Maradona, fuori dall’eredità l’ex moglie Claudia Villafane e le figlie Dalma e Giannina

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Secondo quanto riportato dal quotidiano argentino Clarin, Claudia Villafane e le figlie Dalma e Gianinna - al centro delle polemiche anche con l’avvocato Matias Morla e la sorella del campione - sarebbero state escluse dall’asse ereditario del Pibe de Oro. Oltre i cinque figli “ufficiali”, altre sei persone chiedono di essere riconosciute come tali. Intanto proseguono le indagini per stabilire se ci sia stata negligenza da parte dei medici che avevano in cura Maradona

A poco più di 10 giorni dalla morte di Diego Armando Maradona (I MOMENTI MEMORABILI AL NAPOLI - LE PARTITE INDIMENTICABILI - IL TRIBUTO DI BUENOS AIRES) a far discutere non sono solo le indagini sui medici che avevano in cura il campione, ma anche e soprattutto la questione del suo patrimonio e degli eredi. Un numero di persone avvolto da sempre nel mistero, specialmente se oltre ai cinque figli “ufficiali” si considerano anche gli altri sei individui che chiedono di essere riconosciuti come figli dell'ex Pibe de Oro. Ma intanto trapela, secondo quanto riportato dal Clarin, che Maradona aveva estromesso dal suo testamento l’ex moglie Claudia Villafane e le figlie Dalma e Giannina.

L’ex moglie e le figlie escluse dall'asse ereditario

Un quadro controverso quello dell’eredità del campione argentino, nel quale rientrano l'ex moglie Claudia Villafane e i cinque figli riconosciuti: Dalma e Giannina, nate dal matrimonio con la Villafane, Diego junior, frutto della relazione con la napoletana Cristiana Sinagra, Jana, nata dalla relazione con l'argentina Valeria Sabalain e il piccolo Diego Fernando, figlio di Veronica Ojeda. Tuttavia, secondo il quotidiano argentino, Claudia Villafane, Dalma e Giannina sono state escluse dall’eredità: una decisione presa da Maradona nel 2016, dopo la causa intentata contro la Villafane, accusata dal campione argentino di essersi appropriata di circa 6 milioni di dollari. Da ieri in Argentina circola un documento che confermerebbe la volontà del Pibe de Oro di escludere dall'asse ereditario la donna, che per quasi un quarto di secolo gli è stata accanto, e le due figlie.

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Diego Armando Maradona con la moglie  Claudia e le figlie Giannina e Dalma(d)  il 31 ottobre del 1995 a Buenos Aires. ARCHIVIO/ANSA/PAT
Diego Armando Maradona con la moglie Claudia Villafane e le figlie Giannina e Dalma il 31 ottobre del 1995 a Buenos Aires - ©Ansa

Le tensioni con l’avvocato Matias Morla

Ma c’è anche la questione legata al ruolo dell'avvocato Matias Morla, che negli ultimi anni curava gli interessi di Maradona, “nemico” di Dalma e Giannina. Secondo il sito Infobae, negli ultimi giorni ci sarebbe stato uno scambio di messaggi tra il legale - escluso dalla veglia funebre alla Casa Rosada come l'ex compagna di Maradona Rocio Oliva - e Giannina Maradona proprio sul tema dell'eredità. "Giannina, chi determinerà chi sono gli eredi di tuo padre è un giudice - ha detto Morla in un audio WhatsApp fatto ascoltare durante la trasmissione tv Intrusos - Quello che consiglio come professionista è di fare la proposta il prima possibile e quando sarò convocato andrò volentieri a raccontare tutto quello che ho da dire sull'eredità di tuo padre. Per ora, non posso incontrare nessuno finché la giustizia non determinerà chi sono i tuoi fratelli e chi sono gli eredi". L’avvocato nell'audio non manca anche di sottolineare il rammarico per essere stato escluso dalla veglia funebre: "Non potrò mai dimenticare che non ho potuto partecipare alla veglia del mio migliore amico, tuo padre".

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La sorella di Maradona contro Dalma e Giannina: lo avevano abbandonato

Intanto non si placano nemmeno le polemiche fra le varie componenti della famiglia di Maradona, con la sorella del campione, Ana, che replica alle figlie Dalma e Giannina, accusandole di aver abbandonato il padre. "Io non ho mai chiesto denaro, altrimenti a quest'ora avrei un condizionatore in casa, invece dei debiti - ha detto Ana Maradona all'emittente Canal 13 -. I miei figli e quelli delle mie sorelle non hanno mai vissuto grazie a Diego. Lui era generoso, ci regalava qualcosa, ma non lo usavamo per vivere. Quindi quelle persone (Dalma e Giannina) stiano zitte e si dimentichino di noi". "Noi sì che siamo addolorate - ha detto ancora la sorella di Maradona -, e i soldi non ci interessano perché, come ho già detto, non abbiamo vissuto grazie a lui. Invece loro senza di lui sarebbero state il nulla, se fossero state figlie di un Juan Perez chi avrebbe saputo di loro? Comunque sono Dalma e Giannina a essere contro di noi, noi non abbiamo nulla contro di loro". Secondo la donna, la cosa peggiore è stata che "Diego era stato abbandonato dalle figlie, quando sono venute a vederlo? Mai, e questo possiamo provarlo".

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Proseguono le indagini sui medici

Nel frattempo, in attesa di conoscere gli esiti degli esami autoptici, proseguono anche le indagini per stabilire se ci sia stata negligenza da parte dei medici che avevano in cura il campione argentino. I pubblici ministeri che indagano sulla morte di Maradona hanno deciso convocare una commissione medica interdisciplinare per analizzare a fondo il quadro clinico del Pibe de Oro. Tra le domande che i pm porteranno alla commissione medica quelle sul quadro della salute di Maradona, sui controlli effettuati e sul dubbio se la casa in affitto a San Andrés de Tigre fosse il posto giusto per un paziente come Maradona. "Aspetteremo che arrivino i risultati di tutti gli studi tossicologici e istopatologici e organizzeremo tutti i documenti raccolti sul caso, in modo da consegnare a ciascun esperto il materiale di cui ha bisogno", ha fatto sapere al Clarin una fonte.

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