolazione afghana", ha aggiunto Biden.

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Erdogan: "Non possiamo continuare ad accogliere afghani"

"La Turchia non può permettersi un nuovo flusso di migranti dall'Afghanistan, ne sarebbero colpiti anche i Paesi europei", ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan nella riunione straordinaria del G20 sull'Afghanistan. Il presidente turco ha anche proposto di formare un gruppo di lavoro sulla migrazione presieduto da Ankara nell'ambito della prossima presidenza indonesiana del G20. "La migrazione è un problema globale", ha detto Erdogan augurandosi che "stabilità e sicurezza" vengano ristabilite in Afghanistan quanto prima ed esprimendo la volontà di "dare ai talebani la direzione affinché formino un governo inclusivo".

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Assenti Xi Jinping e Putin

Alla riunione di oggi non erano presenti il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping. Al posto di Xi, il rappresentante speciale del presidente, Wang Yi, consigliere di Stato e ministro degli Esteri. Anche il presidente russo Vladimir Putin non ha partecipato all'incontro, impegnato "sull'inizio dei lavori del nuovo parlamento" e "sui contatti internazionali previsti in precedenza, con la visita del primo ministro armeno Nikol Pashinyan", ha fatto sapere il suo portavoce Dmitry Peskov. Assente anche il ministro degli Esteri Sergei Lavrov, in viaggio all'estero. La Russia è stata rappresentata al summit da due diplomatici specializzati in affari afghani, dal vice ministro degli Esteri Igor Morgulov e dal rappresentante speciale del presidente per l'Afghanistan Zamir Kabulov.

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Cina: "Rispettare sovranità e indipendenza Afghanistan"

Nonostante l'assenza di Xi Jinping, la Cina è intervenuta al vertice, affermando attraverso Wang Yi che il G20 dovrebbe agire "sulla base del rispetto della sovranità, dell'indipendenza e dell'integrità territoriale dell'Afghanistan". Il ministro degli Esteri cinese ha detto che "imporre la propria ideologia agli altri", interferire negli affari interni di altri Paesi o ricorrere all'intervento militare non porterà che a continui disordini e povertà. I Paesi che ancora impongono sanzioni unilaterali all'Afghanistan, secondo il rappresentante di Pechino, "dovrebbero revocarle il prima possibile", mentre anche le istituzioni finanziarie internazionali dovrebbero sostenere Kabul con aiuti finanziari contro la povertà e a supporto dei progetti infrastrutturali.

Terrorismo e diritti delle donne

Intanto, i talebani hanno annunciato di aver catturato cinque combattenti dell’Isis-K e hanno assicurato che lavoreranno per combattere i terroristi nel Paese. Un appello rivolto al gruppo delle milizie al potere in Afghanistan arriva dal segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che ha detto di essere “allarmato nel vedere le promesse fatte alle donne e alle ragazze afghane che vengono tradite”. Guterres chiede ai talebani di “rispettare gli obblighi derivanti dal diritto umanitario internazionale”.

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