Afghanistan, talebani sparano su corteo a Jalalabad. Un testimone a Sky TG24: "35 morti"

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I miliziani sono entrati nell'ultima grande città del Paese, reprimendo nel sangue le proteste. Colpi d'arma da fuoco anche all'aeroporto di Kabul, dove gli insorti cercano di disperdere la folla che si accalca per fuggire dal Paese. I leader dell'Emirato dichiarano di "non volere più nemici" e ribadiscono che "la legge è la Sharia, non ci sarà alcuna democrazia". G7 dei ministri degli Esteri il 19 agosto. Secondo volo umanitario a Fiumicino, 1.500 i militari italiani impegnati nelle evacuazioni

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Di Maio: da console Claudi grande prova d'amore

"Se stiamo riuscendo a riportare a casa i nostri connazionali e gli afghani che hanno collaborato con il nostro Paese lo dobbiamo anche a persone come Tommaso Claudi. Il nostro console a Kabul. Il suo impegno in una situazione d'emergenza, davanti a difficoltà evidenti, è una prova di grande amore per l'Italia. A questo si aggiunge la stretta collaborazione con il Ministero della Difesa e con gli altri Paesi con cui portiamo avanti un'azione comune. Restiamo uniti e non molliamo, l'impegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale è massimo". Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio su Facebook.
- di Redazione Sky TG24

I talebani non interferiscono con evacuazioni Usa

I talebani non stanno interferendo con le operazioni Usa di evacuazione a Kabul: lo ha detto il capo dello stato maggiore congiunto Mark Milley,
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Dipartimento di Stato Usa: i talebani violano promessa accesso sicuro ad aeroporto

I talebani non stanno mantenendo la loro promessa di garantire un accesso sicuro all'aeroporto di Kabul: lo ha denunciato il dipartimento di Stato Usa.
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Usa: Ghani è una persona che non conta più in Afghanistan

Ashraf Ghani, il presidente afghano fuggito all'estero con l'arrivo dei talebani a Kabul, "non è più una persona che conta in Afghanistan: lo ha detto un dirigente del dipartimento di Stato Usa.
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Console a Kabul ancora 20 italiani in Afghanistan

Abbiamo evidenza di 20 connazionali non solo a Kabul ma anche nelle altre province dell'Afghanistan". Lo ha detto al Tg1 Tommaso Claudi, console italiano, rimasto nella capitale afghana per mantenere un collegamento operativo con la Farnesina e gestire tutte le operazioni di rientro in loco. "Il nostro obiettivo è mantenere il ponte aereo aperto", ha sottolineato il console ricordando che "questa mattina, grazie alla macchina della Farnesina che non si è mai fermata, sono state messe in salvo attiviste dei diritti femminili e una parte consistente dei collaboratori dell'Ambasciata d'Italia a Kabul".
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Trump attacca Biden: ritiro Usa da Afghanistan come agnello che va al macello

Donald Trump ha attaccato Joe Biden sulla Fox paragonando il caotico ritiro Usa dall'Afghanistan ad "un agnello che va al macello" ed evocando il rischio di una crisi degli ostaggi come quella della presidenza Carter. "Dovevano portare via la gente da lì. Immaginatevi l'esercito che va a casa e lascia tutta quella gente, questo si chiama l'agnello che va al macello", ha detto, sostenendo che i talebani potrebbero prendere in ostaggio "40mila americani" "Come il capitano che abbandona la nave che affonda e dimentica i passeggeri", ha aggiunto.
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Afghanistan, Ghani: "Se fossi rimasto sarei stato giustiziato"

Il presidente afgano Ashraf Ghani ha dichiarato che se non avesse lasciato l'Afghanistan "sarebbe stato giustiziato" sulla base di un piano segreto. Ghani ha detto in un videomessaggio Facebook che domenica scorsa, mentre si stava recando al ministero della Difesa per controllare i piani per la sicurezza di Kabul, la sua squadra di protezione assegnata alla sua sicurezza personale "sventava un grande complotto". "Se non avessi lasciato il Paese, ancora una volta il presidente afgano sarebbe stato giustiziato davanti agli occhi del popolo". "Nonostante i talebani si fossero impegnati a non entrare a Kabul, si erano avvicinati al palazzo presidenziale", ha aggiunto Ghani. "Non avevo paura della morte ma sono stato costretto ad andarmene per evitare spargimenti di sangue nella città e per proteggere Kabul dalla distruzione". 
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Afghanistan, Iran: cooperazione con Cina-Russia per la pace 

L'Iran è pronto a cooperare con la Cina e la Russia per ristabilire "la pace e la sicurezza" in Afghanistan. Lo ha detto il presidente iraniano Ebrahim Raisi, in due colloqui telefonici con gli omologhi di Cina e Russia, Xi Jinping e Vladimir Putin. Lo riferisce il sito ufficiale dello stesso presidente iraniano. Nel colloquio con il leader di Pechino, il nuovo presidente ultraconservatore della Repubblica islamica ha affermato il suo impegno per "lo sviluppo, il progresso e la prosperità della popolazione" afgana. Una volontà ribadita anche con Putin. "Crediamo che tutti i gruppi afgani debbano lavorare insieme per trasformare il ritiro degli Stati Uniti in un punto di svolta per la pace duratura e la stabilità in Afghanistan", ha detto ancora Raisi al leader del Cremlino.
- di Redazione Sky TG24

Afghanistan, Unhcr: non ci aspettiamo grande numero rifugiati

"Dall'inizio dell'anno ci sono stati oltre 550.000 sfollati in Afghanistan, la grande maggioranza sono ancora nel paese. Non vediamo un gran numero di persone andarsene, al momento, verso Iran o Pakistan, e non ci aspettiamo un gran numero di rifugiati. Lo sfollamento è all'interno del paese". Lo ha detto Caroline Van Buren, rappresentante dell'Alto Commissario Onu per i Rifugiati (Unhcr) in Afghanistan, parlando con i giornalisti in videoconferenza da Kabul. "Rimaniamo preoccupati per le violazioni diritti umani. Ad oggi quelli che sono in pericolo non hanno una via d'uscita", ha proseguito, sottolineando che ci sono "diverse notizie di abusi contro le donne, in alcune aree non possono andare al lavoro e non possono muoversi senza che un familiare maschio sia con loro".
- di Redazione Sky TG24

Afghanistan. Draghi sente Johnson: iniziative a G7 e G20

Nel quadro dei contatti internazionali in corso sulla crisi in Afghanistan, il Presidente del Consiglio ha avuto stasera una conversazione telefonica con il Primo Ministro del Regno Unito, Boris Johnson. Nel corso del colloquio sono state approfondite le possibili iniziative delle rispettive Presidenze del G7 e del G20 a favore della stabilità dell'Afghanistan e a difesa dei diritti umani e della libetà fondamentali nel Paese. La conversazione ha anche permesso uno scambio di vedute sulle prospettive in ambito G20 e CoP 26 in materia di lotta al cambiamento climatico. 
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Afghanistan, Biden: focus su diritti umani ma non con guerre infinite

"I diritti umani devono essere al centro della nostra politica estera, non alla periferia. Ma il modo per farlo non è attraverso dispiegamenti militari senza fine": lo ha twittato Joe Biden riferendosi alla sua decisione di ritirare le truppe Usa dall'Afghanistan dopo 20 anni.
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Ex presidente Ghani evoca possibile rientro in Afghanistan

L'ex presidente afgano Ashraf Ghani ha evocato un possibile ritorno in Afghanistan dopo la sua fuga con la conquista dei talebani della capitale Kabul. "Attualmente sono negli Emirati Arabi Uniti per evitare disastri. Sono in consultazione con altri fino a quando non (potrò) tornare in modo da poter continuare i miei sforzi per la giustizia per gli afgani", ha detto in una trasmissione in diretta di Facebook, secondo la traduzione di Al Jazeera citata dal Guardian.
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Colloquio Biden-Merkel sulla situazione in Afghanistan

Il presidente americano Joe Biden e la cancelliera tedesca Angela Merkel hanno parlato oggi della situazione in Afghanistan. Lo rende noto la Casa Bianca, riferendo che i due leader "hanno lodato gli sforzi in corso del loro personale militare e civile che lavorano strettamente insieme a Kabul per l'evacuazione dei loro cittadini, gli afghani vulnerabili e i coraggiosi afghani che hanno lavorato instancabilmente negli ultimi 20 anni per fornire sicurezza, promuovere la pace e portare assistenza allo sviluppo del popolo afghano".
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Zahra: mia missione sarà dare voce a chi resta lì

"Mi sento molto felice, sto salendo sull'aereo che alle 11.30 di domani mi porterà a Fiumicino. Sono persino riuscita a dormire oggi dopo quattro giorni". Lo dice Zahra, l'attivista per i diritti delle donne che sta rientrando con un volo militare in Italia. A riferire le sue testuali parole è il fratello, che abita a Venezia."Vedo quello che sta accadendo e non posso che essere triste - aggiunge - per quello che mi lascio alle spalle e per tutte le donne che restano lì. Le speranze che avevo per il futuro del mio Paese sono andate in fumo". "Appena arrivata - conclude - inizierò una nuova missione: dare voce a chi è rimasto".
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Ex presidente Ghani sostiene dialogo Talebani-Karzai 

L'ex presidente afghano Ashraf Ghani ha affermato di sostenere il dialogo tra i Talebani e il suo predecessore Hamid Karzai.
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Figlio Massoud: in Panjshir è nata resistenza armata

"Sono in Panjshir, con combattenti pronti di nuovo contro i Talebani. Abbiamo tante armi, che abbiamo immagazzinato negli anni sapendo che questo giorno poteva arrivare": lo afferma il figlio del comandante Massoud - leggendario leader della lotta ai Talebani -, Ahmad, in uno scritto pubblicato dal Washington Post. "Abbiamo anche le armi di chi si è unito a noi nelle ultime 72 ore, e i soldati dell'esercito che hanno rifiutato di arrendersi".
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Talebani: non saremo una democrazia, la legge è la Sharia

"Non ci sarà alcun sistema democratico perché non ha alcuna base nel nostro Paese". Lo ha detto un alto esponente dei talebani Waheedullah Hashimi in un'intervista alla Reuters, pubblicata sul sito dell'agenzia. "Non discuteremo quale tipo di sistema politico dovremmo applicare in Afghanistan perché è chiaro. E' la legge della Sharia e basta".
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Ghani: costretto ad andarmene, false accuse su denaro rubato

L'ex presidente afgano Ashraf Ghani ha detto, parlando dagli Emirati Arabi Uniti, che ha dovuto lasciare l'Afghanistan perché costretto dai suoi servizi di sicurezza, lasciando dietro di sé i suoi principali beni e "documenti riservati".  L'ex capo di stato - citato da Al Jazeera - ha affermato che dice il falso chi lo accusa di essere fuggito con "valigie di denaro", affermando che fa tutto parte di un piano per "diffamare la mia persona". Ha poi ribadito che ha dovuto lasciare il Paese perché "se fossi rimasto, avrei assistito a spargimenti di sangue a Kabul". "Sono in consultazioni con altri finché non tornerò, così da poter proseguire gli sforzi per dare giustizia agli afghani", ha aggiunto Ghani.
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Talebani e social media: le donne si "cancellano" per evitare ritorsioni

Anche in questa nuova fase di potere, il gruppo islamico dimostra un'estrema attenzione nei confronti dei social media: sia quando si tratta di sfruttarli per potenziare la propria comunicazione ufficiale, sia come mezzo di controllo della popolazione. Molte donne cancellano i propri account per timore di ritorsioni. E intanto Facebook, Twitter, YouTube e TikTok seguono strategie diverse

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Ghani conferma: "Sono negli Emirati"

- di Redazione Sky TG24

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