Elezioni Usa 2020, Trump: "Sondaggi finti, pronto a una grande vittoria"

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Il presidente uscente si dice sicuro di ottenere il secondo mandato battendo l’avversario democratico Joe Biden. Intanto il tycoon ha promesso di fare battaglia legale per contestare i voti per posta in alcuni Stati

"I sondaggi della vigilia sono un bidone, una bufala, sono sondaggi finti. Noi siamo messi bene e vinceremo”. Così Donald Trump, nel corso di uno degli ultimi comizi in North Carolina prima dell'Election Day, si è detto fiducioso del buon risultato delle elezioni presidenziali. Il presidente americano è sicuro di ottenere il secondo mandato e battere l’avversario democratico Joe Biden (CHI È - LA FOTOSTORIA). “Sarà una bella vittoria”, ha detto il tycoon, che promette anche che darà il via a una battaglia legale per contestare i voti per posta in alcuni Stati (LO SPECIALE).

"Faremo ancora una volta la storia"

Il presidente Trump ha pronosticato "un'altra bella vittoria" nel suo ultimo comizio elettorale, tenuto poche ore prima dell'apertura dei seggi per le elezioni presidenziali negli Stati Uniti, a Grand Rapids nel Michigan, lo stesso luogo dove aveva tenuto il suo comizio finale nel 2016, quando - contro ogni pronostico - riuscì a battere Hillary Clinton. "Faremo ancora una volta la storia", ha detto l'attuale presidente Usa. Intanto, dopo l'apertura dei primi seggi negli Usa, le schede già scrutinate in un minuscolo villaggio nel New Hampshire che conta 5 abitanti sono già state scrutinate e sono tutte per Biden.

Biden and Trump campaign signs are displayed as voters line-up to cast their ballots during early voting at the Alafaya Branch Library in Orlando, Florida, on October 30, 2020. - Trump and Biden are focusing their greatest efforts on traditional battlegrounds that will decide the election -- such as Florida, where both campaigned this week. (Photo by Ricardo ARDUENGO / AFP) (Photo by RICARDO ARDUENGO/AFP via Getty Images)

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Trump contrario ai voti per posta

Il tycoon ha anche promesso battaglia legale per contestare i voti per posta che in alcuni Stati decisivi continueranno ad arrivare per giorni e starebbe meditando anche di autoproclamarsi vincitore se i primi dati lo daranno in testa in alcuni Stati chiave. Per Obama, il tycoon è un "dittatore da quattro soldi". In un comizio in Pennsylvania, Donald Trump, riferendosi alle sentenze che consentono alla North Carolina e alla stessa Pennsylvania di continuare a contare le schede per corrispondenza oltre l'election day, ha detto di ritenere la decisione della corte suprema "fisicamente pericolosa". 

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Twitter censura Trump

Proprio sulle dichiarazioni del presidente Usa riguardo al voto per posta è arrivata la censura di Twitter. Il social network ha censurato come "controverso" e "fuorviante" nelle elezioni un post in cui Donald Trump ribadisce la sua idea di ritenere "molto pericolosa" la decisione della Corte suprema di estendere in Pennsylvania la validità dei voti postali oltre l'election day. "Essa consentirà un imbroglio sfrenato e incontrollato - aveva scritto il tycoon - e minerà l'intero sistema delle leggi. Inoltre causerà anche violenza nelle strade. Deve essere fatto qualcosa!".

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Trump crea la commissione per l'educazione patriottica

A poche ore dall'Election day, Donald Trump ha infine creato con un ordine esecutivo la "Commissione del 1776" per promuovere "l'educazione patriottica" nelle scuole e contrastare quelle lezioni che, secondo lui, dividono gli americani sui temi della razza e della schiavitù e insegnano agli studenti a "odiare il proprio Paese". "Ho appena firmato un ordine esecutivo per insegnare ai nostri studenti i valori pro-americani!", ha twittato Trump. "Il presidente sta lavorando per permettere a una generazione in ascesa di comprendere meglio la storia e i principi della fondazione degli Stati Uniti nel 1776 e di sforzarsi di formare un'Unione più perfetta", ha spiegato la Casa Bianca. L'ordine segue i recenti attacchi di Trump alla "teoria critica della razza" e al "Progetto 1619", diretto dal New York Times Magazine, che rivisita la storia del Paese con particolare attenzione alla schiavitù e ai contributi dei neri americani.

La professoressa Ilaria Capua posa a margine della presentazione del suo libro ''Io, trafficante di virus, una storia di scienza e di amara giustizia'' all'istituto Mario Negri di Milano, 28 marzo 2017. 
ANSA / MATTEO BAZZI

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