Air Force One, storia e curiosità del jet con cui Trump potrebbe lasciare la Casa Bianca
Secondo indiscrezioni di stampa americane, dovrebbe lasciare Washington per andare nella sua residenza a Mar-a-Lago, in Florida. Il tycoon ha usato l'aereo spesso durante i suoi MAGA Rally. Simbolo del potere politico degli Stati Uniti, i suoi colori bianco e azzurro furono scelti dall'ex first lady Jacqueline Kennedy. Fu invece Ronald Reagan a trasformarlo in uno Studio Ovale volante
Il presidente uscente degli Usa Donald Trump non sarà presente alla cerimonia d'insediamento di Joe Biden il 20 gennaio. Lo ha confermato lui stesso su Twitter l'8 gennaio, prima che la piattaforma bloccasse il suo account. Il 19 gennaio il tycoon dovrebbe lasciare Washington per andare nella sua residenza a Mar-a-Lago, in Florida. Lo stesso giorno è poi attesa un’ondata di concessioni di grazia da parte di Trump, tra cui alcune per i figli e, probabilmente, anche per se stesso
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Per il viaggio che lo porterà via dalla Casa Bianca, Donald Trump potrebbe usare per l'ultima volta l'Air Force One. Per poterlo fare, infatti, deve essere ancora il presidente in carica e per questo avrebbe deciso di decollare da Pennsylvania Avenue il giorno precedente l'inaugurazione di Joe Biden. Anche la Cnn, in un articolo sui prossimi passi di Trump, mette tra le ipotesi un ultimo volo a bordo dell'Air Force One
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L'Air Force One è stato il simbolo dei suoi MAGA Rally, l'evocativo sfondo dei suoi comizi negli hangar degli aeroporti dove atterrava sempre al tramonto, l'unico momento in cui si possono puntare le telecamere direttamente contro il sole che fa brillare l'aereo, un Boeing VC-25, una versione modificata del modello 747
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C'è chi sostiene che proprio dall'Air Force One il prossimo 19 gennaio The Donald annuncerà la sua ricandidatura per il 2024. Trump potrebbe volare in Florida oppure verso il suo resort di golf in Scozia
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La storia dell'Air Force One è lunga e arriva fino a un tentativo del tycoon di cambiarne i colori bianco e azzurro in bianco, rosso e blu come quelli della bandiera americana. La proposta di Trump è però stata bocciata dal Congresso
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A scegliere il bianco e l'azzurro per l'Air Force One fu l'ex first lady Jacqueline Kennedy, con la livrea firmata da Raymond Loewy (lo stesso che ha disegnato il logo delle macchine della Coca Cola o di Exxon Mobil)
"Air Force One" sarebbe in realtà solo il nome in codice dell'aereo del presidente. Nell'ultima battuta del film "Air Force One", con Harrison Ford nei panni del Commander in Chief, prima che l'aereo presidenziale precipiti, il comandante del volo dichiara infatti: "Qui Liberty 24 che cambia nome in codice, Liberty 24 è ora Air Force One"
Sul sito della Casa Bianca si legge che nel 1962 fu John F. Kennedy il "primo presidente americano a volare su un jet appositamente designato per trasportare un presidente, un 707 modificato", il SAM26000
SAM è l'acronimo di "Special Air Mission" e il nome dei primi aerei presidenziali
Durante la crisi del Watergate, Richard Nixon fu l'involontario artefice del nuovo nome dato all'aereo. Dopo le dimissioni si imbarcò sul SAM28000 diretto in California mentre il suo vice, Gerald Ford, che prese il suo posto, volava a Washington su un aereo che divenne il nuovo Air Force One
L'Air Force One ospitò anche il giuramento di Lyndon Johnson dopo l'assassinio di John Fitzgerald Kennedy. C'era Jackie con il vestito rosa ancora sporco di sangue, mentre il corpo del presidente ucciso veniva trasportato da Dallas a Washington
A trasformare l'Air Force One in un emblema della grandezza americana è stato Ronald Reagan
L'ex presidente Usa Reagan rese il jet uno Studio Ovale volante, in grado di restare in aria a tempo indeterminato nel caso di crisi, dotato di strumenti di difesa anche contro attacchi missilistici e pilotato esclusivamente dai militari dell'elitario Wind Airlift Command della base Andrews, nel Maryland