L'azione suicida è stata rivendicata dagli jihadisti nel tardo pomeriggio. Centinaia di persone si sono radunate fuori dagli ospedali, chiedendo notizie dei parenti. Msf: "Nostre équipe stanno lavorando senza sosta nei pronto soccorso e nelle sale operatorie"
Un attacco suicida in una moschea sciita di Kunduz, nel Nord dell'Afghanistan, ha provocato almeno 60 morti e 107 feriti. L'attentato, avvenuto durante le preghiere del venerdì, il giorno più importante della settimana, è stato rivendicato dall'Isis, che nel recente passato si è macchiato di simili massacri. Centinaia di persone si sono radunate fuori dagli ospedali, chiedendo notizie dei parenti.
Medici senza frontiere: "Équipe lavorano senza sosta"
I team di Medici Senza Frontiere stanno lavorando al Kunduz Trauma Centre dove stanno arrivando i feriti dell'esplosione che ha colpito una moschea della città afghana. Le équipe stanno lavorando senza sosta nel pronto soccorso e nelle sale operatorie. Altre vittime dell'esplosione sono state portate nel vicino ospedale regionale", riferiscono i medici. Msf lavora a Kunduz nel centro traumatologico dove arrivano principalmente vittime di incidenti stradali e persone ferite nei combattimenti.